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Chamizo bronzo con lacrime: "Volevo solo l'oro"

DaLaPresse.it

Pubblicato 21/08/2016 alle 21:25 GMT+2

Disperato l'italo-cubano dopo aver visto sfumare l'obiettivo per cui aveva lavorato quattro anni.

Frank Chamizo Rio 2016 (Afp)

Credit Foto AFP

Dall'inviato Andrea Capello
Voleva l'oro si è dovuto accontentare del bronzo. Come un leone in gabbia l'italo-cubano Frank Chamizo Marquez ha dovuto aspettare fino all'ultimo giorno per poter scendere sul tappeto. Sulle spalle una pressione enorme data dal fatto di essere il campione del mondo in carica della lotta libera nei 65kg. Alla fine il ragazzo di Matanzas, diventato italiano dopo il matrimonio (ora finito, ndr) con la collega ligure Dalma Caneva, ha strappato un terzo posto che comunque gli fa grande onore. La finalina contro l'americano 'made in Italy' Frank Aniello Molinaro è stata infatti un vero calvario per Frank infortunato al gomito e costretto a combattere praticamente con un braccio solo. E' riuscito a vincerla come un gladiatore. Alla fine Chamizo si è lasciato andare in un pianto liberatorio ed inconsolabile davanti ai cronisti che cercavano di fargli forza facendogli notare come fosse da Mosca 1980 che l'Italia non vinceva una medaglia olimpica nella sua specialità. "Ho lavorato per quattro anni ma non per il bronzo. Volevo ottenere il meglio", le sue prime parole fra i singhiozzi. Il sogno, dopo un ottavo ed un quarto di finale superati per il rotto dello cuffia, si è spezzato in semifinale contro l'azero Toghrul Asgarov oro di Londra 2012 e suo storico rivale. Il campione dell'Azerbaigian lo aveva battuto ai Giochi Europei nella sua Baku, era invece uscito con le ossa rotte dal match del mondiale di Las Vegas. Qui la sfida è stata equilibratissima.
Alla fine l'azero è riuscita a spuntarla, complice anche una decisione controversa nel finale dove una mossa di Chamizo non è stata conteggiata valida. Ma niente polemiche. "Con questi (gli ex sovietici, ndr) non puoi arrivare così stretto nel punteggio perché la giuria li difende - argomenta - ho sbagliato io, però lui è il campione olimpico di Londra, un'atleta di grande livello e non è facile batterlo per differenza".
Frank poi inizia una lunga serie di sentiti ringraziamenti a partire da quelli per i genitori della ex moglie Caneva. "Mi hanno guidato per la strada giusta, mi hanno inserito benissimo in Italia - dice - grazie anche alla federazione ed all'Esercito. Quando mi sono separato mi hanno accolto come una famiglia". Chamizo ci potrà riprovare fra quattro anni a Tokyo. Quando si guarda al futuro infatti è l'unico momento in cui i suoi occhi si illuminano. "Assolutamente ci sarò - conclude - oggi mi sta bene il bronzo ma io voglio sempre raggiungere il meglio. Sono contento per il risultato che ho portato all'Italia che mi ha dato un'altra vita. Non è il meglio ma mi sono battuto lo stesso".
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