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Toto Wolff: "Hamilton mi ha detto ‘vado in Ferrari’ davanti a un caffè. Non mi ha sorpreso la scelta, ma solo i tempi"

Stefano Dolci

Aggiornato 02/02/2024 alle 13:28 GMT+1

FORMULA 1 – All’indomani della scelta shock di Lewis Hamilton di abbracciare la Ferrari dal 2025, rinunciando all’opzione di rinnovo con la Mercedes, Toto Wolff, team principal della scuderia di Breckley, spiega le ragioni di questa decisione: “L’ho saputo mercoledì, ci siamo incontrati per un caffè a casa mia a Oxford e mi ha confessato che sarebbe andato in Ferrari. Mi ha stupito il tempismo".

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Mercoledì mattina davanti a un caffè ad Oxford. E’ in queste modalità che Lewis Hamilton ha comunicato a Toto Wolff, team principal della Mercedes assieme a cui ha vinto 6 dei sette titoli mondiali in Formula 1 riscrivendo la storia della disciplina, la scelta di mollare la scuderia di Breckley alla fine del 2024 e salire sulla Ferrari dal 2025, andando a comporre un autentico ‘dream team’ con Charles Leclerc ed imbarcandosi in una sfida fra le più complicate e suggestive della storia recente della F1, riportare a Maranello quel titolo iridato piloti che manca addirittura dal 2007.
In un incontro con i media, Wolff si è detto non totalmente sorpreso dalla mossa di Sir Lewis ma solo stupito dalle tempestica di questa decisione, visto che appena pochi mesi fa era stato firmato un rinnovo di due anni con opzione che il pilota non ha voluto esercitare per imbarcarsi dal 2025 in questa avventura nella scuderia più gloriosa e vincente della storia della Formula 1.
"Quando abbiamo firmato il contratto con Lewis alcuni mesi fa abbiamo optato per una durata più breve, quindi questi ultimi sviluppi non mi hanno stupito più di tanto. Forse solo il tempismo. Comunque ci siamo siamo incontrati mercoledì per un caffè a casa mia a Oxford - praticamente stava tornando in fabbrica dopo la pausa invernale - e lui ha detto che aveva deciso di correre per la Ferrari nel 2025. Abbiamo parlato per un’ora ed ora sono qui davanti a voi a commentare tutto questo... Come l’abbiamo presa? Siamo tutta gente adulta. Sapevamo che firmare un contratto a breve termine sarebbe stato vantaggioso per entrambe le parti. Non potevamo impegnarci per un periodo più lungo e lui ha scelto di uscire dall’accordo... In un certo senso, rispettiamo totalmente il fatto che abbia potuto cambiare idea e magari abbia avuto bisogno di abbracciare un’altra sfida”.

"Correre con la tuta rossa sulla monoposto Ferrari è il sogno di ogni pilota, anche se pensavo che..."

"Eravamo molto allineati su tutto nel periodo natalizio. Poi lo abbiamo comunicato pubblicamente e alla squadra. Il modo in cui mi ha posto la cosa è perfettamente comprensibile. Ha detto che stava cercando una nuova sfida, un nuovo ambiente. Ogni pilota sogna di indossare una tuta rossa a bordo dell'auto rossa, ne abbiamo discusso molte volte in passato e che sarebbe stato emozionante farlo un giorno. Ma nel corso degli anni siamo giunti alla conclusione che portare a termine il percorso, la legacy qui era qualcosa di cui essere orgogliosi. Non ho però mai ignorato la possibilità che Lewis potesse cambiare idea, è comprensibile... Sembro calmo? La F1 mi ha reso resiliente ad ogni tipo di shock. Sapevamo che sarebbero potuti volerci un anno, o massimo due ma che al più tardi alla fine del 2025, il rapporto sarebbe andato ad esaurirsi. Per questo non ho provato a convincerlo".

"Insieme a Hamilton abbiamo fatto la storia, ora vogliamo costruire un futuro fatto di successi"

"Lewis mi ha confessato che sentiva di aver bisogno di un cambiamento. Lo posso capire. Stiamo insieme da 12 anni. Non so se qualche altro pilota sia stato in una squadra per così tanto tempo. Abbiamo avuto un percorso di risultati e successi straordinari. E sappiamo che con il contratto a breve sarebbero potute crearsi opportunità per lui e per noi. E questo contratto pluriennale con la Ferrari è stato questo di fatto... Non abbiamo parlato se l'opportunità di restare fosse migliore perché, semplicemente, è una cosa che non si può dire. Posso promettere solo che ci impegneremo per costruire un’altra fase di successi. Altre vittorie e campionati negli anni a venire. E ripenseremo a questo periodo molto, molto bello vissuto con Lewis sulla Mercedes".

"Risentito con Vasseur? No, non lo sono. Non ho dubbi che Fred avrà un gran rapporto con Hamilton"

"Ho un grande rispetto per Fred, non solo come professionista ma anche come amico di lunga data. Ma quando ha assunto l’incarico alla Ferrari è stato chiaro che doveva fare il meglio per loro e cogliere ogni opportunità per farlo. Quindi non c’è alcun sentimento negativo nei confronti di Fred, che cerca di ottenere i migliori dipendenti. È un ambiente spietato questo. Abbiamo parlato numerose volte. Ci siamo coordinati sulle nostre comunicazioni e gli parlo più volte alla settimana. Sapete, è un po' come il rugby, ci prendiamo a pugni sul naso, ma riusciamo a uscire dal campo e ad avere un rapporto rispettoso. Per quanto riguarda Lewis, chiaramente il tempismo ci ha sorpreso. Ma immagino che quello che ha cercato di fare sia forse darci molto tempo per decidere cosa vogliamo fare per il prossimo anno. Non ho dubbi che Fred riuscirà ad avere un ottimo rapporto con Lewis come suo capo. Nessun dubbio a riguardo. Si conoscono da 20 anni".

"Chi sostiuirà Hamilton? Forse è il momento di fare scelte audaci..."

"Il nostro obiettivo principale è ora la stagione 2024. Abbiamo due ottimi piloti. Abbiamo Lewis nel suo ultimo anno alla Mercedes e George desideroso di tornare in macchina e gareggiare. Dobbiamo portare la vettura in pista con un ritmo maggiore rispetto allo scorso anno. Sappiamo quanto sarà difficile. Una cosa di cui non si è parlato abbastanza è George Russell, fa parte della nuova generazione con Norris e altri. Non potrei desiderare un team leader migliore per quando Lewis andrà via. Un ragazzo così veloce e talentuoso in macchina. Dobbiamo solo fare la scelta giusta per la seconda guida, ma non è una cosa che voglio affrettare. Ma mi piace sempre il cambiamento, perché il cambiamento equivale a opportunità. Nello stesso modo in cui abbiamo abbracciato la situazione ai tempi di Nico Rosberg, non vedo l’ora di affrontare questa sfida con i miei colleghi. Forse è un’opportunità per fare qualcosa di audace"
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