Nibali giallo più! Terza impresa nel nome di Bartali

Quando Gino Bartali vinse il Tour de France nel 1948, molti dimenticarono per qualche ora l’attentato a Palmiro Togliatti in una temperie da guerra civile e carri armati in Piazza Duomo. Così, a caldo, pochi minuti dopo l’arrivo sul primo traguardo alpino di questa Grande Boucle, non vorremmo rimpastare la leggenda con l’attualità, ma questo successo di Vincenzo Nibali, oggi, 18 luglio 2014, è proprio fatto della materia dei sogni. Oggi che mio papà mi ha telefonato all’alba per ricordarmi che cento anni fa è nato Ginettaccio, è che W BARTALI è stata la prima cosa che ha imparato a scrivere, prima della scuola, imitando i fratelli più grandi che imbrattavano le strade di vernice. E che aveva un piccolo berretto a visiera, come quello del Campione. Perdonate la digressione, Nibali ha vinto in assolo la tredicesima tappa della Grande Boucle sull’Hors Catégorie di Chamrousse. Prima Alessandro De Marchi era scollinato, anche lui in solitaria, sul Col de Palaquit: avevamo già ricordato, e non smetteremo mai di farlo, la tragica scomparsa di Fabio Casartelli, diciannove anni fa sulle strade del Tour. Era scritto da qualche parte, come quell’antico W BARTALI, che oggi dovesse vincere, anzi, trionfare il simbolo del nuovo ciclismo italiano, nel nome di Ginettaccio, nel nome di Casartelli.

Tredicesima tappa della Grande Boucle con primo traguardo Hors Catégorie: 197 chilometri da Saint'Etienne a Chamrousse e assalto alla maglia gialla di Vincenzo Nibali nella duegiorni alpina. Nove attaccanti in fuga dopo 100 chilometri: Blel Kadri (AG2R), Amael Moinard e Daniel Oss della BMC, Kristjian Durasek (Lampre), Jan Bakelants (Omega Pharma), Brice Feillu (Bretagne), Bartosz Huzarski (NetApp), Alessandro De Marchi (Cannondale) e Giovanni Visconti della Movistar (primo sul Gpm di terza categoria, il Col de la Croix de Montvieux) fino al Gran premio della montagna di prima categoria, il Col de Palaquit (14,1 km. al 6.1%), dove De Marchi attacca i compagni di fuga scollinando in solitaria. Meno trenta: De Marchi completa la discesa dal Col de de Palaquit attraversando Grenoble con un minuto di vantaggio su Jan Bakelants, 2’ su Luis Angel Mate (Cofidis), 3’30” sul gruppo maglia gialla.

Il primo traguardo alpino della Grande Boucle è a Chamrousse dopo 18,2 chilometri al 7.3% con pendenze massime del 14%: De Marchi si arrende a -13 km. con il gruppo maglia gialla ridotto a una ventina di unità senza Jakob Fuglsang (caduto in discesa) e Purito Rodriguez in maglia a pois. Richie Porte al gancio sulle coste più dure dei meno dodici (arriverà a 8 minuti dalla maglia gialla), si staccano anche Rolland e Rui Costa (con Horner) mentre Pinot e Leopold Konig testano lo scatto: Nibali chiude sul primo, Rafal Majka allunga invece con il ceco della NetApp. A meno dieci attacca Valverde (chiuderà a 50", +3'37" in generale) e gli rispondono Nibali e Pinot prima del falsopiano, poi, a seimila metri dal traguardo inizia la formidabile escalation di Vincenzo, prima in rimonta su Konig e Majka, poi in straordinaria progressione per l’assolo a ruote. Nibali vince la terza tappa del Tour e stavolta ha già la maglia gialla, Quegli occhi allegri da italiano in gita, E i francesi ci rispettano.