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Formula 1 - Barrichello polemico: "Con Michael Schumacher non un buon rapporto, la Ferrari era sempre dalla sua parte"

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Aggiornato 15/08/2023 alle 17:29 GMT+2

FORMULA 1 - Rubens Barrichello decisamente polemico verso la Ferrari e Michael Schumacher durante il podcast "Beyond the Grid". Il pilota brasiliano, che vanta ben 326 Gran Premi all'attivo, non ha risparmiato frasi al vetriolo contro la Scuderia di Maranello e la sua volontà di privilegiare sempre il fenomenale tedesco: "Con tutti i compagni ebbi un buon rapporto, ma non con Michael...".

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Per ben 102 Gran Premi furono compagni di squadra in Formula 1, regalando alla Ferrari innumerevoli vittorie, cinque titoli piloti e altrettanti costruttori dal 2000 al 2005. Eppure, il rapporto tra Michael Schumacher e Rubens Barrichello non fu tutto rose e fiori, almeno stando alle ultime dichiarazioni rilasciate dal pilota brasiliano durante il podcast Beyond the Grid. "Ho sempre avuto un buon rapporto con tutti i miei compagni di squadra, non è stato così con Michael. Non mi ha mai sostenuto e non ho mai chiesto il suo aiuto".
Anni in cui la Rossa era semplicemente imbattibile, anche grazie a figure di spicco quali Rory Byrne, Ross Brawn, Jean Todt: tutti personaggi che crearono l'epopea del Dream Team, termine con cui la stampa ribattezzò la Scuderia di Maranello dell'epoca. Eppure, dietro i successi della Ferrari, a quanto pare c'era anche la frustrazione della seconda guida, visto che Barrichello ha poi rincarato la dose nei confronti della sua ex scuderia: "A volte succedeva che dopo la riunione di squadra ce ne fosse una solo con lui. La squadra è sempre stata tutta dalla sua parte".
Barrichello ha però pure ribadito la differenza di talento tra lui e Schumi: "Sottolineo che Schumacher era più forte di me, poi lui c'era dal 1996, quattro anni prima di me, e per Jean Todt era come un figlio". Infine, il pilota brasiliano ha confermato che, nel suo contratto, non c'erano clausole ad hoc per favorire il tedesco: "Nulla che mi vietasse di duellare con Micheal. Ho accettato alcune cose, rifiutate altre perché il team cresceva e pensavo stesse arrivando il mio turno".
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