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Formula 1 - Stop all'inginocchiamento nel 2022, Domenicali: "F1 lotterà contro il razzismo ma con altri strumenti"

Luca Stamerra

Aggiornato 08/02/2022 alle 17:49 GMT+1

FORMULA 1 - Il promotore del Mondiale ha deciso di 'chiudere' lo spazio dedicato al kneeling, ovvero quando tutti i piloti (o quasi) si inginocchiavano prima dei GP per comunicare il loro messaggio contro il razzismo. Il CEO Domenicali ha poi aggiunto: "La Formula 1 continuerà a lottare contro il razzismo, ma lo faremo con altri strumenti".

Lewis Hamilton in ginocchio prima del GP Messico - Mondiale Formula 1 2021

Credit Foto Getty Images

“La Formula 1 continuerà a lottare contro il razzismo, ma lo farà con altri strumenti”. Questo il messaggio lanciato da Stefano Domenicali, CEO della F1, che ha spiegato a Sky come verrà modificato il protocollo prima dell'inizio di ogni GP dal prossimo Mondiale. Non ci sarà più lo spazio dedicato al kneeling, nato nel 2020, quando tutti i piloti (o quasi) si inginocchiavano prima di un Gran Premio per lanciare il loro messaggio contro il razzismo, in sostegno al movimento Black Lives Matter. Così ha deciso il promotore del Mondiale, precisando però “che l'impegno per l'inclusione e l'azione di coinvolgimento collettivo delle coscienze racchiusa nello slogan We Race As One proseguiranno in futuro” e sarà un punto cardine per la Formula 1 del presente e del futuro. Il tutto, però, con una procedura differente rispetto a quanto accaduto nelle ultime due stagioni.
Non dobbiamo fare politica. Il valore del gesto è stato capito, ma ora dobbiamo lavorare mettendo il concetto della diversità nella nostra comunità. È questo è il primo passo che faremo. Penso che l’inginocchiamento sia già stato un gesto importante, ma ora è il momento di andare avanti e intraprendere altre azioni. [Stefano Domenicali, CEO F1 a Sky]
Prima di ogni gara, infatti, verrà tramesso un video da We Race As One. marchio che continuerà a essere esposto in tutti i circuiti del Mondiale. Verrà lasciata libertà ai piloti di compiere i gesti che più credono consoni per attivarsi nella lotta al razzismo, ma senza uno spazio dedicato come quello dell'inginocchiamento. Fonti vicine alla Formula 1 specificano, inoltre, che questo “cambio di procedura” è stato comunicato a Lewis Hamilton che più di tutti si era esposto - nel corso delle ultime due stagioni - a rendere il kneeling una prassi comune prima dei GP.
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