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Chi in Ferrari dopo Vettel? Da Sainz a Ricciardo, tutte le opzioni di Maranello

Paolo Sala

Aggiornato 12/05/2020 alle 17:17 GMT+2

L'addio del tedesco a fine 2020, e l'inedita logistica di una stagione che si aprirà solo a luglio, impongono una scelta in tempi brevi in vista del 2021. Le ipotesi più suggestive portano a Hamilton o Mick Schumacher, ma al momento sono Ricciardo e Sainz i favoriti per affiancare Charles Leclerc.

Kvyat, Giovinazzi, Ricciardo, Sainz, Hamilton, Schumacher, Alonso, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Quella che si aprirà probabilmente solo a luglio con il Gp d'Austria, e che al momento non può ancora avere un calendario cristallizzato e definitivo, sarà dunque l'ultima stagione di Sebastian Vettel al volante della Ferrari. Al termine di un Mondiale compresso in soli quattro mesi e mezzo, in cui si punta a raggiungere le 18 gare totali per poi tornare alla normalità nel 2021, Maranello dovrà affiancare un nuovo Cavallino di razza a Charles Leclerc. E naturalmente la scelta andrà fatta con largo anticipo, considerato che in condizioni normali il Gp di Montecarlo a maggio è l'occasione in cui si gettano le basi per trattative di questo tipo.
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Binotto si muove da tempo

Certo è che il mancato accordo con Sebastian Vettel per il prolungamento di contratto non coglie di sorpresa Maranello, impegnata da quasi un anno a scandagliare il mercato proprio in vista della sostituzione del tedesco, la cui crisi tecnica e psicologica seguita al Mondiale 2018 è stata acuìta dall'arrivo del giovane e scalpitante Leclerc. Un Leclerc su cui la Ferrari ha già ampiamente puntato a lungo termine, con un contratto blindato fino al 2024 e la prospettiva di essere finalmente la 'prima guida' che non poteva essere col quattro volte campione del Mondo a fianco.
A meno che non sbarchi in Emilia Lewis Hamilton, ipotesi meno probabile rispetto a qualche mese fa ma sempre possibile. In realtà i nomi in lizza sono diversi, passando per i più navigati (e favoritissimi) Ricciardo e Sainz e arrivando ai più giovani Giovinazzi e Mick Schumacher. Ognuno coi suoi pro e contro.

Lewis Hamilton

  • Età 35. Scuderia: Mercedes. Miglior risultato: 6 volte Campione del Mondo (2008, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019)
Lo 'scambio' Vettel-Hamilton tra Ferrari e Mercedes non è impossibile, tanto che i betting analyst di Stanleybet quotano l'anglo-caraibico a Maranello a 3,50. L'opzione numero uno per Lewis resta la Mercedes, con cui discute da tempo. Certo il fatto che Vettel sia ora sul mercato toglie frecce dall'arco di Lewis in termini negoziali.
  • Perché si: è evidente, vorrebbe dire mettersi in casa il pilota più vincente dell'epoca contemporanea, scrollandoselo di dosso come avversario. E per Lewis sarebbe il modo perfetto per chiudere la carriera, dimostrando il pieno il suo valore con una macchina meno quotata e con addosso colori che tutti, un giorno o l'altro, sognano di indossare.
  • Perché no: al di là dell'aspetto economico, che sarebbe certamente impegnativo, i contro riguardano tutti la convivenza con Leclerc, già poco propenso alle gerarchie con Vettel. Avrebbe davvero senso tarpare le ali al giovane prodigio dopo quanto sta facendo vedere, e soprattutto alla luce dell'affetto che si sta conquistando fra i tifosi ferraristi?

Mick Schumacher

  • Età: 21. Scuderia: Prema (Formula 2). Miglior risultato: Campione F3 europeo (2018)
Se n'è parlato tanto, perché la suggestione è forte e perchè non ci sarebbero problemi di convivenza con Leclerc. Ma in realtà è opinione condivisa anche all'interno della Ferrari Driver Academy che la carriera di Schumi Jr vada gestita con la giusta calma, senza scossoni.
  • Perché sì: c'è tutta la portata sentimentale (e di ritorno economico) che uno Schumacher vestito di rosso potrebbe dare, a costo zero e per la gioia di Leclerc.
  • Perché no: in Gp2 Mick ha fatto vedere ottime cose, ma anche mostrato di essere 'acerbo' sul piano tecnico. Un salto in Formula 1, per di più alla Ferrari, è decisamente troppo ardito anche per chi porta cotanto nome. Anzi, forse ancora di più.

