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Ferrari, cosa attendersi dal GP di Melbourne? Leclerc e Sainz in difesa, ma ad Imola (21 maggio) si vedrà la nuova SF-23

Paolo Viganò

Pubblicato 30/03/2023 alle 12:24 GMT+2

F1 - Per il Gp australiano, terzo round del mondiale, il lavoro si concentra su correlazione dati e assetti, ma le vere novità sulla SF-23 si vedranno solo a Imola per la 6ª prova del Mondiale. Non una macchina B come nel caso Mercedes, ma una macchina rivista e con un importante pacchetto di sviluppi.

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Dopo Il Gp dell'Arabia Saudita, che ha certificato e in un certo senso amplificato le difficoltà della Ferrari SF-23, a Maranello si sono messi in un certo senso il cuore in pace: il Gp d'Australia si correrà "in difesa", con l'obiettivo di minimizzare i danni e massimizzare i punti, portando avanti il lavoro sulla mancata correlazione dei dati tra progetto e pista e quello sugli assetti. Per vedere il primo importante step di sviluppo occorrerà attendere Imola (21 maggio), quando gli uomini di Vasseur porteranno in gara una vera e propria versione evoluta della macchina attuale, sperabilmente in rado di fare finalmente emergere il famoso potenziale che la monoposto rossa sprigiona solo in qualifica.

Il problema delle altezze da terra

Il punto debole sembra più o meno individuato: la SF-23 non ha problemi all'assale anteriore o a quello posteriore, bensì al fondo. Che dopo l'introduzione, a metà dello scorso anno, della famigerata Direttiva 039, ha smesso di lavorare per ciò per cui era progettato. Ora le misurazioni FIA sulle altezze da terra sono state rimosse, ma solo perché il regolamento tecnico 2023 ha già alzato di 15 millimetri le monoposto da terra. E la Ferrari, col progetto di quest'anno come con quello 2022, soffre il fatto di non poter più viaggiare schiacciata a terra. In fase di progettazione i dati in galleria del vento avevano dato buoni responsi, ma una volta messa sull'asfalto la rossa ha evidenziato problemi proprio nella gestione del fondo. Se viaggia bassa innescail porpoising (con possibili conseguenze sull'affidabilità), se si alza da terra lavora male sulle gomme e perde prestazione. La classica coperta corta.

Budget Cap

Girando più alte da terra rispetto alle simulazioni in galleria, le rosse perdono downforce e non riescono a trovare la giusta finestra di utilizzo delle gomme. Per questo il programma di sviluppi pensato - anche a livello di investimenti economici - per l'intera stagione, verrà concentrato nella SF-23 'Evo' che debutterà appunto alla sesta prova del Mondiale sul circuito in riva al Santerno, con l'obiettivo e la speranza di svelare finalmente le doti fin qui nascoste della macchina. Ciò che avanzerà, entro il budget cap, verrà diluito nel corso dell'anno per apportare modifiche e aggiornamenti minori.
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Nuovo fondo e lavoro sulla sospensione

Se la Mercedes ha già annunciato per il Gp di Imola una vera e propria versione B della W14, che è una sostanziale abiura della filosofia tecnica seguita a Brackley negli ultimi due anni, a Maranello tengono duro sul progetto SF-23, convinti che prima o poi il potenziale emergerà. Il fondo sarà completamente rivisto, mentre sarà quasi totalmente ripensata la geometria della sospensione posteriore. Impossibile passare dal sistema 'pull rod' a quello 'push rod' - che sembra far volare la Red Bull - in poche settimane o mesi, ma è possibile lavorare per dare al sistema sospensivo posteriore la funzionalità per controllare meglio le altezze da terra, con un effetto anti-squat in fase di accelerazione. E poi le pance, che diverranno più spioventi seguendo in questo caso la filosofia Red Bull. L'obiettivo realistico non è quello di andare a prendere le macchine progettate da Adrian Newey - salvo che i limiti imposti per lo sforamento 2021 finiscano per plafonare presto la RB19, cosa improbabile - quanto piuttosto recuperare il ruolo di seconda forza in campo, anche per progettare meglio il 2024.
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Credit Foto Getty Images

La Rossa a Melbourne

Dunque quello australiano sarà con tutta probabilità un altro weekend di sofferenza, e certamente un fine settimana in cui provare a far fruttare la mole di dati raccolta nei primi due appuntamenti, così da poter migliorare la SF-23 sul tracciato di Albert Park. In attesa della rossa 'Evo', naturalmente, si proverà a cercare ancora il giusto assetto col materiale a disposizione, mentre a Maranello prosegue l'analisi sulla mancata correlazione dei dati invernali con quelli dei primi due Gp.
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