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Mistero gomme, Hamilton 'vede' Schumi, cupolino bocciato: le 10 istantanee del Gp di Gran Bretagna

Paolo Sala

Aggiornato 17/07/2017 alle 15:04 GMT+2

I fatti, le curiosità e il dietro le quinte del Gp di Silvestone

Lewis Hamilton (Mercedes) bacia il trofeo per la vittoria nel GP di Silverstone 2017

Credit Foto Getty Images

Hamilton graziato ad un passo da Schumacher

Con la pole position numero 67 centrata a Silverstone Lewis Hamilton è ad una sola partenza dalla prima piazzola da Michael Schumacher. Numeri impressionanti. Ma questa volta, dopo la settimana calda di Vettel a Parigi, ad essere graziato è stato lui. Il suo pur involontario ostacolo al giro buono di Grosjean in Q3 andava sanzionato, forse l'aria di casa gli ha evitato una retrocessione in griglia che avrebbe avuto un'eco pesante. Al netto di questo, un week end da dominatore assoluto che lo porta nella storia col quinto successo in Inghilterra, come Jim Clark, e lo riporta ad un solo punto da Vettel in classifica.

Ferrari e l'inquietante mistero delle gomme

Musi lunghi in serata mentre si smobilita il box Ferrari. Oltre alla sconfitta ed al conto pesante che Silverstone presenta in termini di classifiche, c'è quel mistero non risolto delle gomme anteriori di sinistra distrutte su entrambe le vetture a pochi giri dal traguardo. Il numero forzatamente alto di giri compiuti, soprattutto da Vettel, non basta a risolverlo. Tanto più su una macchina come la SF70-H che ha fatto del poco degrado sulle coperture uno dei propri punti di forza. E tanto più prima del Gp di Ungheria dove presumibilmente farà parecchio più caldo. Né gli ingegneri di Maranello né quelli del fornitore sembrano in grado di venirne a capo, quanto meno nelle ore immediatamente successive al Gp. Un evento inquietante per cui in Ferrari si aggrappano al fatto che si sia verificato anche sulla Red Bull di Verstappen, altra macchina solitamente 'gentile' con le gomme.
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Sebastian Vettel (Ferrari) rientra ai box con l'anteriore sinistra esplosa durante il GP di Silverstone 2017

Credit Foto Getty Images

Ricciardo, che rimonta. E in Ungheria...

A proposito di Red Bull notevole la rimonta di Daniel Ricciardo, da ultimo a quinto dopo un'escursione sull'erba nelle prime fasi di gara. Il team di Chris Horner punta ad una seconda parte in crescendo come nel 2016, e per l'Ungheria annuncia parecchie novità che dovrebbero aumentare la downforce della vettura, deficitario nella prima parte di stagione. Se la Ferrari punta a Budapest per rialzare la testa, in Red Bull segretamente la considerano la prima gara stagionale in cui poter puntare al bottino grosso. Sempre alta tensione dai 'cugini' della Toro Rosso, dove Kvyat si è definitivamente giocato le ultime possibilità di restare in Formula 1 nel 2018 eliminando Sainz in gara.

Il Botto di Alonso in Q1

A Silverstone c'è stata gloria anche per Fernando Alonso. Un autentico boato dalle tribune ha accompagnato il suo tempo in Q1, il migliore di tutti con gomma slick nuova mentre il circuito si era quasi totalmente asciugato. Un exploit dato dalla scelta di giocarsi un set di gomme dovendo comunque partire dal fondo della griglia per penalizzazione, ma che ha restituito al pubblico un Alonso là dove dovrebbe stare. Bravo però anche Vandoorne, che nel Q2 gli ha rifilato mezzo secondo in entrambi i tentativi centrando una insperata Q3.

