Formula 1, GP Qatar: l'attacco di Helmut Marko ad Antonelli è assurdo, ma l'errore di Kimi può decidere il Mondiale
Aggiornato 01/12/2025 alle 14:31 GMT+1
FORMULA 1 - E' evidente come l'italiano abbia semplicemente commesso un errore, l'accusa di Helmut Marko di aver deliberatamente lasciato passare Norris non sta in piedi sotto ogni punto di vista. Eppure quei due punti guadagnati da Lando cambiano non poco le prospettive in vista di Abu Dhabi, perché ora al britannico basta il podio per laurearsi campione
Antonelli: "Mi sento più maturo, attraversare momenti duri mi ha fatto crescere"
Video credit: SNTV
Il Gp del Qatar vinto da Max Verstappen ha lasciato dietro di sé una scia di polemiche che stanno facendo parecchio rumore nel circus della Formula 1. Non fra Red Bull e McLaren, impegnate nella volata per il titolo Piloti, bensì fra il consulente del team anglo-austriaco Helmut Marko e la Mercedes. Il casus belli è l'errore di Kimi Antonelli al penultimo giro, una perdita di aderenza che ha reso possibile a Lando Norris il sorpasso sul giovane italiano e il piazzamento al 4° posto sotto la bandiera a scacchi. Due soli punti guadagnati rispetto a un eventuale 5° posto, che hanno però un peso specifico importante in vista di Abu Dhabi. Marko ha accusato senza mezzi termini Kimi di avere favorito volontariamente Norris, Toto Wolff gli ha risposto per le rime dandogli in sostanza del decerebrato, Antonelli è stato costretto ad oscurare alcune delle sue pagine social dopo il diluvio di insulti ricevuti dai soliti dotati di tempo e voglia per siffatte attività. L'accusa di Marko è evidentemente insensata, la frustrazione Red Bull invece concreta, perché quei 2 punti cambiano lo scenario dell'ultima gara.
Due punti pesanti
Con Norris 5° sotto la bandiera a scacchi di Lusail, infatti, Max Verstappen avrebbe avuto uno spettro di possibilità più ampio di vincere il titolo Piloti nel decisivo Gp di Abu Dhabi di domenica prossima. Segnatamente una vittoria, con Norris piazzato al 3° posto, gli avrebbe regalato il 5° titolo iridato in virtù di una vittoria in più a parità di punti col britannico. Ora invece a Lando, se anche Max vincesse ad Abu Dhabi, basterebbe stare sul podio per essere campione. Proprio grazie a quei 2 punti omaggio raccolti in Qatar. A livello di gestione gara e strategia un vantaggio evidente, dando per scontato che la McLaren abbia il potenziale per essere saldamente sul podio nell'ultima gara.
Quello di Antonelli è solo un errore
Ciò detto, è chiaro che a Helmut Marko sia scappata la frizione per la rabbia. Accusare Antonelli di avere perso volontariamente una posizione è folle per diversi motivi: perché ogni singolo punto è importante per tutti, team e piloti. Perché Kimi ha un rapporto solidissimo con Max e non si capisce perché avrebbe dovuto fargli un torto. Perché l'italiano è in crescita prestazionale e una conferma ad alto livello sarebbe stata decisamente meglio di un errore in mondovisione. E perché perdere la macchina in quel punto può avere conseguenze ben peggiori di una posizione persa. Quello di Antonelli è un errore d'inesperienza di un pilota talentuosissimo ma che è pur sempre al primo anno in F1. Se la Red Bull può imputare qualcosa ad Antonelli, è il clamoroso botto con Verstappen in curva 2 del Gp d'Austria, altro errore d'inesperienza. Ma allora Max era staccato di una vita in classifica, e nessuno aumentò il carico. Oggi (anche) quei punti sarebbero decisivi.
Crepuscolo Ferrari
In attesa della battaglia finale per il Mondiale, il Qatar ha già certificato il 4° posto finale della Ferrari. Un'ulteriore disillusione dopo i due podi consecutivi di Leclerc che in autunno avevano fatto sperare quanto meno in una reazione d'orgoglio per la classifica Costruttori. Niente da fare, la SF-25 è tornata a brancolare nel buio e i suoi piloti a faticare a tenerla in pista, prima che a farla andare veloce. Lo 'story telling' del momento, dopo l'epopea del "potenziale da estrarre", è che la squadra ha smesso di sviluppare la macchina da mesi e dirottato tutto sul 2026. Si potrebbe notare che gli sviluppi precedenti, compresa la sospensione completamente riprogettata, non avevano comunque sanato le criticità natie della monoposto. Dunque la classifica rispecchia né più né meno ciò che vale il progetto SF-25. Comprese le zero vittorie, unico fra i top team. Spostare i riflettori sul 2026, soprattutto da parte di Vasseur, è comprensibile. Del resto sarà il redde rationem per lui, per la squadra da lui costruita e ovviamente anche per i piloti, con Leclerc dato già in sostanziale accordo con Aston Martin se le prime gare della prossima stagione non gli daranno la garanzia di una Ferrari vincente.
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