Ben O'Connor soffre ai Lagos de Covadonga ma tiene la roja per 5'' su Roglic! Vince Soler su Zana, van Aert si ritira

Giornata che doveva essere decisiva per la Vuelta e, in fondo, lo è stata. Anche se Ben O'Connor è stato ancora una volta fantastico nel difendersi con le unghie e con i denti, non restano ormai che 5'' di margine per l'australiano su Roglic. Ci sono altre due tappe di montagna e la crono finale di Madrid in cui lo sloveno può operare il sorpasso anche se, in realtà, il capitano della Decathlon AG2R La Mondiale dice di aver messo nel mirino il tappone del Picón Blanco. Lì sarà lui a fare la differenza? Roglic è comunque vicinissimo e, se non fosse stata per la penalizzazione di 20'' dopo il Cuitu Negru, sarebbe già in maglia roja. Ma anche Roglic si deve guardare alle spalle. Ai Lagos de Covadonga, dove vinse dominando nel 2021, non è lui a piazzare l'attacco vincente e, anzi, si deve difendere da un Enric Mas più aggressivo che mai. Il capitano della Movistar ci aveva provato già ai -57,6 km, sulla Collada Llomena, ma senza successo. Sulla salita finale, invece, sono ben tre le accelerazioni dello spagnolo che mandano in difficoltà lo stesso leader della Red Bull che però tiene botta in qualche modo, così come Carapaz che punta anche lui al podio. Come detto, mancano all'appello le tappe dell'Alto de Moncalvillo e del Picón Blanco (ecco le tappe finali): Mas può sperare di scavalcare Roglic? Da non dimenticare però la crono finale, in cui lo sloveno potrà dargli almeno un 1'. Calcoli a parte, è stato il giorno di Marc Soler che nel solito terzetto della UAE in fuga, riesce ad avere la meglio dei vari Poole, Izagirre ma anche dei nostri italiani Filippo Zana e Marco Frigo, che hanno animato la tappa. Altro 2° posto in questa Vuelta, questa volta per Zana, dopo quello di Frigo a Yunquera. È anche la giornata, però, dell'addio di van Aert. Di nuovo in fuga per portarsi a casa la maglia a pois, finisce a terra dopo il secondo GPM, venendo costretto al ritiro per una brutta botta al ginocchio destro, ma per fortuna il belga non ha riportato nessuna frattura.

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Sono diversi i tentativi per andare in fuga, ma occhio anche alle cadute. Vanno a terra, in avvio di tappa, van Aert, Zana e Huys. Ai -163 km dal traguardo parte la fuga di giornata con all'attacco ben 17 uomini: ci sono anche gli azzurri Frigo (Israel PremierTech, insieme a Riccitello) e Zana (Jayco AlUla, insieme a Engelhardt ) oltre a Vine, del Toro e Soler (UAE Emirates), van Aert (Visma Lease a Bike), Ion Izagirre (Cofidis), Rafferty (Education EasyPost), Lecerf (Soudal Quick Step), Lazkano (Movistar), Miholjevic (Bahrain Victorious), Guglielmi (Arkéa B/B Hotels), Poole e Tusveld (DSM Firmenich PostNL) e Moniquet (Lotto Dstny). C'è sia chi punta ad una vittoria di tappa prestigiosa come quella dei Laghi di Cavodanga, ma ci sono anche altri che potrebbero fungere da spalla per i propri capitani sull'ultima salita. Così hanno pensato Enric Mas, Landa, Kuss e Carapaz.

Van Aert batte Vine sul Mirador del Fito, dopo un intenso duello, poi si ritrova davanti dopo la discesa ma viene raggiunto dai compagni di fuga ai -75. La Movistar di Enric Mas, intanto, si piazza davanti al gruppo maglia roja prima della Collada Llomena: primo obiettivo, quello di isolare Ben O'Connor e poi, perché no, testare le gambe di Roglic. L'azione di Nairo Quintana è efficace, isolando quasi tutti gli uomini di classifica. Roglic resta solo con Lipowitz, Ben O'Connor solo con Paret-Peintre e tutti gli altri restano senza approvvigionamenti.

Enric Mas attacca da lontanissimo: prima fiammata ai -57,6 km, ma Roglic e Landa rispondono. Poi è il basco a provare un attacco, ma anche in questo caso Paret-Peintre riporta tutti sotto. Intanto van Aert si prende anche il secondo GPM di giornata, ma cade in discesa beffato dalla caduta davanti a lui di Engelhardt. Il belga prende una brutta botta al ginocchio destro ed è costretto al ritiro.

La fuga comincia la salita dei Lagos de Covadonga con un margine di 5'52'' sul gruppo maglia roja. Davanti restano ben presto in 4: del Toro, Poole, Zana e Frigo a giocarsi la tappa, ma occhio al rientro di Soler. Lo spagnolo si rifà sotto, ma Poole sembra il più pimpante e stacca tutti. Soler e Zana rientrano e il corridore della UAE piazza uno scatto decisivo ai -4,5 dal traguardo. Zana e Poole restano sempre a 10'', ma non riescono più a rimontare.

Dietro, invece, ci riprovano di nuovo Landa e Enric Mas. Il basco parte ma viene ripreso proprio da Mas, che riesce a far cadere Ben O'Connor, mandando in difficoltà anche Roglic. Sono tre le fiammate del capitano della Movistar che si porta dietro solo Carapaz, Gaudu e Roglic che sembra quello meno brillante. Landa perde qualcosa, O'Connor scivola a 1'. Enric Mas continua la sua azione, ma non riesce mai a staccare Roglic che, a sua volta, non riesce a prendere la maglia roja da O'Connor. L'australiano arriva a 58'' dallo sloveno, conservando così la leadership per 5''.

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