Tour de France - Roglic: "Ancora non ho vinto niente"; Pogacar: "Questa volta non avevo le gambe"
Aggiornato 18/09/2020 alle 02:04 GMT+2
Roglic resta diplomatico, anche se resta solo la cronoscalata di La Planche des Belles Filles che può scalfire la sua maglia gialla. E lui è un professionista delle crono. Pogacar punta a tenere il podio, così come Miguel Angel Lopez.
Primoz ROGLIC (Jumbo Visma)
Abbiamo fatto due giorni difficili consecutivi. La squadra ha fatto un gran lavoro. Lo spazio per attaccare c’è sempre. C'erano tante salite e dovevamo controllare con la squadra. Tutto è andato bene. Ho attaccato quando ha forato Porte sullo sterrato? Non sapevo che Richie Porte avesse forato, ero concentrato solo sulla mia pedalata. Quella è l’unica cosa che posso controllare. La crono sarà la giornata più importante, le classifiche si decideranno lì. Ma bisogna restare concentrati anche domani, non è una tappa totalmente piatta
Tadej POGACAR (UAE Emirates)
Sulla carta oggi doveva essere una delle tappe più dure ed è stata davvero dura. La Jumbo Visma ha lavorato per tenere la gara sotto controllo. Ho provato ad attaccare sull’ultima salita, ma non è stato possibile, non avevo le gambe al massimo. Il gruppo è rimasto unito e sono riuscito a scattare per raggiungere la quarta posizione. In generale è stata una buona giornata. La mia squadra ha fatto una buona prestazione per tenermi al sicuro e siamo un giorno più vicini a Parigi
Pogacar può ribaltare il Tour con la crono?
Miguel Ángel LÓPEZ (Astana)
Bene, è andata molto bene. Non si poteva fare molto, tutto è andato secondo le aspettative, è stata una giornata veloce ed esigente. L’importante è aver terminato con i migliori e poter continuare a lottare. Arrivare qui con i migliori era la cosa più importante e dobbiamo essere contenti, ora manca un giorno in meno e si avvicina la fine di questo Tour de France. La crono? La farò tutta, come sempre. A crono devi dare tutto. Siamo contenti di quello che abbiamo ottenuto in questo mio primo Tour de France, sono contentissimo e mi sto godendo ogni giorno. Vedremo alla fine quello che avremo ottenuto
Damiano CARUSO (Bahrain McLaren)
Oggi abbiamo raschiato il barile. La corsa è stata durissima dall’inizio alla fine. Abbiamo dato dimostrazione di voler continuare a lottare perché il Tour finisce solo a Parigi. Lo stiamo onorando, sono fiero di me stesso e della squadra. La fuga è andata senza di me? Sono attimi. Ho mancato quell’attimo, ma non sarebbe cambiato nulla perché comunque mi sarei fermato ad aspettare Landa. Ora sta venendo fuori anche una bella classifica che non era in programma, sono contento. È una delle mie migliori stagioni
Nairo QUINTANA (Arkéa Samsic)
Sì, è stata dura, ma ora l’importante è arrivare a Parigi. Per i ragazzi e per la squadra. Non ho pensato al ritiro, è un momento difficile, ma succede, come è successo a me è successo ad altri capitani. Ora è toccato a me e bisogna accettarlo e continuare a correre in questo anno così particolare
Wout VAN AERT (Jumbo Visma)
È stata una tappa davvero difficile, ma io avevo buone gambe. Arrivare allo sprint con gli uomini di classifica non è stato semplice, ma devo dire che ho vinto la volata senza problemi. La cosa più importante oggi, ad ogni modo, era tutelare Primoz. Da domani decideremo come affrontare le ultime tre tappe e vedremo se mi concederanno la libertà necessaria per giocarmi un altro successo
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