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Pokerissimo Kittel nonostante Bodnar: Aru perde Cataldo, a terra anche Fuglsang, Bardet e Contador

Luca Stamerra

Aggiornato 12/07/2017 alle 18:11 GMT+2

Altra volata e altra vittoria per lo sprinter della Quick Step che beffa Bodnar, andato in fuga al km 0 e ripreso solo ai 300 metri dal traguardo grazie alla spinta di tutta la squadra belga. 5° successo in questo Tour per Kittel, 14° in carriera alla Grande Boucle: in volata non c'è niente da fare! Non è una giornata tranquilla per i big, cadono Fuglsang, Bardet e Contador e si ritira Cataldo.

Germany's Marcel Kittel, wearing the best sprinter's green jersey, celebrates as he crosses the finish line during the 203,5km eleventh stage of the 104th edition of the Tour de France cycling race on July 12, 2017 between Eymet and Pau.

Credit Foto Getty Images

Non c'è niente da fare: in volata Kittel non si batte! Il tedesco resta il più forte e coglie anche il suo quinto successo a questo Tour de France (il record di vittorie in una singola edizione è di 8 successi, impresa possibile per il corridore della Quick Step). Bouhanni e Greipel non si avvicinano neanche a Kittel, mentre Colbrelli non fa la volata a causa di una caduta. È stato però difficile arrivare in volata sul traguardo di Pau, visto l'azione insistita di Bodnar che è stato ripreso a soli 300 metri dall'arrivo, dopo che il polacco aveva tentato un attacco già dal km 0 (insieme a Backaert e Marcato). Aru perde i pezzi, si ritira Dario Cataldo per una frattura al polso, e anche Fuglsang cade rimediando una brutta botta. La giornata no dei grandi non finisce qui, altre cadute: per terra anche Bardet e Contador.

Marcato in fuga, cadute per Fuglsang, Cataldo (che si ritira) e Bardet

Solita fuga di inizio tappa, con Marco Marcato (UAE), Bodnar (Bora) e Backaert (Wanty) all'attacco dai primissimi km. Non manca mai un uomo della Wanty Gobert, Marcato era già in rampa di lancio nella tappa di Bergerac, ecco che ci prova anche un corridore della Bora dopo che il team tedesco ha perso tutte le sue pedine più importanti (Sagan squalificato, Majka ritirato, Buchmann molto lontano in classifica). In testa al gruppo maglia gialla, a stabilizzare il ritardo dai fuggitivi, ci sono sempre gli stessi corridori: Vermote (Quick Step), Bak (Lotto Soudal) e Machado (Katusha) che riescono a mantenere un margine non superiore ai 4 minuti. Due cadute ad animare la corsa, la prima vede tra i coinvolti Degenkolb ma soprattutto Fuglsang e Dario Cataldo (che si ritira per un colpo al polso), sulla Côte d'Aire-sur-l'Adour altra caduta con Colbrelli e Bardet che finiscono giù. La testa della corsa continua a perdere terreno, ma i tre fuggitivi arrivano per primi sia allo sprint intermedio (Marco Marcato giunge per primo, a Kristoff la volata di gruppo) che al GPM (a Backaert l'unico punto a disposizione).
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Dario Cataldo, che sfortuna: coinvolto in una caduta al rifornimento e costretto al ritiro

Se ne va Bodnar, cade anche Contador

Il gruppo rimonta fino a 30'' dalla testa della corsa, e Bodnar a questo punto prova un'azione solitaria (ai -28 dal traguardo), lasciando i suoi ex compagni di fuga Backaert e Marcato che vengono riassorbiti dal plotone. L'azione del polacco è costante e la Quick Step è costretta ad aumentare il ritmo con Gilbert, fa lo stesso la Lotto Soudal che si piazza a tirare con De Gendt, Hansen e Wellens insieme a Bak per ricucire lo strappo. Intanto c'è un'altra caduta, la terza di questo Tour de France per Contador che finisce a terra insieme al suo compagno di squadra Gogl: lo spagnolo riesce comunque a rientrare in gruppo grazie all'aiuto di Pantano.

Sabatini riprende Bodnar, Kittel fa pokerissimo

Bodnar diventa uno spauracchio e tutte le squadre dei velocisti provano quindi a lavorare per evitare la vittoria del polacco. Kittel sente la pressione e si gioca subito due pedine importanti, con Bauer e Stybar in testa al gruppo a diversi km dal traguardo. La Quick Step, grazie all'aiuto della Dimension Data, rimonta su Bodnar che viene ripreso da Sabatini a 300 metri dalla linea del traguardo, lì parte la volata con Boasson Hagen che stringe sulla destra Matthews, mentre Kittel trova ancora la giusta corsia per andare in progressione e superare tutti con estrema facilità (l'unico che riesce a tenere le sue ruote è Groenewegen che si piazza 2°). Poi Boasson Hagen, Matthews e McLay che chiude la top 5, Cimolai questa volta si piazza 6° davanti a Greipel e Bouhanni (sempre lontani dalla vittoria). Fuori dalla top 10 ,Kristoff e Pasqualon, mentre Colbrelli non fa neanche la volata (anche lui coinvolto in una caduta).

L'ordine d'arrivo

1. Marcel KITTEL (QST) 4h34'27''; 2. Dylan GROENEWEGEN (TLJ) st; 3. Edvald BOASSON HAGEN (DDD) st; 4. Michael MATTHEWS (SUN) st; 5. Daniel MCLAY (FVC) st; 6. Davide CIMOLAI (FDJ) st

La classifica generale

1. Christopher FROOME (SKY) 47h01'55''; 2. Fabio ARU (AST) +18''; 3. Romain BARDET (ALM) +51''; 4. Rigoberto URAN (CDT) +55''; 5. Jakob FUGLSANG (AST) +1'37''; 8. Nairo QUINTANA (MOV) +2'13''; 12. Alberto CONTADOR (TFS) +5'15''
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