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Rosberg regala vittoria e Mondiale a Hamilton

Daniele Fantini

Aggiornato 25/10/2015 alle 22:31 GMT+1

Un erroraccio di Nico Rosberg nel finale di gara spiana la strada a Lewis Hamilton per la vittoria ad Austin che permette di vincere il Mondiale con 3 gare d'anticipo. Grande rimonta di Sebastian Vettel, che si piazza sul podio al termine di una gara pazza

2015, GP Austin, Lewis Hamilton (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Forse era veramente destino che dovesse finire così, che l'eterna battaglia tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton si concludesse in modo pazzo al termine di una gara altrettanto folle, corsa lungo un weekend unico nel suo genere, che ha visto cancellata una sessione di prove libere e il Q3 su una pista sferzata dalla pioggia battente e dal vento dell'uragano Patricia. Lewis Hamilton si laurea per la terza volta campione del mondo, la seconda consecutiva, ringraziando il compagno-rivale per un errore puerile in un concitatissimo finale ingolfato dagli interventi della safety car per una lunga serie di incidenti dovuti a un circuito al limite del guidabile, zuppo dell'acqua caduta in maniera torrenziale per tre lunghissimi giorni. Nico Rosberg calcia in modo sanguinoso il secchio faticosamente riempito grazie a una gara gestita quasi al limite della perfezione, eccezion fatta per la partenza, dove si fa subito passare, di forza, dal compagno, troppo più cinico e aggressivo di lui: ma, subita l'ennesima spallata, il tedesco si scatena, si riprende di nervi la testa del gruppo e vola via sfruttando una migliore strategia di gomme e box. La sfortuna, però, continua ad aleggiare sulla sua testa come le nuvolacce nere che non mollano mai la presa nel cielo sopra Austin: safety car e situazioni di "virtual safety car" gestite al limite del grottesco, rosicchiano tutto il vantaggio costruito riportando Hamilton a ringhiare alle sue spalle. E lì, decide tutto la testa, la capacità di gestire la pressione, qualità che ancora il tedesco dimostra di non avere: proprio quando gli viene chiesto di controllare la situazione nell'ultima manciata di giri, Rosberg sbaglia, perdendo in maniera quasi inspiegabile per un pilota della sua esperienza il controllo della macchina in trazione. Hamilton ringrazia, sorpassa, saluta e mette in bacheca un altro Mondiale.
LA CRONACA DELLA GARA
Una partenza a rilento di Nico Rosberg permette a Lewis Hamilton di infilarlo di forza alla prima curva e di prendersi immediatamente la testa della corsa: c'è un contatto tra i due, con il tedesco che sbanda nella via di fuga, e le Red Bull di Ricciardo e Kvyat super-aggressive, pronte ad approfittarne per inserirsi nel gruppetto di testa. Sebastian Vettel, scattato dalla 13esima piazza per la penalità dovuta alla scelta della Ferrari di utilizzare il quinto motore stagionale, sale subito al sesto posto ma perde parecchio tempo alle spalle di un Perez estremamente combattivo nelle prime fasi di corsa. Tra ritiri, guasti e incidenti, il gruppo perde parecchie unità, comprese le due Williams e Kimi Raikkonen, che finisce contro le barriere dopo aver sbandato su un cordolo umido: il regime di "virtual safety car" avvantaggia il quartetto composto da Mercedes e Red Bull, con Hamilton in difficoltà sotto la pressione di Ricciardo e Rosberg. Dopo un brevissimo dominio dell'australiano, Rosberg riprende la testa della corsa e allunga guadagnando una decina di secondi sul compagno di squadra, vantaggio neutralizzato dal doppio intervento della safety car per una lunga serie di incidenti in pista: Vettel prova a utilizzare una strategia differente con le gomme a mescola media, che funziona finché la pista non comincia ad asciugarsi in maniera sempre più importante, favorendo i cavalli dei motori Mercedes. Le Red Bull si sciolgono, Kvyat saluta distruggendo l'anteriore a causa di una sbandata terrificante, mentre Vettel risale in terza posizione ingaggiando una battaglia spettacolare con un Verstappen indiavolato: l'ultima safety car ricompatta il gruppo, ma Rosberg si rivela incapace di gestire la pressione commettendo un errore grossolano che spiana la strada a Hamilton. Nel finale, Vettel si riavvicina allo stesso Rosberg cercando di tenere virtualmente vivo il Mondiale con un'ipotetica seconda piazza, ma il tedesco della Mercedes si difende spuntandola per un manciata di decimi.
IL TWEET DA NON PERDERE
IL MIGLIORE
Max Verstappen - Gara spettacolare del giovanissimo olandese, che ingaggia un duello durissimo con le due Ferrari e disintegra poi la concorrenza delle due Red Bull: chiude al quarto posto, bissando il suo miglior risultato della carriera (Ungheria).
IL PEGGIORE
Nico Rosberg - Fa male dirlo, specialmente nei confronti di un pilota che ha controllato a lungo la gara, ma pesano tantissimo gli errori commessi in partenza e, soprattutto, quello nel finale, davvero inspiegabile.
LA CLASSIFICA FINALE
1. Lewis Hamilton (Mercedes), 2. Nico Rosberg (Mercedes), 3. Sebastian Vettel (Ferrari), 4. Max Verstappen (Toro Rosso), 5. Sergio Perez (Force India), 6. Jenson Button (McLaren), 7. Carlos Sainz Jr. (Toro Rosso), 8. Pastor Maldonado (Lotus), 9. Felipe Nasr (Sauber), 10. Daniel Ricciardo (Red Bull).
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