Gp di Las Vegas promosso (con riserva), la Ferrari ora punta la piazza d'onore

F1, GP DI LAS VEGAS - L'attesissima gara nella capitale del gioco d'azzardo ha regalato spettacolo ed emozioni, dando ragione a Liberty Media che ha investito sul ritorno in Nevada anche per il futuro. Da rivedere la gestione da parte della Fia, che ha peraltro finito per penalizzare la Ferrari nella corsa al secondo posto Costruttori.

Sainz: "Meccanici davvero eroici dopo l'incidente, io sto bene"

Video credit: Eurosport

Era iniziata decisamente male, con quel tombino della Strip che aveva letteralmente squarciato la Ferrari di Carlos Sainz creando un autentico caos sportivo e logistico. È finita alla grande, con una gara intensa e spettacolare che ha finito per dare ragione a Liberty Media, per la prima volta diretto organizzatore dell'evento, e che potrebbe segnare un punto fermo per quella che sarà la Formula 1 del futuro: sempre più glamour e, sperabilmente, più combattuta ed equilibrata, come è stato per diversi motivi il Gp di Las Vegas.

UN TRIONFO PER LIBERTY MEDIA

Ciò che fatto la FOM (detenuta da Liberty Media) a Las Vegas è qualcosa di storico: mai prima d'ora, infatti, il detentore dei diritti della Formula 1 aveva organizzato direttamente un Gp, senza passare dai promoter locali. Una scelta resa possibile dalla necessità di creare dal nulla il tracciato (dunque senza dover trattare con la proprietà di un autodromo) e dalla volontà di spettacolarizzare al massimo l'evento. Succede già in parte a Miami e Austin, ma Las Vegas va oltre per suggestione e glamour. Un evento luminoso e a tutto tondo, che segue il paradigma di conquista delle nuove generazioni e di nuove fette d'interesse (e di mercato) che caratterizza la gestione degli americani. L'investimento è di 400 milioni di dollari per un’operazione che durerà fino al 2032, ma i ritorni sono già apprezzabili sia in soldoni, sia in visibilità. Anche perché pure a livello sportivo la gara è stata ciò che i padroni del vapore vorrebbero sempre: una serie di trenini e battaglie ravvicinate che hanno finito per rendere il Gp uno dei più movimentati e divertenti della stagione.
picture

La Ferrari di Charles Leclerc tra le luci del GP di Las Vegas 2023

Credit Foto Getty Images

FIA E LOGISTICA DA RIVEDERE

A dispetto delle reiterate critiche di Max Verstappen, quello ricavato tra le vie di Las Vegas si è dimostrato essere circuito in grado di offrire un nuovo standard in termini di spettacolo. Fuori dalla pista, ovviamente, dove l'infornata di vip ed eventi dedicati ha dato lustro al week end. Ma anche ruote sull'asfalto, dove le alte velocità di percorrenza e lo scarso degrado delle gomme hanno finito per confezionare una gara più che godibile. Certo, sul piano logistico il lavoro per aprire e chiudere un tracciato del genere è immane, e ne hanno fatto le spese gli spettatori delle Libere, cacciati dalle tribune in piena notte a sessione ancora in corso proprio per permettere un deflusso ordinato e la successiva riapertura delle strade. Il 'tombino gate' ha di fatto stravolto il programma, ma in questo senso la responsabilità è della Federazione, che deve omologare i circuiti e far emergere criticità come quella del tombino. Non si tratta del resto di una novità assoluta, è successo anche in altri cittadini come Monaco o Montreal, ma è la Fia a doversene fare carico. Peraltro la Federazione, dovendo seguire alla lettera il regolamento, ha anche inflitto una beffarda penalizzazione a Sainz per il cambio di diverse componenti, che ha ridotto le possibilità di vittoria della Ferrari.
picture

La Ferrari di Carlos Sainz danneggiata durante la prima sessione di prove libere a Las Vegas 2023

Credit Foto Imago

FERRARI, ORA IL 2° POSTO È POSSIBILE

Resta una suggestione più che una certezza, ma è evidente che se le Rosse fossero scattate insieme dalla prima fila si sarebbe potuto giocare con due punte, come ha invece potuto fare la Red Bull nel finale. Fa tutta la differenza del mondo, se si considera che Leclerc ha chiuso insieme alle Red Bull nonostante la safety car avesse decisamente penalizzato la sua strategia. Vero che, regolamento alla mano, la Federazione non poteva far altro che dare penalità di 10 posizioni in griglia a Sainz, ma è anche vero che Maranello si è ritrovata con quasi 1 milione di dollari di danni non ascrivibili alla propria condotta. Proprio nella gara che ha visto il Cavallino portarsi a soli 4 punti dalla Mercedes nel Mondiale Costruttori, in una sfida per la piazza d'onore dietro la Red Bull che sembrava impensabile solo un mese fa. Si deciderà tutto ad Abu Dhabi, dove però i ruoli potrebbero invertirsi: Las Vegas è infatti tracciato da trazione e velocità che ben si sposa coi pochi punti di forza della SF-23, mentre il guidato di Abu Dhabi potrebbe riportare Mercedes e McLaren davanti al Cavallino. Ma arrivati a questo punto, perché non provarci?
picture

Sainz: "Meccanici davvero eroici dopo l'incidente, io sto bene"

Video credit: Eurosport

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità