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King corona la fuga ad Alfacar! Simon Yates guadagna sugli altri big, Kwiatkowski ancora in rosso

Marco Castro

Aggiornato 28/08/2018 alle 19:00 GMT+2

L'americano della Dimension Data porta a termine un'azione iniziata nei primi km insieme ad altri 8 corridori e vince davanti a Stalnov e Rolland. Simon Yates rifila una trentina di secondi al gruppo maglia rossa, con cui arrivano anche Aru, Quintana e Valverde. Nibali staccato sulle prime rampe dell'ultima salita

Benjamin King

Credit Foto Getty Images

Chi si aspettava una sfida tra i big della generale sul primo, vero traguardo in salita della Vuelta numero 73 sarà rimasto deluso. Già, perchè a Puerto de Alfacar la scena se la prende un grande Benjamin King, il re della quarta tappa e reduce della fuga dalla prima ora insieme ad altri 8 compagni coraggiosi. Troppo lo spazio lasciato dal gruppo per ricucire uno strappo che ha superato i 10 minuti nella parte centrale della tappa. Tra i "grandi" godono Simon Yates e Emanuel Buchmann, gli unici a sferrare un attacco degno di nota sulle rampe finali e capaci di guadagnare una trentina di secondi sul gruppo maglia rossa, con cui arrivano, tra gli altri, anche Quintana, Valverde, Pinot e un tenace Fabio Aru. Altra giornata sofferta per Vincenzo Nibali, staccatosi alla base dell'ultima ascesa. Kwiatkowski rimane leader per una manciata di secondi, ma lo strapotere del Team Sky, una costante nei Grandi Giri, qui non si vede.

L'ordine d'arrivo della 4^ tappa

1. Benjamin KING (USA)Dimension Data4h33'12''
2. Nikita STALNOV (KAZ)Astana+2''
3. Pierre ROLLAND (FRA)Education First+13''
4. Luis Angel MATÈ (ESP)Cofidis+1'08''
5. Ben GASTAUER (LUX)AG2R+1'39''
6. Jelle WALLAYS (BEL)Lotto Soudal+1'57''
7. Oscar CABEDOBurgos+2'24''
8. Simon YATES (GBR)Mitchelton Scott+2'48''
9. Emanuel BUCHMANN (GER)BORA Hansgrohe +2'50''
10. Miguel Angel LOPEZ (COL)Astana+3'07''

Salita da big

Dopo le prime rampe d’assalto al Caminito del Rey, oggi la Vuelta di Spagna numero 73 alza l’asticella. Due i Gpm di prima categoria in programma, il secondo con vista sul traguardo inedito di Puerto de Alfacar. Salite vere, salite per i capitani che vogliono e possono fare la differenza e dare un primo segnale agli avversari. Siamo sempre in Andalusia e il percorso propone uno scenario già visto. Prima parte facile lungo la costa, poi di pianura non se ne vede più, fino a raggiungere i 3400 metri di dislivello lungo le brulle alture dell’entroterra.

Attaccanti indomiti

In un Giro di Spagna con un percorso che non dà tregua, il caldo torrido non aiuta. Nulla che spaventi i soliti attaccanti coraggiosi, con la fuga che parte anche oggi, puntuale, dopo pochi chilometri. Non può non esserci Luis Angel Matè, titolare della maglia a pois, nè il suo principale sfidante di questa prima parte di corsa, Pierre Rolland. Con loro questi altri 7: Nikita Stalnov (Astana), Jelle Wallays (Lotto-Soudal), Ben King (Team Dimension Data), Lars Boom (Astana), Oscar Cabedo (Burgos-BH), Aritz Bagues (Euskadi-Murias), Ben Gastauer (AG2R).
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Vuelta di Spagna: i momenti chiave della quarta tappa

Il gruppo a spasso, la fuga va

Il vantaggio dei fuggitivi cresce lento e inesorabile mentre la tappa affronta l’Alto de la Cabra Montès. Matè mette altri 10 punti in cascina scollinando davanti a tutti, mentre dietro il Team Sky fa andatura turistica. E nella lunga e dolce discesa che divide le due salite si capisce che la vittoria di tappa sarà un affare per i corridori in testa alla corsa, poichè nessuno aiuta la squadra della maglia rossa a fare il ritmo. Quando lo fa la Movistar è ormai tardi e l'azione ha l'unico obiettivo di tenere davanti i capitani all'attacco dell'ultima salita.
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King: "È un sogno che si avvera, ho lavorato per arrivare qui nella miglior condizione possibile"

King è il più forte, Yates ha gamba

Sulle prime rampe dell'Alfacar anche il gruppo degli attaccanti esplode. Ben King e Nikita Stalnov allungano subito, Rolland tentenna, gli altri si staccano definitivamente. Nel gruppo maglia rossa, ora tirato dalla LottoNL Jumbo, si arrende Vincenzo Nibali, ancora in fase di rodaggio. Il vantaggio del duo di testa scende a vista d'occhio, ma la dote è troppo grande per essere vanificata del tutto. Dietro restano una quindicina, con Fabio Aru che sbuffa e sgomita quando le pendenze si fanno più severe. Mentre davanti King dimostra di essere il più forte e si prende il primo successo stagionale con facilità, dietro parte Simon Yates. L'unico a rispondere è Buchmann, che raggiunge il folletto di Bury sul traguardo. Per i due l'azione vale un bonus di trenta secondi sugli altri big e il podio nella generale.

La classifica generale

1. Michal KWIATKOWSKI (POL)Team Sky13h47'19''
2. Emanuel BUCHMANN (GER)BORA Hansgrohe+7''
3. Simon YATES (GBR)Mitchelton Scott+10''
4. Alejandro VALVERDE (ESP)Movistar+12''
5. Wilco KELDERMAN (NED)Team Sunweb+25''
6. Ion IZAGIRRE (ESP)Bahrain Merida+30''
7. Tony GALLOPIN (FRA)Ag2R+33''
8. Nairo QUINTANA (COL)Movistarst
9. Steven KRUIJSWIJK (NED)LottoNL Jumbo+37''
10. Enric MAS (ESP)Quick-Step Floors+42''
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