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Pagelle GP Qatar: Piastri eroe nel weekend da Re di Verstappen, Leclerc limita i danni di una Ferrari col fiatone

Paolo Viganò

Aggiornato 08/10/2023 alle 23:04 GMT+2

FORMULA 1 - Il giovane neozelandese della McLaren 'rovina' la festa a Max vincendo la Sprint Race, e piazzandosi poi alle spalle della Red Bull in gara. Bene Norris e Russell, Leclerc fa il massimo con la sofferente Ferrari. Male Perez e Hamilton, farsesca la questione track limits.

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I voti del Gp del Qatar di Formula 1, nel week end in cui Max Verstappen ha vinto per la terza volta consecutiva il titolo Mondiale. Chi è stato il pilota che si è messo più in evidenza? Quale driver o scuderia ha completamente perso la bussola ottenendo meno di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia? Di seguito le nostre pagelle e i nostri voti al 17° Gran Premio della stagione.
Max VERSTAPPEN (RED BULL, 1° classificato): voto 10 - Il terzo titolo consecutivo arriva ineditamente nella Sprint Race, peraltro alle spalle di un magico Oscar Piastri. Ma racconta - anche dentro il dominio Red Bull di questa era tecnica - di un pilota che si è trasformato in un lustro da talento fuori dal comune in una macchina perfetta, in grado di divenire in prima persona Il Team e di caratterizzarne personalmente i successi. Essergli compagno di scuderia si è dimostrata una sciagura, prima che per Perez, anche per Albon e Ricciardo, costretti a ricostruirsi una carriera rasa al suolo. Non lesinava rischi e azzardi, oggi è (anche) un perfetto gestore di tutto ciò che può offrirgli la fenomenale macchina che gli hanno, e si è, costruito intorno. Era destinato alla storia appena arrivato in F1, ci è entrato dalla porta principale.
OSCAR PIASTRI (McLAREN, 2° classificato): voto 9 - Nel week end di Max Verstappen è lui il vero eroe, e all'olandese non andrà giù facilmente l'aver vinto il Mondiale alle spalle del rookie della sempre più sorprendente McLaren. La vittoria nella Sprint Race e l'assaggio del gradino più alto del podio sono il giusto premio ad un week end perfetto, dalle qualifiche al Gp. La stoffa si era vista fin dai primi metri in Formula 1, ora sta trovando una consistenza notevole considerati i soli 17 Gp nel paniere. Radioso.
Lando NORRIS (McLAREN, 3° classificato): voto 7 - Anche a Lando sarà andato abbastanza di traverso il super week end di Piastri, specie per quel team radio nel finale di gara che lo invitava a non prendersi rischi attaccando il compagno, dopo una rimonta che meritava forse maggior libertà d'azione. Certo non si aspettava un compagno da subito così scomodo.
George RUSSELL (MERCEDES, 4° classificato): Voto 8 - Senza l'incidente in curva 1, di cui non è responsabile, avrebbe forse potuto persino mettere pressione a Verstappen. Perché il ritmo della Mercedes a Losail è stato formidabile, e George lo ha sfruttato appieno rimontando dal fondo dopo qualifiche e Sprint Race davanti a Hamilton. Al termine di un'estate con qualche errore di troppo, è tornato d'acciaio.
CHARLES LECLERC (FERRARI, 5° classificato): voto 6,5 - Limita i danni di una Ferrari nuovamente col fiatone, il 5° posto è il massimo e deriva in buona parte dall'aver tenuto a galla la rossa anche in qualifica, dove Sainz si era perso. Mezzo voto in meno per il sabato, difficile sia nella Shootout che nella gara breve.
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Le scintille della Ferrari di Charles Leclerc sul tracciato di Lusail

Credit Foto Getty Images

FERNANDO ALONSO (ASTON MARTIN, 6° classificato): voto 5,5 - Resta l'errore che gli costa la posizione di Leclerc, anche se probabilmente Fernando ha guidato al di là delle prestazioni dell'Aston Martin per l'intero week end, viste le diverse digressioni oltre i cordoli. Allo stremo.
VALTTERI BOTTAS (ALFA ROMEO, 8° classificato): voto 7 - Punti pesanti per l'Alfa Romeo, che punta alla Williams nel Costruttori ed entra nella top ten sia con la robusta gara del finlandese, sia col 10° posto del cinese Zhou (voto 6,5).
SERGIO PEREZ (RED BULL, 10° classificato): voto 4 - L'incidente nella Sprint Race non è colpa sua, tutto il resto sì. Dall'ennesima qualifica balbettante all'indigestione di track limits con relative penalità. Una stagione che rischia di essere una mannaia. Ora si va in America, Austin prima e la sua Città del Messico poi, ma il morale è sotto il tombino.
LEWIS HAMILTON (MERCEDES, n.c): voto 4 - Occasione dell'anno gettata al vento alla prima curva, cosa non da lui. E la convivenza con Russell si fa sempre più complicata in pista. Stavolta è lui a dovere delle spiegazioni a Toto Wolff.
DIREZIONE GARA/FIA: voto 3 - Questa storia dei track limits, che già aveva assunto i contorni della barzelletta in Austria, sta scivolando verso la farsa. L'aggravante dei cordoli di Losail, dei cambi di layout in corsa, dei giri contingentati sulle gomme, ha esattamente questo effetto. Non si tratta di essere nostalgici, ma di rispettare il dna delle corse: i track limits sono quelli dati naturalmente dal rischio di perdita di prestazione o di affidabilità, punto. Se poi esistono tracciati dove orientarsi diversamente, si usi quanto meno un metro univoco.
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