Sicurezza: Vettel boccia il cupolino

Dopo 'Halo', una sorta di doppio arco davanti al casco del pilota, nelle Libere del venerdì mattina è stato provato sulle vetture il cupolino-parabrezza dinanzi all'abitacolo. Ma anche in questo caso gli esperimenti per la sicurezza della testa dei piloti non trovano il gradimento degli stessi. Se Halo comportava grossi problemi di visibilità, il cupolino aerodinamico sembra aggiungerne altri. Vettel è stato piuttosto categorico: "Non mi piace, la visibilità non è perfetta e crea un vortice d'aria nell'abitacolo che finisce per spingermi la testa in avanti. Inoltre non è agile scendere dalla macchina velocemente". Un successone.
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Sebastian Vettel (Ferrari) sperimenta il cupolino in occasione del GP di Silverstone 2017

Credit Foto Getty Images

Il Gala per le strade di Londra

Questa volta, il grande progetto Liberty di riavvicinare la F1 alla gente, ha avuto il suo momento clou nel gala per le strade di Londra a metà settimana. Un mini circuito fra Trafalgar Square e Westminster, in cui hanno sfilato auto storiche ed alcune protagoniste del Mondiale 2017, ha richiamato migliaia di londinesi e creato parecchio entusiasmo in città. Ed anche in condizioni tecniche così poco agonistiche si è vista la differenza tra piloti normali e 'manici'. Stroll ha avuto difficoltà ad affrontare lo stretto tornantino, dovendosi affidare per due volte alla retro prima di battere mestamente in ritirata. Vettel e Ricciardo lo affrontavano in sovrasterzo, regalando pure traversi e burnout ai presenti entusiasti. Unico assente Lewis Hamilton, e qui il pubblico non ha apprezzato.
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Sebastian Vettel e la sua Ferrari a Trafalgar Square durante il Gran Gala della F1 per le strade di Londra in occasione del GP di Silverstone 2017

Credit Foto Getty Images

I 40 anni di Williams e della 'Teiera'

Il Gp d'Inghilterra è stata anche l'occasione per celebrare i 40 anni in Formula 1 del team Williams e quelli della 'teiera', la mitica Renault RS01 che per prima, nel Mondiale 1977, portò in pista proprio a Silverstone il motore Turbo. L'ufficio marketing del costruttore francese non ha perso l'occasione di ideare una vera teiera gialla e nera stile Reanult, chiamata appunto 'Yellow Teapot', in vendita online.

Kubica, test con la F1 2017 dopo l'Ungheria

E a proposito di Renault, riparte la rumba su Robert Kubica al posto di Jolyon Palmer. Stando ai rumors il contratto dell'inglese era 'blindato' fino a Silverstone, d'ora in avanti tutto può accadere. E la prima cosa che accadrà dopo il prossimo Gp d'Ungheria sarà un nuovo test di Robert Kubica, questa volta con la macchina 2017. Se andrà bene anche questo, potrebbe davvero rientrare.
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Robert Kubica - Goodwood Festival 2017

Credit Foto Renault Sport

Motoristi in arrivo?

Non è passato inosservato il fatto che al secondo Working Group stagionale dei motoristi, con l'obiettivo di delineare i propulsori che verranno utilizzati dal 2021 in avanti, fossero presenti diversi motoristi attualmente fuori dalla Formula 1. Tra i nuovi marchi presenti quelli di Aston Martin, Cosworth, Zytek.

Il primo acuto di Giuliano Alesi

Dopo i successi di Leclerc, che hanno inserito il baby monegasco fra i papabili per il sedile di Kimi Raikkonen, la Ferrari Driver Academy ha festegiato anche il primo successo di Giuliano Alesi, figlio di Jean, in Formula 3. Gara dominata dall'inizio alla fine per il giovane pilota francese, che è riuscito a sfruttare la partenza dalla seconda casella, divenuta poi pole vista l'assenza forzata di Boccolacci, per prendere la testa e allungare. Sulla bandiera a scacchi Jean Alesì non ha nascosto la propria commozione. Per la Ferrari una piccola consolazione in un week end da dimenticare.
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