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Invincibile Froome: è atto di forza a cronometro, ma che bravo Aru terzo

Fabio Disingrini

Aggiornato 22/07/2016 alle 08:19 GMT+2

La maglia gialla stravince la cronoscalata valida per 18a tappa del Tour de France: Froome chiude la prova alpina in 30'43 alla media di 33.2km/h davanti a Tom Dumoulin (+21") e un sorprendente Fabio Aru a 33 secondi dal padrone della Grande Boucle. Decimo Nairo Quintana a +1'10.

Tour de France 2016, Stage 13, Fabio Aru - Getty Images

Credit Foto Getty Images

La proprietà dominante di Christopher Froome è una scienza esatta, sovrana e inconfutabile sulle strade del Tour de France. Così, dopo la discesa monstre dalla prima vetta pirenaica (tappa e maglia gialla a Bagnères-de-Luchon), la pova schiacciante contro il vento del sud (in coppia con Sagan a Montpellier) e i più recenti scatti alpini sugli avversari diretti, il capitano del Team Sky vince anche la cronoscalata di Megève nel giorno della sua quarantesima maglia gialla e dell'ottavo successo di tappa alla Grande Boucle dal 2012. Una supremazia scolpita in progressione contro il tempo, con una partenza controllata e un primato riflesso nella scelta dei materiali e della componentistica, presentando una bici Pinarello di 7 chili e 100 grammi e un'inedita scelta aerodinamica (per una cronoscalata) combinata razza anteriore + lenticolare posteriore.
VIDEO: Gli highlights della cronoscalata del Tour de France
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Gli highlights della cronoscalata del Tour de France: il dominio Froome, il podio di Aru

Un calcolo delle variabili, quello del Team Sky, certo e consequenziale, una questione di positivismo inglese ancora (stra)vincente sulle strade del Tour. Chris Froome, dietro a Dumoulin ai primi due intermedi sulla Côte de Domancy - +23'' al km. 6,5, di Porte il miglior tempo per il Prix Hinault - e Combloux (+11'' al km. 10), ha generato una strepitosa escalation dall'ultimo intertempo di Le Berthelets fino al traguardo di Megève, battendo il vincitore della crono di Pont d'Arc di 21 secondi e Aru di 33''. Se quindi Dumoulin - campione olandese a cronometro, vincitore del prologo di Apeldoorn e prima maglia rosa del Giro d'Italia - va "trattato" da specialista contro il tempo, Fabio Aru é invece la graditissima sorpresa del giorno con una straordinaria prova che gli permette di scalare un'altra posizione in classifica generale (la terza in 2 giorni alpini) fino al settimo posto a +1'08 da Richie Porte, BMC battuto oggi di pochi centesimi.
VIDEO: Naesen vola oltre le transenne nella cronoscalata di Megeve
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Naesen vola oltre le transenne nella cronoscalata di Megeve

Ultime considerazioni: prima la scelta di scalatori come Purito Rodriguez (inedito in top-ten a cronometro, ottavo a +1'05) di iniziare con la bici di specialità per cambiarla prima della Côte de Domancy. Poi la lenticolare e il restringimento diaframma di Nibali, che alle Olimpiadi disputerá anche la Time Trial, su un tracciato irregolare con lunghi tratti in falsopiano, salite scalate, discese ''cieche'' e finale tecnico (e suggestivo) come quello della Sallanches-Megève. Vincenzo é quindicesimo senza fondo a +1'23: un augurio di Boa Sorte per il fuso orario brasiliano.
VIDEO: Froome domina la cronoscalata e fa il vuoto in classifica
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Froome domina la cronoscalata e fa il vuoto in classifica

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