Antonio Giovinazzi

  • Età: 26. Scuderia: Alfa Romeo. Miglior risultato: 5° posto nel GP del Brasile (2019)
Ha più possibilità lui di fare il secondo a Leclerc che non Schumi jr, nonostante in epoca contemporanea Maranello si sia sempre tenuta ben distante da piloti italiani.
  • Perché sì: E' a costo zero, e anche nel suo caso si tratterebbe di una scelta totalmente pro-Leclerc.
  • Perchè no: i quasi due anni fermo lo hanno certamente arrugginito, come si è visto nella prima parte del Mondiale 2019. Prima di pensare al futuro, Antonio è chiamato ad un riscatto al volante dell'Alfa Romeo quest'anno.
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Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo)

Credit Foto Getty Images


Fernando Alonso

  • Età 38. Scuderia: - Miglior risultato: 2 volte campione del mondo (2005, 2006)
Esiste anche la suggestione di un ritorno in rosso di Fernando Alonso, più che altro per volontà dello spagnolo che si sarebbe offerto in più occasioni. Strada difficile da percorrere, ma al momento comunque non impossibile.
  • Perché si: darebbe l'opportunità a Maranello di sostituire Vettel con un campione di livello simile, a costi probabilmente contenuti visto l'esilio dello spagnolo dalla F1.
  • Perché no: a parte l'effetto minestra riscaldata, in Ferrari sono più propensi a puntare su una soluzione di maggior respiro.
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Finalmente il traguardo: Fernando Alonso fa doppietta a Le Mans con la Toyota

Daniel Ricciardo

  • Età 30. Scuderia: Renault. Miglior risultato: 3° posto nel Mondiale F1 (2014, 2016)
Qui entriamo nella zona calda, quella dei nomi più probabili per la corsa al secondo sedile Ferrari. Daniel Ricciardo, a sua volta in scadenza di contratto con la Renault, è da tempo nel mirino di Mattia Binotto. Perché è pilota di estrema concretezza, e si sa quanto importante sia il mondiale Costruttori a Maranello.
  • Perché si: è veloce, fa tanti punti, ha un appeal commerciale non indifferente considerando l'origine italiana ed il mercato australiano. E dopo due stagioni in Renault, per quanto forte, sbarcherebbe a Maranello in una posizione tale da non creare troppi fastidi a Leclerc.
  • Perché no: difficile al momento vedere controindicazioni. L'unica, dopo un anno di transizione, potrebbe essere l'ambizione dell'australiano e l'eventuale cortocircuito con Leclerc. Ma questo è anche il dna delle corse.
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Charles Leclerc e Daniel Ricciardo si divideranno il box

Credit Foto Imago

Carlos Sainz

  • Età 25. Scuderia: McLaren. Miglior risultato: 3° posto GP Brasile 2019
E' il nome più caldo insieme a quello di Ricciardo, a completare una prima fila virtuale per il sedile della rossa. Al momento, anzi, sembra sua la pole position.
  • Perché si: sul piano tecnico per gli stessi motivi di Ricciardo, ossia velocità e capacità di mettere in cascina tanti punti, al di là degli exploit che non mancano. In McLaren sembra definitivamente sbocciato, è pronto per un top team, ed è lo stesso Alonso a caldeggiarlo.
  • Perché no: pochissime lo controindicazioni. La più evidente è che si troverebbe per la prima volta ad avere un compagno di team più "affermato" di lui, ma è anche vero che allo spagnolo non manca lo spirito combattivo, come dimostrato con un altro giovane di grande talento come Lando Norris.
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Carlos Sainz prenderà il posto di Sebastian Vettel in Ferrari

Credit Foto Getty Images



Daniil Kvyat

  • Età 26. Pilota: Alpha Tauri. Miglior risultato: 3 podi (ultimo podio, 3° posto Hockenheim 2019)
Non è il nome in cima alla lista come quello di Sainz e Ricciardo, ma è un'opzione sul tavolo. Ancor più dopo che il russo è entrato nell'orbita ferrarista come sviluppatore.
  • Perchè si: ha esperienza in Formula 1, rapporti diretti con Maranello ed ha una dimensione quasi naturale da scudiero rispetto a Leclerc.
  • Perché no: Leclerc non è ancora nella posizione discegliersi un compagno "morbido", e in Ferrari preferiscono puntare sul sicuro. Sainz o Ricciardo, come detto.
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Daniil Kvyat esulta per il terzo a Hockenheim nel 2019

Credit Foto Getty Images

E Vettel? Le tre opzioni sul tavolo...

Resta da capire cosa farà Sebastian Vettel dopo questo strano 2020. Se la Ferrari scegliesse Sainz, sarebbe quasi naturale per Seb approdare in McLaren, dove ritroverebbe Andreas Seidl, senza dimenticare che nel 2021 a Woking arriveranno anche i motori Mercedes. Più complicata la strada in Renault se invece a Maranello dovesse arrivare Ricciardo: Vettel non pare pienamente convinto del progetto dei francesi, che a loro volta non nutrono grandi aspettative di andare a prendere un altro pilota dall'ingaggio alto e pensano anzi ad un ridimensionamento. Più sullo sfondo il progetto Aston Martin (che sarà la nuova Racing Point). Improbabile l'ipotesi Mercedes, nonostante l'apertura di Toto Wolff a n-tv ("non possiamo affatto ignorare questo sviluppo di mercato") resta l'ultima frontiera, quella del possibile ritiro. Vettel ha sempre vissuto quella di vincere il titolo a Maranello quasi come una missione, sottolineando a più riprese quanto per lui fosse importante realizzarsi con il Cavallino. In caso di un forte calo di motivazioni, non è impensabile dunque vedere un Vettel pronto ad annunciare un ritiro a fine anno.
Chi prenderà il posto di Sebastian Vettel in Ferrari?
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