Tour de France 2024 - Vingegaard: "Voglio vincere ancora, ma lo sterrato. Roglic? Meglio come compagno che avversario"
Aggiornato 26/10/2023 alle 00:25 GMT+2
TOUR DE FRANCE - Bene le tappe dure, le cronometro potrebbero essere a suo favore se la gamba sarà la stessa del luglio scorso, ma quella frazione con lo sterrato preoccupa non poco Vingegaard. L'obiettivo è sempre quello per il danese, che pensa anche alle Olimpiadi, ma parlando di Tour i 14 settori di sterrato di Troyes sono un'incognita. E, il prossimo anno, ci saranno più avversari.
C'era anche Jonas Vingegaard nel giorno della presentazione del Tour de France del 2024. Il vincitore del 2022 e del 2023 vuole ripetersi anche nella prossima stagione, anche se arrivano due avversari in più. Oltre a Pogacar, infatti, ci sarà Remco Evenepoel, al suo debutto al Tour, senza dimenticare la presenza di Primoz Roglic divenuto, ora, rivale di Vingegaard dopo il suo passaggio alla Bora Hansgrohe. Il corridore danese ha avuto proprio un pensiero rispetto all'ex compagno di squadra, definendo più facile la sua mission ad avere lo sloveno come compagno piuttosto da avversario. Un po' come capitato al Tour 2022 quando i due, in coppia, riuscirono a mandare in crisi Pogacar. Venendo al percorso del prossimo anno, a Vingegaard piacciono molto le tappe dure, anche le cronometro, ma i 32 km di sterrato lo inquietano un po': "Si possono perdere anche 5 minuti in quella tappa”.
Chi vince il Tour 2024?
È un percorso duro, mi si addice
È un bel percorso. Potrà essere davvero molto duro, soprattutto nella terza settimana, e penso che questo mi si addica. Le cronometro? Non so se possano essere a mio favore. Se avrò le gambe del Tour 2023 direi di sì. Se avrò le gambe della cronometro della Vuelta 2023 non saranno a mio favore. Anche le tappe sui Pirenei sembrano molto difficili e l’arrivo a Plateau de Beille sarà speciale. Sicuramente è una gara che non vedo l’ora di affrontare. Ci sono tante frazioni difficili e probabilmente questo potrebbe essere un vantaggio. Poi c’è la cronometro dell’ultimo giorno, che per me è una novità. In fin dei conti, significa che avremo davanti un giorno di gara vera in più rispetto al solito
Ma lo sterrato...
Anche questa è una cosa nuova e può essere divertente, ma dall’altro lato puoi anche perdere tutto in un unico giorno. Se uno dei favoriti dovesse cedere 5 minuti in quella tappa, sarebbe un peccato. Come squadra, dovremo essere ben preparati per quella frazione
Un Tour senza Roglic
Più facile per me senza Roglic in squadra? Non direi. Ora sarà un avversario in più, sarebbe più facile averlo come compagno
E poi ci sono le Olimpiadi
Sto pensando alle Olimpiadi di Parigi. Mi piacerebbe davvero molto partecipare e sicuramente ne parlerò con la squadra al momento di buttar giù il programma per la prossima stagione
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