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Da Merckx a Froome: quando i campionissimi rifiutano la maglia gialla

Fabio Disingrini

Aggiornato 11/07/2015 alle 15:07 GMT+2

Dal "gran rifiuto" di Bartali, che costrinse Fiorenzo Magni ad abbandonare il Tour in maglia gialla, al celebre no di Eddy Merckx nel rispetto di Luis Ocaña fino al "grande inganno" di Bernard Hinault. C'è anche Lance Armstrong sul podio del Tour di 10 anni fa: tutti i casi di Jaune per procura hanno interessato, nella storia della Grande Boucle, i grandi campioni del ciclismo fino a Chris Froome

BMC Racing rider Rohan Dennis of Australia, leader yellow jersey holder (From L-R), Team Sky rider Chris Froome of Britain, Giant-Alpecin rider Tom Dumoulin of the Netherlands and Etixx-Quick Step rider Tony Martin

Credit Foto Reuters

Se Parigi val bene una messa, alcuni vincitori del Tour de France hanno però rifiutato una maglia gialla prima di trionfare sotto l'Arc de Triomphe. Così il caso di venerdì, ovvero la settima tappa "orfana" in gruppo di una leadership di riferimento, non è stato il primo nella storia della Grande Boucle. Ricordiamo che, da regolamento, Chris Froome non avrebbe comunque potuto vestirsi di Jaune - Tony Martin ha concluso ieri la tappa di Le Havre prima di ritirarsi dalla corsa per la frattura della clavicola, quindi ufficialmente "Non partito" da Livarot, ottava frazione - prima di scoprire quali sono stati i grandi no alla maglia gialla.

Una maglia gialla indigesta al cannibale

Nel 1971, Eddy Merckx vinse il terzo dei suoi 4 Tour de France consecutivi, ma rifiutò la maglia gialla sul podio della quattordicesima tappa dopo la rovinosa caduta di Luis Ocaña, allora leader della Grande Boucle. Era la tappa del Col d'Aspet, e prima della discesa del Menté si rovesciò sulla corsa un violentissimo temporale, che rese la strada della picchiata bagnata e fangosa. Ciononostante, Merckx attaccò in testa al gruppo il grimpeur spagnolo, che sbandò contro un muretto e fu subito travolto dai primi inseguitori (Zoetemelk, Carril e Agostinho). Ocaña fu trasportato in ospedale privo di sensi e tenuto in coma farmacologico per tre giorni: al termine della frazione, vinta in fuga da José Manuel Fuente, Merckx non indossò la maglia gialla per rispetto dell'infelice avversario. Rimessosi dall'incidente, Ocaña ringraziò il Cannibale regalandogli un canarino giallo come la sua maglia e vinse un meritatissimo Tour due anni più tardi, con 6 successi di tappa, quando Merckx scelse altri lidi (doppietta Giro+Vuelta) per accrescere la sua gloria terrena.
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Luis Ocana et Eddy Merckx.

Credit Foto Imago

Magni abbandona "per colpa di Bartali"

Nel 1950, l'Italia fa en plein sul traguardo di Saint-Gaudins: tappa a Bartali, sesto successo azzurro in 11 frazioni e maglia gialla a Fiorenzo Magni. Il Ginettaccio furioso è però stato aggredito in cima al Col d'Aspin da un manipolo di francesi (tifosi di Louis Bobet) e minaccia di ritirarsi dal Tour de France. Detto fatto, il giorno dopo tutta la "squadra" italiana abbandona la Grande Boucle e il Leone delle Fiandre deve così rinunciare alla maglia gialla appena conquistata, in segno di protesta e su esplicita richiesta di Bartali, Lo svizzero Ferdi Kübler, secondo in classifica, vincerà il Tour ma senza indossare la Jaune nella dodicesima tappa. Sì, avete letto bene, uno svizzero, perché nemmeno senza Magni e Bartali "i francesi che s'incazzano" riuscirono a prendersi quell'edizione della Grande Boucle.
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Magni was the 'third man' of the golden age of Italian cycling at the time of the rivalry between Gino Bartali and Fausto Coppi (Imago)

Credit Foto Imago

La grande fuga di Bernard Hinault

Già due volte vincitore del Tour de France, nel 1980 Bernard Hinault si ritirò al termine della dodicesima tappa da leader della classifica generale. L’episodio passò alla storia come “La grande fuga del Blaiereau”, che abbandonò la stanza del suo hotel di Pau in piena notte, sfuggendo ai giornalisti e spiegando soltanto la sera dopo, alla direzione corsa, di non poter pedalare sui Pirenei per una tendinite al ginocchio. Le couac du Tour! Per i maligni Hinault, sotto cura cortisone, fu avvisato in tempo dei controlli antidoping a sorpresa. Così Joop Zoetemelk, dopo 5 secondi posti e un decennio di piazzamenti, vinse finalmente la Grande Boucle, ma senza indossare la maglia gialla alla partenza della redicesima frazione. Per la cronaca, quell'anno Hinault vinse Liegi-Bastogne-Liegi, Giro d'Italia e Mondiale in linea... E poi altre due edizioni del Tour de France.
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Bernard Hinault

Credit Foto Imago

Lance Armstrong prima di Chris Froome

Nel 2005 David Zabriskie, in maglia gialla dalla cronoprologo, cadde a pochi metri dal traguardo della quarta tappa impedendo alla sua CSC di vincere la cronosquadre e perdendo la maglia gialla (si ritirerà nel corso della nona frazione), che passò al connazionale Lance Armstrong secondo overall. Il sette volte vincitore cancellato del Tour de France Lance Armstrong chiese di non indossare la Jaune sul podio di Bois al posto di Zabriskie, che era stato il suo luogotenente fino all’anno prima alla US Postal. Istanza respinta dalla direzione corsa: quell'anno Armstrong portò la maglia gialla per 17 giorni.
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