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La Ferrari pensa già al 2019: Charles Leclerc può sognare subito il Mondiale?
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Pubblicato 14/11/2018 alle 21:41 GMT+1
Dal nostro partner OAsport.it
Charles Leclerc - Sauber 2018 - Getty Images
Credit Foto Getty Images
Tempo di pensieri e tempo di ipotesi. Tra poco meno di due settimane, il Mondiale 2018 andrà in archivio e i verdetti sono stati già emessi: Lewis Hamilton e la Mercedes campioni del mondo. Lewis si è concesso anche la passerella di Interlagos, approfittando dei due litiganti Max Verstappen ed Esteban Ocon. Le cifre parlano per lui: 10 vittorie, 10 pole e 16 podi stagionali, primo uomo nella storia del Circus a ottenere 10 partenze dalla numero 1 in quattro annate diverse. Numeri da leggenda.
Se sul versante anglo-tedesco si ride, su quello di Maranello si piange. Il leader designato Sebastian Vettel si è squagliato come neve al sole quando il gioco si è fatto duro e la Ferrari, quasi allo stesso modo, ha commesso degli errori in sede di sviluppo. Per vincere il titolo non sono ammessi sbagli e Vettel ne ha commessi davvero troppi. A questo punto la domanda è la seguente: è lui il pilota giusto per riportare il Mondiale sotto l’insegna del Cavallino Rampante?
Leclerc può superare Vettel nelle gerarchie?
Il quesito è quanto mai pertinente e la risposta la possiamo dedurre da alcune scelte: mandare via Kimi Raikkonen, apprezzato da Vettel, e prendere il talentuoso monegasco Charles Leclerc, campione del mondo di F2 nel 2017 e cresciuto a “pane e Ferrari” fin dalla tenera età è qualcosa di più di una rivoluzione. L’attuale pilota dell’Alfa Romeo-Sauber infatti ha fatto parte dell’Academy “Rossa” e si troverà in un ambiente quasi di casa. Appare evidente che il tedesco sarà fortemente minacciato in pista e fuori. Con Kimi tornato alle origini, laddove la sua avventura ebbe inizio nel lontano 2001, a Maranello la storia potrebbe mutare il suo corso perché forse sarà Leclerc “il prescelto”. Le qualità non si discutono e nel suo primo anno di apprendistato con una vettura in costante crescita, il francese ha saputo ritagliarsi un ruolo considerevole: i 33 punti ottenuti contro i 9 del suo compagno di squadra Marcus Ericsson la dicono lunga.
Potrebbe ripetersi una storia simile a quella di Hamilton che da rookie, però, seppe giocarsi all’ultima gara con la McLaren il titolo contro Raikkonen nel 2007 (mentre aveva Alonso come compagno di squadra). Il monegasco ha già dichiarato che non si vestirà di “Rosso” per fare da secondo a Vettel. Determinazione e velocità ci sono. Non resta che attendere i riscontri della pista e il confronto diretto con il quattro volte iridato perché il vero asso nella manica potrebbe provenire da Monaco.
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