Hamilton supremacy, ottava sinfonia in Ungheria. Male la Ferrari: Vettel 6°, Leclerc 11°
Lewis Hamilton vince per l'ottava volta all'Hungaroring, gara dominata dall'inizio alla fine dal britannico che ha inflitto distacchi colassali a tutti completando un weekend perfetto iniziato ieri con la 90esima pole position. Completano il podio Verstappen e Bottas. Weekend nero per la Ferrari con Vettel 6° dietro ad Albon e Leclerc (11°) addirittura fuori dalla top ten e dalla zona punti.
Lewis Hamilton (Mercedes) célèbre sa victoire lors du Grand Prix de Hongrie 2020
Credit Foto Getty Images
The hammer is back. O forse non se n’è mai andato. Lewis Hamilton coglie l’ottavo successo in Ungheria (il secondo del suo 2020), strapazzando la concorrenza a piacimento e mostrando una superiorità imbarazzante sul resto dei piloti in gara. Dopo la 90esima pole del sabato, Lewis completa un monologo regale: in testa dalla prima curva alla bandiera a scacchi, il britannico polverizza qualunque cosa gli si pari davanti. La sua superiorità disarmante si può riassumere con un dato: solo Bottas, Verstappen e Stroll finiscono per non venire doppiati dal famelico Lewis che a 6 giri dalla fine si toglie addirittura lo sfizio di rientrare ai box per il terzo posto, solo per montare un nuovo treno di gomme e realizzare anche il giro più veloce di una gara senza storia.
Miglior risultato dell’anno per Max Verstappen, l’unico che ha animato una gara altrimenti anonima e assolutamente priva di colpi di scena. L’olandese nel giro d’allineamento, infatti, è finito a muro rovinando la carrozzeria della sua Red Bull. I meccanici con un lavoro certosino e monumentale in pitlane sono riusciti a rimettere in sesto in tempo record la vettura di Max che con una gara costante, convincente e tenace (specie nel finale quando Bottas ha provato a soffargli la seconda piazza con gomme nuove) è riuscito a centrare il secondo podio del suo 2020.
Completa il podio Valtteri Bottas, unico pilota ad essere sempre salito sul podio in questi primi tre appuntamenti ma che in virtù di questo piazzamento perde la leadership nel mondiale piloti e rovina tutto con un’errore in partenza che gli impedisce di chiudere secondo, con una monoposto semplicemente supersonica. A regalare gioie alla Mercedes è anche il canadese Lance Stroll, ottimo quarto con la Racing Point motorizzata proprio Mercedes che precede Albon e la prima Ferrari, quella di Sebatian Vettel.
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Sebastian Vettel centra il miglior risultato del 2020 con un sesto posto
Credit Foto Getty Images
Forti della terza fila, le Ferrari hanno vissuto un altro weekend senza acuti con risultati non all’altezza. Il Sebastian Vettel più solido e “sul pezzo” della stagione complice un errorino di Albon nel finale non riesce a far meglio di un sesto posto, peggio però va a Charles Leclerc che, dopo essere stato battuto dal compagno al sabato, finisce per venire penalizzato dalla strategia di gara e nonostante i soliti brillanti spunti nel corpo a corpo si vede costretto a chiudere fuori dalla top ten, con un anonimo 11° dietro alla Haas motorizzata Ferrari di un commovente Kevin Magnussen (9°) e alla McLaren del futuro compagno di squadra Carlos Sainz.
L'ordine d'arrivo
| 1. HAMILTON | Mercedes | - |
| 2. VERSTAPPEN | Red Bull | +8.702 |
| 3. BOTTAS | Mercedes | +9.452 |
| 4. STROLL | Racing Point | +57.579 |
| 5. ALBON | Red Bull | +1'18.316 |
| 6. VETTEL | Ferrari | 1 giro |
| 7. PEREZ | Racing Point | 1 giro |
| 8. RICCIARDO | Renault | 1 giro |
| 9. MAGNUSSEN | Haas | 1 giro |
| 10. SAINZ | McLaren | 1 giro |
| 11. LECLERC | Ferrari | 1 giro |
La cronaca in 5 momenti chiave
- Il primo vero colpo di scena arriva prima del giro di ricognizione e della partenza, nel giro di allineamento dopo i box sull’asfalto viscido, Verstappen finisce a muro e rovina l’ala anteriore della sua Red Bull. Per fortuna la vettura non è troppo danneggiata e Max riesce a guadagnare la settima posizione in griglia e a partire grazie al monumentale lavoro dei meccanici.
- Al semaforo verde, Hamilton fa subito la lepre e si piazza davanti seguito proprio da Verstappen che sfrutta la partenza sciagurata di Bottas che perde ben 4 posizioni e dopo le prime quattro curve è addirittura 6°.
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La partenza del GP di Ungheria 2020
Credit Foto Getty Images
- Tra il terzo e il quarto giro tutti i piloti, partiti con l’intermedia, optano per il cambio gomme. Il primo a fermarsi è Magnussen che costruirà qui le basi per il suo incredibile nono posto. Buona parte dello schieramento opta per la gomma gialla tranne Charles Leclerc e la Ferrari che selezionano la gomma rossa. Una scelta sciagurata perché la SF1000 del monegasco con questi pneumatici va in affanno e perde tante posizioni dando il là a una gara da dimenticare che si chiuderà addirittura fuori dalla zona punti.
- Se Leclerc arranca, Vettel almeno appare in grado di portare a casa un quinto posto niente male. L’illusione però svanisce a tre giri dalla fine quando per colpa di un bloccaggio è costretto a cedere la posizione ad Albon e ad accontentarsi del sesto posto.
- A 12 giri dalla fine un Hamilton versione cavaliere solitario doppia la Ferrari di Sebastian Vettel. Solo Max Verstappen e Valtteri Bottas giungeranno al traguardo senza essere doppiato dal famelico Lewis che a tre giri dalla fine, forte di un vantaggio abissale, umilia la concorrenza scegliendo di effettuare l’ultimo pit stop per montare la gomma soft e realizzare anche il giro più veloce, che garantisce un punto addizionale.
La statistica chiave
8 – Dopo le 90 pole position festeggiate sabato, Hamilton si toglie la soddisfazione di eguagliare Michael Schumacher e diventare il secondo pilota ad ottenere 8 vittorie in carriera su un tracciato di Formula 1. Se il leggendario sette volte campione del mondo tedesco ci era riuscito a Magny Cours, Lewis c’è riuscito all’Hungaroring.
Il migliore
Lewis Hamilton (Pilota Mercedes, 1° classificato) D'accordo, viaggia in carrozza. Ma 90 pole positions sono 90 pole positions, ennesimo record centrato, e la voglia di dimelire da subito l'eventuale concorrenza è evidente. Dopo le distrazioni della prima gara in Austria, ha recuperato smalto, ferocia e la testa della classifica. Cavaliere solitario.
Il peggiore
Valtteri Bottas (Pilota Mercedes, 3° classificato) L'Austria è lontana, la vetta della classifica già svanita. Passi per la pole position strappatagli da Re Lewis, ma l'errore al semaforo verde certifica quanto soffra psicologicamente, oltre che tecnicamente, il compagno. Che difatti ha 'preteso' la sua riconferma per allungare il proprio contratto. Non arrivare almeno secondo, con questa Mercedes, è una colpa grave. Impalpabile.
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