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Tour de France 2019, tutte le 21 tappe nel dettaglio: 30 gpm da scalare

DaOAsport

Aggiornato 26/10/2018 alle 09:29 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

tour de france

Credit Foto Eurosport

Finalmente è stato tolto il velo sul Tour de France 2019. Nella mattinata, al Salone dei Congressi di Parigi, Christian Proudhomme ha annunciato davanti ad uno splendido palcoscenico, arricchito dalla presenza di alcuni corridori di spicco del World Tour, il percorso della Grande Boucle numero 106. Si partirà da Bruxelles (Belgio) in onore di Eddy Merckx, il 6 luglio, e si concluderà il 28 luglio con la consueta passerella che porterà ai Campi Elisi nella capitale transalpina, Parigi. Tre settimane da urlo, per un’estate come al solito caldissima, a caccia della Maglia Gialla, che sarà messa in palio per la 100ma volta (anniversario importante per il simbolo del primato più famoso al mondo).

Si parte da Bruxelles

Prima frazione che toccherà il Muro di Grammont, uno dei passaggi mitici del Giro delle Fiandre. Poca rilevanza però in chiave successo parziale: siamo molto lontani dal traguardo, che dovrebbe prevedere una volata. Il giorno successivo già uno snodo importante: cronometro a squadre di 27 chilometri che potrebbe già sconvolgere la classifica generale. Anche la terza frazione partirà dal Belgio, ma poi ci si sposterà verso la Francia: arrivo a Epernay non scontato. Volata probabile il giorno successivo, mentre da fare attenzione ai due giorni successivi: sia l’arrivo a Colmar, ma soprattutto quello a La Planche des Belles Filles (diverso da quello degli ultimi anni, con un tratto finale durissimo, oltre il 20% e tante salite a precederlo) coinvolgeranno gli scalatori. Parziale trasferimento (anche se chilometraggio lunghissimo) nella settima tappa, poi Massiccio Centrale a farla da padrone nell’ottava frazione: tante salite, ma tappa da fughe. Week-end comunque non troppo impegnativo: anche domenica non ci si aspetta battaglia tra i big, nella nona giornata, così come il giorno successivo, che anticipa il primo di riposo (occasionalmente di martedì).

Seconda e terza settimana

Si riparte con una volata a Tolosa, prima dei Pirenei. Solo due salite (Peyresourde ed Horquette d’Ancizan) ad anticipare il classico arrivo a Bagnères-de-Bigorre. Davvero molto breve la cronometro individuale di Pau: soli 27 chilometri, prettamente pianeggianti. Week-end per gli scalatori: il sabato (tappa 14) c’è l’attesa salita del Tourmalet, in una frazione piuttosto breve che prevede anche la scalata al Soulor. Domenica giornata interessante con arrivo a Foix e quattro GPM da superare. Giorno di riposo al lunedì per ripartire a tutta verso l’ultima settimana. Calma piatta per la tappa 16: sarà volata a Nimes. Probabile uno scenario simile anche a Gap. Tanta storia nella diciottesima frazione: Col de Vars, Col d’Izoard e Col du Galibier, un trio davvero affascinante e durissimo che anticipa l’arrivo a Valloire. Il giorno successivo 123 chilometri verso Tignes con altri tre GPM da percorrere. Ultima tappa decisiva quella con la lunghissima (quasi interminabile) scalata a Val Thorens. Chiusura come di consueto con la passerella conclusiva che porterà ai Campi Elisi in quel di Parigi: prima la volata, poi le premiazioni finali.

Sabato 6 luglio: Bruxelles-Charleroi, 192 km

Sulla carta saranno i velocisti a darsi battaglia per la prima maglia gialla di questa edizione. Infatti è presente il mitico Muro di Grammont, che verrà però affrontato dopo 40 km. Il resto del percorso presenta alcuni saliscendi, ma nel finale dovremmo vedere un classico sprint di gruppo.

Domenica 7 luglio: Bruxelles-Bruxelles, 27 km (TTT)

Cronometro a squadre quasi totalmente pianeggiante, in cui le squadre più attrezzate a questa specialità potranno guadagnare secondi preziosi in classifica, anche se la distanza non è eccessiva.

Lunedì 8 luglio: Binche-Epernay, 214 km

Si passa dal Belgio alla Francia, con una frazione che non presenta particolari difficoltà dal punto di vista altimetrico, ma data la lunghezza non è da sottovalutare. Nel finale la Cote du Mont Bernon e un arrivo in leggera salita potrebbero spingere qualche finisseur a provarci.

Martedì 9 luglio: Reims-Nancy, 215 km

Altra tappa molto lunga, ma questa volta le insidie sono minori e sulla carta dovremmo vedere una classica volata di gruppo.

Mercoledì 10 luglio: Saint-Dié-des-Vosges - Colmar, 169 km

Frazione con un finale da classica, che potrebbe regalare i primi colpi di scena. Infatti negli ultimi 30 km si scaleranno in successione due Cote su cui qualche uomo di classifica potrebbe provare a sorprendere gli avversari.

Giovedì 11 luglio: Mulhouse - La Planche des Belles Filles, 157 km

Prima tappa determinante per la classifica generale. Cinque salite concentrate in un chilometraggio breve, con una giornata che potrebbe essere quindi affrontata a tutta fin dalla partenza. La salita finale di La Planche des Belles Filles (7 km all’8,7%) è molto attesa, visto che l’arrivo è posto in un punto inedito, con una durissima rampa finale al 20%.

