La Ferrari cade nella trappola McLaren all'Hungaroring: amaro 4° posto per Leclerc, vince Norris davanti a Piastri. 12° Hamilton
Aggiornato 03/08/2025 alle 19:58 GMT+2
FORMULA 1 - Leclerc va in testa per metà gara al GP Ungheria e si illude, poi accusa un problema sulla sua Ferrari e perde il podio. La McLaren gioca di squadra con una strategia differenziata tra i due piloti: sacrificato Piastri, trionfa Norris con un solo pit stop e arriva la quarta doppietta di fila. Niente rimonta per Hamilton, solo 12°. Antonelli torna a punti: top-10 dietro a Verstappen.
Leclerc: "Non salvo nulla, avevamo una chance per vincere e l'abbiamo sciupata"
Video credit: Eurosport
Niente miracolo-bis per Charles Leclerc dopo la pole position all'Hungaroring. Trionfa di squadra la McLaren nel GP Ungheria, per merito di una strategia-trappola che "sacrifica" il suo migliore uomo in classifica e manda in crisi nera la Ferrari nella seconda parte di gara - un crollo verticale delle prestazioni dopo essere rimasta in testa per oltre 20 giri, si ipotizza un problema al telaio o legato addirittura all'eccessivo consumo del fondo sulla SF-25 che avrebbe potuto comportare una squalifica - facendole perdere persino il podio: termina 4° e frustrato il monegasco dietro a Russell, ricevendo pure una penalità di cinque secondi nel tentativo invano di difendersi dal sorpasso del pilota della Mercedes. Fuori dai punti invece l'altra rossa di Hamilton, 12° al traguardo così come in griglia di partenza.
Norris regala la vittoria numero 200 alla McLaren in Formula 1 grazie a una gara in totale controllo delle gomme, effettuando una sola sosta e resistendo di conseguenza agli attacchi di Piastri negli ultimi giri di bagarre per il primo posto. Il distacco tra i due piloti papaya nella lotta al titolo torna a ridursi a 9 lunghezze prima della pausa estiva.
Ordine d'arrivo GP Ungheria
| 1. NORRIS (MCLAREN) | 1 |
| 2. PIASTRI (MCLAREN) | +0.698 |
| 3. RUSSELL (MERCEDES) | +21.916 |
| 4. LECLERC (FERRARI) | +42.560 |
| 5. ALONSO (ASTON MARTIN) | +59.040 |
| 6. BORTOLETO (SAUBER) | +1:06.169 |
| 7. STROLL (ASTON MARTIN) | +1:08.178 |
| 8. LAWSON (RACING BULLS) | +1:09.451 |
| 9. VERSTAPPEN (RED BULL) | +1:12.645 |
| 10. ANTONELLI (MERCEDES) | +1 giro |
| 12. HAMILTON (FERRARI) | +1 giro |
Momenti chiave
Partenza – Leclerc parte bene e mantiene la prima posizione davanti a Piastri. Sembra ottimo anche l’avvio di Norris, che però è troppo remissivo alla prima frenata e perde posizione da Russell e Alonso, scivolando quinto. Non buona la partenza dell'altra Ferrari di Hamilton, che perde due posizioni e si ritrova 14° dietro ad Antonelli. Verstappen recupera la posizione persa al via da Lawson e torna subito 8°.
/origin-imgresizer.eurosport.com/2025/08/03/image-c4c21bc9-8fb5-4d9b-9b5d-29f8542a1a4a-85-2560-1440.jpeg)
Charles Leclerc davanti ad Oscar Piastri all'Hungaroring, GP Ungheria, F1
Credit Foto Getty Images
Giro 20/70 – Leclerc impone un ritmo molto forte e a tre secondi di vantaggio su Piastri dopo i primi giri, mentre Norris si riporta all’attacco di Russell per il terzo posto. Il primo a fermarsi tra i piloti davanti è l’australiano della McLaren: la Ferrari risponde agilmente al tentativo di undercut e Leclerc rimane davanti a Piastri. Ma la leadership della corsa passa all’altra McLaren di Norris, intento ad andare per una strategia a una sola sosta.
Giro 31/70 – Norris rientra ai box quasi a metà gara dopo essersi quasi fatto raggiungere da Leclerc e riparte 4° dietro a Hamilton. Charles si ritrova in testa ma è teso nella trappola intentata dalla McLaren, con un secondo e mezzo di vantaggio su Piastri. Dietro intanto finisce sotto investigazione un contatto tra Verstappen e Hamilton, con il pilota della Ferrari che finisce fuori pista al momento del sorpasso dell’olandese della Red Bull.
Giro 41/70 – Leclerc è il primo a fermarsi per il secondo cambio gomme, ripartendo così dietro alle McLaren con il dubbio che Piastri e Norris possano tornare ai box. Hamilton dopo la sosta scende 16°.
Giro 46/70 – Piastri viene richiamato per la seconda sosta, confermando la strategia della McLaren favorevole a Norris. Leclerc ha sette secondi da recuperare al britannico negli ultimi 25 giri, ma la sua Ferrari non si accende sulle hard e va incredibilmente in crisi: si ritrova dal battagliare per la vittoria a dover difendere il podio, crollando nel passo gara e venendo sverniciato da Piastri pochi giri dopo. Furioso il monegasco in team radio.
Giro 62/70 – Leclerc viene raggiunto e scavalcato anche da Russell in una decina di giri, perdendo così anche l’ultimo gradino del podio. Il monegasco le prova tutte per difendersi, anche con una manovra oltre il limite spostandosi in frenata che gli costa cinque secondi di penalità sul risultato finale. Piastri invece va a riprendere Norris per la prima posizione: libera battaglia tra le due McLaren per la vittoria.
Arrivo – Piastri attacca Norris in un paio di occasioni ma è troppo lontano, addirittura rischiando l'harakiri al penultimo giro. Il GP Ungheria va al britannico, alla sua quinta vittoria stagione, per la quarta doppietta consecutiva della McLaren in Formula 1.
Top
MCLAREN (NORRIS vincitore, PIASTRI 2° posto) - Una strategia perfetta, da vero team, che permette di proseguire nella striscia vincente. Fino a metà gara Leclerc e la Ferrari avevano dato del filo da torcere alla scuderia papaya come nessun altro negli ultimi Gran Premi.
George RUSSELL (MERCEDES, 3° posto) - Il podio arriva anche grazie al crollo della Ferrari di Leclerc, ma l'inglese si fa trovare ancora una volta pronto a sfruttare le occasioni, risollevando il team delle frecce d'argento costretto a fare marcia indietro negli aggiornamenti.
Gabriel BORTOLETO (SAUBER, 6° posto) - Il secondo della "classe media" dietro ad Alonso. Supera Stroll alla partenza e conquista il suo miglior piazzamento della carriera, portando in cascina altri punti preziosi per il costruttore elvetico.
Flop
Lewis HAMILTON (FERRARI, 12° posto) - Sbaglia la partenza perdendo due posizioni e rimanendo bloccato dietro ad Antonelli (alla fine buon 10°) per tutta la prima parte di gara. Vanifica la strategia alternativa di partire con gomme dure e optare per una sola sosta.
Yuki TSUNODA (RED BULL, 17° posto) - La partenza dalla pit lane per un assetto diverso e più specifico per la gara non danno ragione al secondo pilota della Red Bull, in una corsa che non premia le rimonte.
Le Pagelle
La statistica
Dal GP Miami 2022 in poi, Charles Leclerc ha conquistato 16 pole position con la Ferrari, ma soltanto una di queste si è concretizzata in vittoria (GP Monaco 2024).
/origin-imgresizer.eurosport.com/2025/08/02/image-ccdc4b0c-7415-4726-b372-302f4bfc99e8-85-2560-1440.png)
Hamilton: "Sono semplicemente inutile. Sto guidando in maniera terribile"
Video credit: Eurosport
Contenuti correlati
/gsd-image-store.sports.gracenote.com/8F42F8C840F207ADDF83E3C1BFB9B8B15124140024738066.png)