Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Aru è tornato! Buon 5° posto al Delfinato, ora sotto con il Tour de France con l'incognita Fuglsang

Luca Stamerra

Aggiornato 12/06/2017 alle 12:19 GMT+2

Il sardo è ripartito in una competizione ufficiale dopo l'infortunio di Aprile che lo ha costretto a saltare il Giro d'Italia. L'obiettivo, è arrivare in condizione al Tour per migliorare il 13° posto dello scorso anno: quanto lontano potrà andare il corridore dell'Astana? L'aspetto fisico non è l'unico ostacolo, possibile dualismo in casa con Fuglsang, autentico protaginista del Delfinato.

Fabio Aru, Jakob Fuglsang - Team Astana - stage 6 Critérium du Dauphiné 2017 - Getty Images pub only in ITAxUKxUSAxIRLxESP

Credit Foto Getty Images

Il Giro del Deflinato si è appena concluso con il successo di Fuglsang che riparte motivatissimo, alla ricerca della sua migliore stagione. Sono arrivati due successi di tappa e la vittoria della generale, dopo la medaglia d’argento alle ultime Olimpiadi, ma questo Fuglsang può davvero ambire a qualcosa di importante anche in una corsa come il Tour de France? Questa la domanda che si pongono i tecnici del Team Astana che proveranno a riscattare un Giro senza vittorie con la coppia Fuglsang+Aru, pronta a dare spettacolo sulle strade francesi. Grande ritorno del corridore sardo che è andato forte al Delfinato, considerando la sua condizione fisica, con la speranza di fare bene al Tour e migliorare il piazzamento della scorsa edizione. Ora programma di recupero in altura, al Sestriere, in vista della partenza di Düsseldorf del prossimo 1° Luglio.

Buon ritorno al Delfinato: 5° posto a 4’’ da Froome

Dopo quasi due mesi di digiuno forzato, Fabio Aru è tornato alla grande. Non ha vinto tappe, ma ci ha sempre provato, a volte per testare se stesso più che mettere in fila gli avversari. Il risultato è più che ottimo considerando che il ginocchio e la condizione fisica potevano essere un fattore. Al contrario, Aru è andato forte nelle ultime tappe di montagna: 4° a La Motte-Servolex, nei primi 10 nella tappa dell’Alpe d'Huez con un attacco nei km finali e 5° a Plateau de Solaison, dove ha sfiorato la rimonta su Froome in classifica generale. Aru si issa così al 5° posto della generale con un ritardo di 1’37’’ dal vincitore, il compagno Fuglsang, ma solo a 5’’ dal podio di Daniel Martin e a 4’’ da Froome. Un risultato incoraggiante in vista dal Tour, dove Aru spera di migliorare in maniera radicale il 13° posto della scorsa edizione.

La classifica finale del Delfinato

CorridoreSquadraTempo
1. Jakob FUGLSANGAstana Pro Team29h05'54''
2. Richie PORTEBMC Racing Team+10''
3. Daniel MARTINQuick-Step Floors+1'32''
4. Christopher FROOMETeam Sky+1'33''
5. Fabio ARUAstana Pro Team+1'37''

Aru: l’infortunio in Spagna e l’assenza al Giro 100 con partenza dalla Sardegna

Il risultato è ottimo per il corridore sardo, considerando che quella del Delfinato era la sua prima corsa dopo l’infortunio al ginocchio patito ad Aprile, durante un allenamento sulla Sierra Nevada. Un infortunio importante, che lo ha costretto a saltare il Giro 100, quello partito dalla sua Sardegna, evitando così il primo vero confronto tra Aru e Nibali. Prima del Giro d’Italia, Aru non aveva corso tantissimo, partendo dal Tour of Oman e dall’Abu Dhabi Tour, finendo poi per ritirarsi alla Tirreno-Adriatico a causa di una tracheobronchite.

Altro dualismo in casa Astana: Aru vs Fuglsang

C’è da capire, però, su chi vorrà puntare il Team Astana. Aru non è andato benissimo al Tour dello scorso anno, il primo della sua carriera, e la condizione fisica resta un’incognita considerando le tre settimane di corsa. Il vero avversario, Aru ce l’ha in casa, vedendo quello che ha fatto Fuglsang a questo Giro del Delfintato, con la generale vinta a scapito di Porte, e con due successi di tappa (i primi in carriera per il danese). Fuglsang è andato davvero forte, facendo molto meglio di corridori come Contador, Valverde, Bardet e soprattutto Frome, ma anche qui c’è da capire se il danese non abbia ‘esagerato’ considerando che mancano ancora tre settimane alla partenza del Tour de France.
Aru? È stato fondamentale per il mio successo al Giro del Delfinato. Chi sarà il capitano al Tour? Ci divideremo la leadership. [Fuglsang dopo la premiazione per aver indossato la maglia gialla]

Fuglsang e quelle parole su Nibali al Tour del 2015

Come al solito, le gerarchie vengono fatte dalla strada più che dalla squadra, ma Fuglsang spera davvero che questo possa essere l’anno buono per una sua ascesa nella generale. Nel 2013 riuscì a cogliere un ottimo 7° posto, piazzamenti anche al Giro d’Italia del 2016 (12esimo oltre al supporto per Nibali) e alla Vuelta del 2011 (11esimo). Al Tour, negli ultimi anni, ha sempre fatto il gregario, ma nel 2015 ci fu una velata protesta nei confronti del suo capitano Nibali. Il tutto nasce dalla 10a tappa di quel Tour, quella con arrivo a La Pierre-Saint-Martin con il danese che prima lavora per salvare le gambe al siciliano, poi arriva al traguardo poco distante dagli altri capitani, con Nibali che crolla a -6’57’’ dalla vetta della generale. Al termine di quella tappa, Fuglsang fa dichiarazioni importanti, affermando di poter benissimo essere il capitano dell’Astana con il beneplacito di Vinokurov. Il GM dell’Astana acconsente, Nibali resta zitto ma deluso del comportamento della sua squadra, ma nel giro di 24 ore cambia di nuovo tutto: la Pau-Cauterets vede Nibali ancora in ritardo (poco meno di un minuto, il suo distacco nei confronti degli altri big), mentre Fuglsang fa peggio perdendo ben 10 minuti e spiccioli dai migliori, altro che capitano… La questione rientrò, Nibali e Fuglsang si ritrovarono, tanto che il siciliano lo scelse come uomo di fiducia al Giro d’Italia, vinto, del 2016. Ora Fuglsang avrà, invece, una grande occasione: riuscirà nel suo intento?
picture

Giro del Delfinato: Fugslang trionfa con 10 secondi di vantaggio su Porte

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità