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Veneto Classic - Davide Rebellin: "Liegi la mia vittoria più bella. Rimpianti? Non aver vinto un Mondiale"

Luca Stamerra

Aggiornato 16/10/2022 alle 23:57 GMT+2

VENETO CLASSIC - Va in archivio la carriera su strada di Davide Rebellin (ci proverà su gravel ora) che con la Veneto Classic appende la bici al chiodo all'età di 51 anni. Un saluto e un ringraziamento ai tifosi e un bilancio delle sue tante stagioni da professionista. Dalle vittorie nelle Classiche del Nord a qualche rimpianto che però non oscura questo lungo e bel percorso.

Rebellin: "Contento della mia carriera, mi sono divertito. Vittoria più bella? La Liegi"

Davide Rebellin ha detto definitivamente addio al ciclismo... Al ciclismo su strada perché farà un tentativo su gravel. Non lo vedremo più in gruppo e con la Veneto Classic, vinta da Hirschi, ha salutato i tanti tifosi che si sono appostati a Bassano del Grappa solo per vederlo un'ultima volta. A fine corsa, ovviamente, un piccolo bilancio della sua carriera. Qualche rimpianto c'è, ma tanti successi e tante giornate da ricordare.

Cosa ti ha spinto a correre fino a 51 anni?

La passione. Ogni gara per me era una sfida, una prova, cercare di superarmi. Tante cose. Poi il fisico mi ha portato fortunatamente in buona salute fino a 51 anni... [Rebellin a Kimberly Scaini di Eurosport]

C'è stato un momento in cui ha pensato di smettere?

Momenti difficili ce ne sono stati, ma direi di no. Ho scelto il momento giusto per smettere, credo sia arrivato il momento. Sentivo questo, ed è stato bello finire qui a Bassano del Grappa, nel vicentino, nella mia Regione

Ti ritiri ad una settimana da Nibali, Valverde e Gilbert. Che effetto fa?

Sono ragazzi che ho visto crescere ciclisticamente, perché mi ricordo di Nibali alle Olimpiadi che era un giovane che era appena passato a professionista. Con Valverde tante battaglie... Ho tanto bei ricordi. È bello aver smesso con loro e anche con Gilbert. Finisce un po' una generazione, ma adesso ci sono tanti campioni giovani e forti. In questo ciclismo ci si diverte
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Addio a Davide Rebellin! Rivivi le vittorie più belle della sua carriera

La vittoria più bella?

La Liegi del 2004. La Doyenne è una Classica Monumento ed è venuta in quella settimana storica in cui vinsi anche Amstel Gold Race e Freccia Vallone

Qualche rimpianto in carriera? Un qualcosa che volevi vincere ma non è arrivato

Un Campionato del mondo. Considerandomi un corridore da Classiche, da un giorno, speravo sempre di poter vincere un Mondiale. Non ci sono riuscito, ma mi sono preso delle belle soddisfazioni
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La stoccata di Hirschi! Rivivi il suo arrivo in solitaria

Professionista dal '92, oggi finisce la tua carriera. Un bilancio?

Ho ottenuto un po' quello che volevo. Da giovane speravo di diventare professionista, di impormi da professionista, di vincere e di vincere magari qualche Classica e altre gare. Sono contento della mia carriera, è stata una carriera longeva e mi sono divertito

Un saluto ai tifosi

Li ringrazio. Oggi ho sentito la loro vicinanza, come è successo per tutta la mia carriera. Voglio semplicemente dire grazie a tutti. Se sono arrivato qui, alla mia età, è anche grazie al supporto dei tifosi
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Rebellin all'ultimo ballo: "Il ciclismo è la mia vita"

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