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Giro di Svizzera - Evenepoel e van Aert in coro: "Giusta la neutralizzazione della tappa, abbiamo corso per Gino Mäder"

Luca Stamerra

Aggiornato 18/06/2023 alle 14:55 GMT+2

GIRO DI SVIZZERA - L'ultima tappa in linea del Tour de Suisse è stata neutralizzata: niente tempi e niente distacchi. Questa la decisione della Direzione di corsa su suggerimento dei corridori, ancora scossi per la scomparsa di Gino Mäder. Si è fatta corsa versa solo dai -25 in poi e, poco più avanti, c'è stato l'attacco di Evenepoel. Il corridore belga ha spiegato perché.

Neutralizzazione della tappa? Evenepoel la vuole comunque vincere e parte secco in discesa

Sono tornati sull'episodio della neutralizzazione della tappa sia il Campione del mondo Remco Evenepoel che il leader della classifica a punti del Giro di Svizzera van Aert. Due delle personalità più importanti che ci sono al Tour de Suisse. I due belgi hanno spiegato il perché della neutralizzazione e la decisione del gruppo che è stata accettata dalla Direzione di corsa. Ovvero quello di non applicare distacchi in questa tappa di Weinfelden, vinta poi da Evenepoel, e fare corsa vera solo dai -25. Questo era il miglior modo per ricordare Gino Mäder, tragicamente scomparso dopo la tappa di La Punt.

Remco EVENEPOEL

Penso che per tutti era chiaro che avevamo deciso di neutralizzare la corsa fino al cartello dei -25 al traguardo, dove veniva preso il tempo. Da quel momento tutti sarebbero stati liberi di fare la propria corsa. Il nostro piano era di superare la salita con Tim Merlier per fare la volata, ma le altre squadre hanno imposto un ritmo altissimo. Ho provato ad aiutarlo a resistere, ma velocemente mi ha detto di fare la corsa per me stesso. A quel punto mi sono detto di provarci. Non sono un tipo di persona che lascia la corsa anche se è un momento difficile, penso che questo sia il modo migliore per onorare Gino. È stata una motivazione in più? Prima di tutto volevo fare del mio meglio. Il finale è stato impegnativo, gestirsi in un tracciato così mosso non è stato semplice. Ho cercato di non farmi prendere dall’emozione perché volevo davvero vincere per Gino
La crono di Abtwil?
Sarà molto difficile prendere la maglia a Skjelmose, che è un ottimo cronoman. Farò il massimo per vincere la tappa, poi vedremo quale sarà il risultato. Probabilmente, se le cose vanno bene, dovrei chiudere sul podio finale. Comunque ho mostrato a tutti e a me stesso che ogni giorno sto migliorando e speriamo che starò ancora meglio per poter provare a vincere un’altra tappa. Sono comunque orgoglioso di quello che ho mostrato questa settimana dopo la malattia e tutti i problemi che ci son stati dopo il Giro d'Italia
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Wout VAN AERT

È stata una giornata strana e difficile. La decisione di non forzare niente nella prima parte della tappa e di gareggiare nel finale è stata quella giusta. Abbiamo mostrato che i nostri pensieri erano con Gino e con la sua famiglia, ma abbiamo anche dato agli spettatori una corsa. Tutti, comunque, nel gruppo hanno rispettato il punto di vista di ogni singolo collega. La crono di Abtwil? Prima della corsa, ho guardato con interesse alla crono di domenica e l’ho studiata bene. In quel momento, mi sembrava più adatta a uomini di classifica. Da allora non ci ho più pensato. Spero di riuscire a concentrarmi sullo sforzo, perché sarà un’ottima occasione per poter vincere una tappa
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Mattias SKJELMOSE JENSEN

È stata una giornata particolare, la prima di corsa dopo la tragedia. Subito come squadra ci siamo presi la responsabilità di fissare il passo che avremmo dovuto tenere e tutti hanno rispettato la nostra scelta. Sono molto fiero di far parte di questa squadra. La crono di Abtwil? Dipenderà da come saranno le gambe di tutti noi. Penso di poter fare un buon lavoro, dato che nella prova contro il tempo della prima tappa ho avuto buone sensazioni. In inverno abbiamo lavorato molto in questo senso, anche nella galleria del vento, e la forma è buona. Penso di poter finire il mio compito. Il percorso mi ricorda molto la cronometro che ho vinto al Giro del Lussemburgo, penso che possa essere buona per me. Sarà una questione di gambe, spero di averle buone
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