Tour de l'Ain - Alaphilippe in difficoltà, Piccolo a terra: vince Guillaume Martin che fa tappa e maglia
Aggiornato 10/08/2022 alle 16:47 GMT+2
TOUR DE L'AIN - Niente da fare per Alaphilippe che sperava di ritrovarsi subito competitivo su delle salite toste, ma il campione del mondo si era staccato già sul Col de Portes - il penultimo GPM di giornata. Giornata no anche per Andrea Piccolo che aveva rimediato una caduta a metà tappa. Alla fine a spuntarla è Guillaume Martin che se ne va da solo a 1,6 km dal traguardo.
Non è stata la giornata di Alaphilippe che è andato in difficoltà sulle ultime due salite, dando così semaforo verde al compagno di squadra Vansevenant. Ci provano Skjelmose Jensen e Molard, ma è Guillaume Martin a trovare il numero di giornata, con un attacco solitario a 1,6 km dall'arrivo. Quanto basta per conquistare la tappa e la maglia gialla alla vigilia della tappa regina della tre-giorni francese. Niente da fare per Stewart, vincitore della tappa di Val-Revermont, che perde la maglia, mentre non si vede nel finale Andrea Piccolo vittima di una caduta metà tappa.
La classifica generale
Corridore | Tempo |
1. Guillaume Martin | 7h04'24'' |
2. Mattias Skjelmose Jensen | +6'' |
3. Rudy Molard | +8'' |
4. Mauri Vansevenant | +12'' |
5. Iván Ramiro Sosa | +12'' |
6. Jaakko Hänninen | +12'' |
7. Sébastien Reichenbach | +20'' |
8. George Bennett | +54'' |
9. Julian Alaphilippe | +1'21'' |
10. Gianluca Brambilla | +1'33'' |
4 in fuga, Piccolo a terra
Prima tappa di vera montagna al Tour de l'Ain e viene via una fuga di quattro uomini con all'attacco Richard (U Nantes), Hurel (St Michel-Auber93), J.Eriksson (Riwal) e Wilksch (Selezione Germania U23). I 4 raggiungono 4' di vantaggio sul gruppo guidato dalla Groupama-FDJ della maglia gialla di Jake Stewart, ma anche dalla UAE Emirates di George Bennett e dalla Education EasyPost di Andrea Piccolo. Sul Col des Fossés, il secondo GPM di giornata, davanti restano solo Wilksch e Richard, il gruppo dimezza lo svantaggio e occhio alle cadute: anche Andrea Piccolo va a terra, ma riparte subito.
Occhio a Guillaume Martin e Alaphilippe, ma parte Skjelmose Jensen
Iniziato il Col de Portes viene neutralizzata la fuga, grazie al lavoro della Cofidis di Guillaume Martin che punta a tappa e maglia. Si stacca il leader Jake Stewart, ma restano non più di 15 corridori nel gruppo di testa. Il primo a rompere gli indugi è George Bennett che parte ai -24, ma il neozelandese viene inseguito da Alaphilippe e rientrano via via tutti gli altri. L'attacco decisivo è quello di Skjelmose Jensen che va via secco ai -19,9 km dal traguardo. Solo Iván Ramiro Sosa prova ad inseguirlo, tutti gli altri staccati, compreso Alaphilippe - questa volta - in evidente difficoltà.
Skjelmose Jensen ripreso, il colpo lo fa Guillaume Martin
Skjelmose Jensen comincia l'ultimo GPM, il Col de Fay, con 20'' di vantaggio sugli inseguitori. Molard prova il tutto per tutto per rientrare e parte all'attacco, mentre fatica ancora Alaphilippe che si stacca di nuovo. Guillaume Martin, Sosa, Molard e Reichenbach riescono a rientrare davanti prima dello scollinamento, ma si rifanno sotto - nel tratto in discesa - anche Hänninen e Vansevenant, senza il compagno di squadra di Alaphilippe andato in difficoltà. Fase di stallo quindi per 7 km, poi a 1,6 km cerca il colpo Guillaume Martin in discesa. Il capitano della Cofidis ce la fa e vince in solitaria a Lagnieu.
L'ordine d'arrivo
Corridore | Tempo |
1. Guillaume Martin | 3h44'49'' |
2. Mattias Skjelmose Jensen | +2'' |
3. Rudy Molard | +2'' |
4. Mauri Vansevenant | +2'' |
5. Jaakko Hänninen | +2'' |
6. Iván Ramiro Sosa | +2'' |
7. Sébastien Reichenbach | +10'' |
8. George Bennett | +44'' |
9. Julian Alaphilippe | +1'11'' |
10. Geoffrey Bouchard | +1'23'' |
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