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“Rammaricata e contenta”

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Pubblicato 17/07/2003 alle 18:26 GMT+2

[17/07/03] - Tania Cagnotto non è a Barcellona per fare la turista. Le sue parole, infatti, danno l'esatto quadro dei suoi giorni spagnoli.

[17/07/03] - Tania Cagnotto non è a Barcellona per fare la turista. Le sue parole, infatti, danno l'esatto quadro dei suoi giorni spagnoli.
“Gli unici aspetti della città che ho notato sono quelli che si vedono dalla piattaforma dei dieci metri, per il resto mi baso sui racconti di chi mi assicura che la città sia bellissima”. Sfortunatamente, questa clausura ha prodotto un misero undicesimo posto nei tuffi dalla piattaforma con annessa delusione personale, attenuata dalla qualificazione ai giochi olimpici di Atene. “Devo essere contenta della mia prestazione perché mi sono qualificata per le Olimpiadi ma il rammarico resta per una finale che non è andata bene. Sono arrabbiata per questo perché bastava rifare la prova delle eliminatorie per portare a casa un buon risultato, invece ho completamente sbagliato un tuffo e gli altri non sono andati benissimo. Rimane la soddisfazione per il raggiungimento delle finale”.
Quando il risultato sportivo non è commisurato alle proprie aspettative si cercano giustificazione fantasiose che esulano dal contesto sportivo e sfociano nella magia ma Tania è tropo matura per cadere nella trappola della scaramanzia, pur con qualche eccezione. “Ho messo di credere ai portafortuna perché mi sono accorta che non servono a nulla. Ho questa catenina con i cinque cerchi olimpici che mi ha regalato mio padre e porto un anello con lo stesso motivo. Per il resto la scaramanzia è affidata al costume, sempre uguale quando gareggio. Mi sono tatuata, poi, sulla schiena i cinque cerchi olimpici contornati da un disegno tribale ma quello, ottenuto dopo una lunga battaglia con i miei, è stato fatto per festeggiare la prima Olimpiade”.
I Giochi Olimpici ricorrono spesso nelle sue parole e assumono l'aspetto di un vero e proprio chiodo fisso. Pur avendo già vissuto questa esperienza, la bolzanina vede con molta speranza i giochi di Atene. “Andare alle Olimpiadi di Sydney è stato come realizzare un sogno che covavo da tempo. Un'esperienza che non dimenticherò mai; ora mi aspetta Atene che vivrò in maniera decisamente diversa perché a Sydney ero contenta per la semplice partecipazione ma ad Atene spero di entrare in finale”. La Cagnotto dimostra una grande maturità che dovrebbe servire da monito a tutti coloro che decidono di affrontare lo sport agonistico in maniera così totale. “Io, vedendo le altre atlete, mi sento giovane e alcune volte mi dimentico che sto gareggiando contro persone più vecchie di me di dieci anni. D'altra parte c'è la russa che ieri ha fatto meglio di me, pur essendo più giovane: diciamo che sono la più giovane del circuito. Io sono iscritta al quarto anno di liceo della comunicazione a indirizzo sportivo e faccio molta fatica a conciliare le due cose, per fortuna mi manca un solo anno e non vedo l'ora di finire perché è molto pesante, ci sono delle volte che mi chiedo chi mi costringa a fare questo ma, alla fine, mi rendo conto dell'importanza del conseguimento di un diploma, senza il quale non farei niente”.
Il tempo per altri aspetti della vita di una diciottenne comune resta scarso ma Tania ha le idee chiare anche in questo caso. “Io do molta importanza alla amicizie, cerco di dedicare il mio poco tempo agli amici. Piuttosto che stare a casa a guardare la televisione preferisco stare con loro perché se hai dei problemi ci deve assolutamente essere qualcuno che ti sappia ascoltare. Il mio ragazzo, poi, non può far altro che accettare la mia condizione di atleta, pur essendo anche lui nel mondo dello sport”. Amicizia che trova anche nella natia Bolzano, dove l'azzurra vive benissimo pur con qualche problema di “lingue lunghe”. “Bolzano non è una città come New York. È molto tranquilla ma se la conosci ti puoi divertire molto. La città è piccola e ci conosciamo tutti, purtroppo nessuno si fa gli affari suoi e se fai qualcosa, il giorno dopo lo sanno tutti, questo, in definitiva, è l'unico aspetto negativo”.
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