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F1, Lewis Hamilton: "La Ferrari è un sogno e un traguardo per chiunque"

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Pubblicato 28/09/2021 alle 10:49 GMT+2

FORMULA 1 - In Russia Lewis Hamilton ha tagliato il traguardo delle 100 vittorie in Formula 1. Sky Sport, per l'occasione, gli ha dedicato 2 speciali: "100 VOLTE LEWIS", per rivivere tutti i suoi successi; e "CALL ME LEWIS", una chiacchierata a 360 gradi. Riportiamo uno stralcio dell'intervista.

Lewis Hamilton

Credit Foto Getty Images

In Russia Lewis Hamilton ha tagliato il traguardo delle 100 vittorie in Formula 1. Sky Sport, per l'occasione, gli ha dedicato 2 speciali: "100 VOLTE LEWIS", per rivivere tutti i suoi successi; e "CALL ME LEWIS", una chiacchierata a 360 gradi. Riportiamo uno stralcio dell'intervista. "Ogni hanno faccio una lista di cose che voglio ottenere, forse ne ho provate dieci e ottenute due. Oppure solo una! Perciò alcune cose finiscono nella lista del prossimo anno, ma il sogno è più o meno sempre lo stesso, ogni anno..."
è abbastanza incredibile che non abbia mai guidato per Ferrari in tanti anni.

Essere il migliore

"Sì... e il sogno che mi spinge quest'anno è rendere questo sport più aperto, più inclusivo, un nuovo percorso dedicato ad ingegneri e altre persone che, altrimenti, non potrebbero nemmeno sognare di far parte di questo sport. Vorrei che tutti i team ne fossero parte. Viviamo in un mondo dove molte persone sono all'oscuro di ciò che accade e altre persone pensano che se qualcosa non ti riguarda, non devi fare nulla. Viviamo in un mondo dove è importante far sentire la propria voce. È pazzesco sentire certe notizie, come la limitazione dei diritti delle donne sull'aborto negli Stati Uniti, è folle, non trovate? E anche se come uomo non mi riguarda direttamente, è giusto parlarne. È giusto dare il proprio supporto e far parte di una generazione che spinge per il cambiamento. Questo si può fare per qualsiasi argomento, come il cambiamento climatico e i diritti umani".

Futuro in Ferrari?

Per tanti anni, quando sono venuto a Monza, camminando accanto ai tifosi... potevo sentire che dicevano "Vieni in Ferrari!". Questo mi scaldava il cuore, ma è abbastanza incredibile che non abbia mai guidato per Ferrari in tanti anni. Perché è un sogno per chiunque, un traguardo da raggiungere. Non è mai stato davvero possibile e non saprò mai del tutto con precisione perché. Auguro loro il meglio e nel mio prossimo futuro continuerò a impedire loro di vincere il mondiale (ride, n.d.r.). Ho visto le foto dei loro piloti e il rosso è sempre il rosso. Ho un paio di Ferrari, a casa. Posso guidare quelle, ma non la Ferrari F1.

Il prossimo anno

"Onestamente non mi spavento per questo. Guardando al prossimo anno, è probabile che le prestazioni delle auto siano più ravvicinate. Le gare saranno più intense, perciò l'abilità di guida potrà avere un grosso peso. Ed è per questo che voglio rimanere in F1, perché sarà davvero un'opportunità per mostrare le mie abilità. Nel nostro sport non è così semplice, qualche volta c'è l'occasione di sorpassare, ma nemmeno così tante. Questo è il motivo per cui sono entusiasta. E credo che il mio spirito possa aiutare il team a fare dei progressi, perché so di cosa ho bisogno dall'auto e dove devono andare le prestazioni. Spero di essere importante in questo senso e di essere parte della crescita di Russell, che sarà accanto a me. Lui è già velocissimo ma sicuramente imparerà da me perché sono in F1 da più tempo. E anche io potrò imparare da lui. Non ho remore a imparare da qualcuno di più giovane. Non ho timori, voglio solo vincere. Credo che quando si invecchia si debba lavorare di più sul fisico, ci deve allenare di più. Quando si è giovani te ne basta meno".
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