Venerdì 12 luglio: Belfort - Chalon-sur-Saône, 230 km

Tornano protagoniste le ruote veloci con un’altra tappa lunga, ma senza difficoltà altimetriche. Nella prima parte il percorso presenta qualche saliscendi, ma il finale piatto permetterà alle squadre dei velocisti di riprendere la probabile fuga.

Sabato 13 luglio: Mâcon - Saint-Etienne, 199 km

Tappa collinare molto insidiosa. Presenti cinque GPM, concentrati nella parte centrale, ma nel finale ci sarà l’occasione di fare la differenza con una serie di brevi strappi. La tipica frazione dove potrebbe succedere tutto o niente, dipenderà dal ritmo imposto dalle squadre dei big.

Domenica 14 luglio: Saint-Etienne - Brioude, 140 km

Altro percorso vallonato, ma meno impegnativo. L’unico GPM di giornata, il Mur d’Aurec-sur-Loire, è posto solamente dopo 36 km e quindi non fa paura, mentre a 15 km dal traguardo ci sarà una breve Cote in cui qualcuno potrebbe tentare di anticipare il gruppo, altrimenti sarà volata.

Lunedì 15 luglio: Saint-Flour - Albi, 218 km

Tappa simile alla precedente, con una serie di saliscendi, ma in questo caso senza nemmeno un GPM. Considerando anche il chilometraggio lungo, potrebbe essere la giornata giusta per vedere andare in porto la fuga.
Martedì 16 luglio: riposo

Mercoledì 17 luglio: Albi - Toulouse, 167 km

Dopo il giorno di riposo, si riparte con una tappa prevalentemente pianeggiante, in cui saranno i velocisti a giocarsi la vittoria.

Giovedì 18 luglio: Toulouse - Bagnères-de-bigorre, 202 km

La prima tappa pirenaica vedrà l’azione concentrarsi tutta negli ultimi 80 km. La prima parte sarà infatti un lungo avvicinamento in falsopiano al Col du Peyresourde, una salita lunga ma non durissima a cui seguirà l’Horquette d’Ancizan, ascesa di 9,9 km con una pendenza media del 7,5%. Dallo scollinamento 30 km di discesa per lanciarsi verso il traguardo.

Venerdì 19 luglio: Pau - Pau, 27 km (ITT)

L’unica cronometro individuale di questa edizione presenta un percorso senza particolari difficoltà, ma non totalmente piatto. Nella prima parte sono infatti presenti diversi saliscendi, mentre negli ultimi 10 km gli specialisti potranno fare la differenza.

Sabato 20 luglio: Tarbes - Tourmalet (Barèges), 117 km

L’arrivo in salita più atteso di questa edizione, quello sul mitico Tourmalet. Dopo 50 km si scalerà il Col du Soulor, antipasto del gran finale. Una salita micidiale, con 19 km con una pendenza media del 7,4%, che non concede tratti per rifiatare. La rampa finale che sfiora il 10% sarà l’ultimo scoglio da superare in una giornata che si preannuncia spettacolare.

Domenica 21 luglio: Limoux - Foix Prat d'Albis, 185 km

Una delle frazioni di montagna più dure, con quasi 5000 metri di dislivello da affrontare. Dopo la Cote de Monsteguer, si scalerà Port de Lers e Mur de Peguere, prima della salita finale di Prat d’Albis. Un’ascesa di 11,8 km con una pendenza media del 6,9%, in cui chi avrà le gambe potrà fare la differenza.
Lunedì 22 luglio: riposo

Martedì 23 luglio: Nîmes - Nîmes, 177 km

L’ultima settimana di corsa si apre con una tappa in circuito, in cui torneranno a darsi battaglia i velocisti.

Mercoledì 24 luglio: Pont du Gard - Gap, 206 km

Il finale odierno potrebbe regalare anche qualche sorpresa, visto che si affronterà il Col de la Sentinelle, salita di circa 8 km con pendenze attorno al 5%. Difficile pensare di vedere in azione gli uomini di classifica, ma sarà una buona occasione per i cacciatori di tappe.

Giovedì 25 luglio: Embrun - Valloire, 207 km

Probabilmente la tappa regina di questo Tour. Si scaleranno in successione Vars, Izoard e poi il mitico Galibier, tre salite che toccano tutte oltre i 2000 metri di altitudine. Sul Galibier chi avrà coraggio potrà davvero far saltare il banco sferrando un attacco da lontano, visto che dallo scollinamento al traguardo ci saranno altri 20 km di discesa impegnativi.

Venerdì 26 luglio: Saint-Jean-de-Maurienne - Tignes, 123 km

Tappa breve ma impegnativa, con la strada che sarà praticamente in costante ascesa fin dalla partenza. Sulla salita finale di Tignes (7,4 km al 7%) assisteremo ad un altro scontro diretto tra i big e con la fatica che inizierà a farsi sentire nelle gambe, potrebbero esserci dei distacchi importanti.

Sabato 27 luglio: Albertville - Val Thorens, 131 km

L’ultimo tappone alpino si concluderà sull’interminabile salita verso Val Thorens, preceduta da altri due GPM piuttosto impegnativi. L’ascesa finale è lunga oltre 30 km con una pendenza media attorno al 5%, ma che sfiora in diversi tratti il 9%. Una lotta quindi ad eliminazione, in cui solo il più forte potrà fare sua la maglia gialla.

Domenica 28 luglio: Rambouillet - Paris Champs Elysées, 127 km

Classica passerella finale sui Campi Elisi, con i velocisti rimasti che si daranno battaglia per conquistare l’ultimo e il più prestigioso sprint del Tour.
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