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Strepitoso Francesco Molinari! Quinto a un giro dal termine. Comandano Spieth, Schauffele e Kisner

DaOAsport

Pubblicato 21/07/2018 alle 23:29 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Italy's Francesco Molinari watches his shot from the 18th tee during his third round on day 3 of The 147th Open golf Championship at Carnoustie, Scotland on July 21, 2018.

Credit Foto Getty Images

Moving day doveva essere e moving day è stato all’Open Championship, gettando le basi per una memorabile ultima giornata a Carnoustie. Tra quelli che hanno mosso in maniera decisa la classifica c’è soprattutto Francesco Molinari, che oggi ha regalato spettacolo. È stata la solita prima parte, quella in cui il torinese ha sfruttato le possibilità che il percorso offre. Birdie alla 1, poi la doppietta 6-7. Stavolta, però, niente calo nelle seconde nove, anzi, Chicco ha incrementato. Il birdie alla 10 (dove aveva fatto bogey nelle prime due giornate) ha aumentato la sua fiducia: Molinari ha giocato in controllo, assecondando le difficoltà ma pronto a rischiare quando possibile (78% di green in regulation), venendo premiato con altri due birdie, al par 5 della 14 e al par 3 della 16.
Un 65 di pregevole fattura, che lo aveva proiettato momentaneamente in seconda posizione, ma che soprattutto lo ha messo in contention, in quinta posizione a -6, a soli tre colpi dalla vetta occupata da tre americani. Anche Jordan Spieth ha girato in 65, senza errori e con un eagle già alla buca 1, deciso più che mai a confermare il titolo dello scorso anno. Il suo -9 è stato pareggiato da Xander Schauffele, con il birdie alla 18 con cui ha chiuso un giro in 67. Il terzo componente del trio è Kevin Kisner, rimasto in testa con un round ordinato, in 68. Subito alle loro spalle un altro statunitense, Kevin Chappell, a -7.
Domani sarà grande lotta e sarà della partita anche Tiger Woods, tornato in grande spolvero, entusiasmando l’onda di tifosi che lo ha scortato lungo tutto il percorso di Carnoustie. Tre birdie nelle prime nove, tre nelle seconde, con un tris tra la 9 e la 11: peccato per il colpo perso alla 14, l’unico di giornata, che comunque non ha impedito a Tiger di realizzare il giro più basso all’Open da sette anni a questa parte (66), restituendogli la concreta opportunità di tornare a trionfare in un Major (ultimo trionfo allo US Open del 2008).
Woods è in sesta posizione a -5 ma non è solo. In sua compagnia ci sono altri sei giocatori, tra i quali anche Rory McIlroy, che oggi è mancato proprio nel finale, con due bogey alle buche 16 e 18. Anche lo svedese Alex Noren fa parte del gruppetto, così come gli americani Matt Kuchar, Webb Simpson e Zach Johnson, che non è stato in grado di replicare il giro di ieri firmando un round sopra par, in 72. Chi è riuscito a limitare i danni uscendo in par è stato invece l’inglese Tommy Fleetwood.
Il miglior giro di giornata appartiene infine a Justin Rose, in 64 colpi, record del percorso all’Open. Un round pazzesco, frutto di sette birdie, cinque dei quali nelle seconde nove, con cui l’inglese si è portato in 13esima posizione a -4.
alessandro.tarallo@oasport.it
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