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Mercedes argento vivo. Ferrari, ora servono risposte

Paolo Sala

Pubblicato 17/07/2017 alle 07:41 GMT+2

La prova di forza Mercedes a Silverstone preoccupa Maranello. Chiamata a rifarsi nello stretto dell'Hungaroring fra due settimane.

Sebastian Vettel (Ferrari) al termine delle qualifiche del GP di Silverstone 2017

Credit Foto Getty Images

La Mercedes è tornata prepotentemente davanti a tutti, e la doppietta Hamiilton-Bottas fra le curve serrate e gli allunghi di Silverstone ne è la miglior testimonianza. Il testa a testa con la Ferrari delle prime uscite sta scivolando, gara dopo gara, in autorevoli prove di forza W08, in cui le rosse sono chiamate a limitare i danni con le loro armi migliori. Armi che, dal week end incolore di Vettel all'inquietante kappaò delle gomme nel finale di gara, sono clamorosamente mancate proprio nel Gp britannico. In assenza di risposte forti da parte Ferrari in Ungheria, il giro di boa a Silverstone rischia seriamente di tramutarsi in un pericoloso bivio stagionale per Maranello.

Gomme e motore: il progresso Mercedes

Il Grand Chelem di Lewis Hamilton (pole position, vittoria, giro veloce) e la rimonta di Vallteri Bottas sono l'ultimo capitolo di una tangibile crescita tecnica e prestazionale della Mercedes. Una crescita iniziata in Spagna e certificata poi in Canada e a Baku, dopo l'atipica parentesi Montecarlo. Sistemato il problema gomme a Barcellona, col corposo pacchetto aerodinamico e le nuove sospensioni, a Brackley hanno potuto riprendere il programma di sviluppo previsto, e l'incremento di prestazioni si è riversato nei week end in pista. Peraltro proprio a Silverstone anche Mercedes, al pari della Ferrari, ha portato in pista l'evoluzione 3 della power unit, coi risultati che abbiamo visto. Ora sta a Maranello trovare il modo di riportare le rosse a lottare alla pari. La SF70-H, del resto, non vince proprio dal Gp di Montecarlo.
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Lewis Hamilton (Mercedes) guida il gruppo durante il GP di Silverstone 2017

Credit Foto Getty Images

Vettel opaco e il caso gomme: Ferrari, week end no

Peraltro sulla pista di casa di Lewis Hamilton, la Ferrari è incappata nel suo peggior week end stagionale. A partire da venerdì, quando è stato chiaro che le Frecce d'Argento avevano margine a dispetto della nuova power unit italiana. Per proseguire il sabato, con un opaco Vettel solo terzo alle spalle di Raikkonen e lontano dal tempone stampato da Hamilton. E soprattutto in gara, dove Vettel è stato pure danneggiato sul ritmo e nella gestione delle gomme dal sorpasso subìto nelle prime curve da Verstappen, al solito tosto sia in attacco che quando deve coprirsi le spalle. Più brillante il week end di Kimi Raikkonen, per quanto il finlandese non sia mai stato in grado di attaccare Hamilton. Ma quei due giri finali, con entrambe le Ferrari con l'anteriore sinistra distrutta e costrette a rientrare ai box, hanno lasciato il segno. Per i punti persi, e soprattutto per la riconosciuta gentilezza della SF70-H sulle gomme clamorosamente smentita in un grigio pomeriggio inglese. E' accaduto anche alla Red Bull di Verstappen, che si era peraltro fermato in largo anticipo come Vettel. A Maranello sperano che sia il segnale di un evento imprevisto ma non necessariamente legato alla SF70-H. Ma resta il mistero.
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Sebastian Vettel (Ferrari) durante un pit-stop al GP di Silverstone 2017

Credit Foto Getty Images

In Ungheria per ripartire

Detto tutto ciò, Silverstone era già alla vigilia un circuito in cui la Mercedes era accreditata di poter sfruttare al meglio la stabilità aerodinamica e l'anteriore leggero del proprio passo lungo. Ora, prima della sosta estiva, si va a Budapest, circuito lento e tortuoso in cui la Ferrari conta di riportare a brillare le peculiarità della SF70-H a passo corto, forte in condizioni di curve strette e massimo carico aerodinamico. Per Maranello sarà fondamentale vincere, perché dopo l'estate il calendario prevede Spa e Monza, piste al momento pro Mercedes, e poi Singapore, circuito cittadino in cui le rosse potrebbero nuovamente essere più agili. Ma ormai questi iniziano ad essere discorsi oziosi; l'evidenza è che rispetto alla prima gara in Australia gli 'strappi' sullo sviluppo hanno portato la W08 ad un livello prestazionale superiore rispetto alla SF70-H, sviluppata a piccoli step. L'Hungaroring è fondamentale per riprendere ossigeno. Poi bisognerà sfruttare la sosta per trovare i decimi che mancano.
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