Qualifiche Sprint Interlagos: dominio McLaren, Piastri batte Norris! 3° Leclerc e 5° Sainz, in mezzo Verstappen

Le Qualifiche Sprint in Brasile ci danno un primo interessante verdetto nel lungo weekend del GP San Paolo, cruciale nella volata per il titolo piloti e costruttori. Ossia che sarà la McLaren il team da battere a Interlagos, velocissima sul giro secco e capace di occupare l'intera prima fila nella Sprint Race del sabato, dominando in pista per tutta la prima giornata. A sorpresa però non ci sarà Lando Norris, principale contendente di Max Verstappen per il campionato, bensì il suo compagno di squadra. Oscar Piastri infatti beffa l'inglese per appena 29 millesimi nel Q3 e ottiene la prima casella, mandando un segnale d'avvertimento a chi lo aveva visto appassirsi nelle ultime prove.

La Ferrari limita i danni con la seconda fila di Leclerc, terzo a due decimi e mezzo dalla "pole position", e il quinto piazzamento di Sainz (a oltre tre decimi). In mezzo l'olandese della Red Bull campione in carica, chiamato a un fine settimana in totale difesa considerata la penalità di cinque posizioni in griglia che dovrà scontare domenica al GP San Paolo.

Tra le sorprese della Sprint Qualifying le top-10 dei giovani Liam Lawson (ottavo in griglia il neozelandese della Racing Bulls) e Oliver Bearman: quest'ultimo, chiamato a sostituire il debilitato Magnussen alla Haas in Brasile, viene fermato solamente dai track limits nel Q3, arrivando a rubare un posto nelle prime cinque file a Hamilton e Perez. Il sette volte iridato della Mercedes è tra le sorprese negative di giornata, fermandosi in undicesima casella.

SQ1: Norris rischia e poi vola, Ferrari in sordina – Primi dodici minuti molto frettolosi per i venti piloti in pista, con Leclerc e Sainz che restano in pista addirittura per tutto il tempo. Alle due Ferrari serve infatti almeno un giro in più per mettersi al sicuro, con il monegasco che termina quarto e l’iberico undicesimo. McLaren protagonista: Piastri sembra poter chiudere al comando, intanto Norris rischia scivolando fino a ridosso della zona eliminazione prima di effettuare un ultimo giro mostruoso, disintegrando la barriera dell’1:10 e l’intera concorrenza. Colpaccio di Colapinto che estromette Alonso (16°) per una sessione da incubo delle Aston Martin, con Stroll 19°. In mezzo eliminati Ocon e Tsunoda, fanalino di coda Zhou.

SQ2: out Hamilton e Perez, Leclerc si avvicina alle McLaren – Con un altro giro da paura sulle mescole medie, Lando Norris si mette subito al sicuro in 1:09.063. Resta il miglior tempo del Q2, solo alla bandiera a scacchi accorciano il gap Piastri (+0.176) e un buon Leclerc terzo (+0.185), poi Verstappen e Sainz. Bearman e Lawson entrano in pista per un unico tentativo nel finale, ma ribaltano il tavolo: entrambi i giovani si qualificano per il Q3 rispettivamente settimo e nono, eliminando a sorpresa Hamilton (11°) e Perez (13° rientrando ai box all’ultimo giro). Fuori anche Hulkenberg, Colapinto e Bottas.

SQ3: McLaren sullo spazio, ma Piastri sorprende Norris – Doppio tentativo in otto minuti per le McLaren, strategia differente rispetto agli altri piloti di punta. Al primo giro Norris abbatte la barriera dell'1:09 sulle soft, migliorando però solo leggermente il tempo realizzato in Q2 con mescole medie. Entrano in gioco tutti gli altri. Bearman commette un errore nel primo settore che gli costa quasi un secondo, ma poi viaggia quasi alla pari delle McLaren: il suo giro tuttavia viene cancellato in seguito per track limits. Leclerc si inserisce in seconda posizione provvisoria sognando la seconda fila, ma subito dopo ecco il guizzo di Piastri, che risorge e batte il compagno di squadra di soli 29 millesimi. Verstappen non va oltre il quarto tempo, mettendosi in mezzo alle Ferrari.

McLAREN (PIASTRI 1° e NORRIS 2°) - Ingiocabili per tutta la sessione, lasciando le briciole ai diretti concorrenti persino in Q1 e Q2. Ora è certo che gli uomini papaya partano da chiari favoriti a Interlagos. Piastri davanti può rivelarsi un ottimo alleato per rosicchiare punti su Verstappen, almeno nella Sprint, e guadagnarne sulla Ferrari. Ma la condizione dell'australiano fa ben sperare nella scuderia di Woking anche in vista della gara.

Oliver BEARMAN (HAAS, 10°) - Si ritrova ancora una volta a sostituire Magnussen (problemi di salute per il danese). Ormai abituato alle chiamate in extremis, il 19enne inglese si scatena e dimostra per l'ennesima volta di meritare il posto fisso che gli spetterà dal prossimo anno. Inizialmente chiamato a partecipare solo nella prima parte del weekend, dopo aver strappato la Q3 nelle Qualifiche Sprint la Haas decide di rinnovargli fiducia concedendogli l'intero Gran Premio.

Sergio PEREZ (RED BULL, 13°) - Tra le tante delusioni del venerdì di Interlagos scegliamo il messicano per un dato tanto semplice quanto eloquente. Checo non ha raggiunto il Q3 per l'ennesima volta a bordo della RB20, Lawson - di cui si rumoreggia sempre più un possibile scavalcamento nelle gerarchie in Red Bull - invece ce l'ha fatta con la "satellite" VCARB.