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Dall'Igna e il dominio Ducati: "Siamo come la Red Bull in F1. Il nostro segreto è non dipendere da un solo pilota"

DaOAsport

Aggiornato 22/06/2023 alle 15:45 GMT+2

MOTOGP - Il direttore generale di Ducati Corse, in una lunga intervista a La Stampa spiega cosa ha permesso alla casa bolognese di diventare il riferimento nella classe regina: "L'errore strategico delle case giapponesi è stato quello di seguire un solo pilota, di basare lo sviluppo delle proprie moto sui risultati e sulle sensazioni di Quartararo e Marquez, noi invece ascoltiamo tutte le voci".

Bagnaia: "Al primo appuntamento con Domizia con l'auto centrai un palo!"

Il Circus del Motomondiale si ritrova per questo weekend ad Assen (Olanda) e nell’Università del Motociclismo potrebbero accadere cose interessanti. In MotoGP, infatti, la situazione è quella di un confronto tra il campione del mondo in carica e leader della classifica generale, Francesco Bagnaia, e lo spagnolo Jorge Martin (Ducati Pramac). Tutto in casa di Borgo Panigale e Martin ha fatto vedere segnali di vitalità al Sachsenring (Germania),conquistando il pieno di punti (37) tra Sprint Race e GP. Per Pecco due piazze d’onore (29 punti) e la consapevolezza che Martin, continuando su questa strada, possa diventare un rivale decisamente impegnativo per i propri propositi iridati.
Come gestirà il tutto la Ducati? A fornire una risposta a riguardo, è stato Luigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse, che alla vigilia dell'ultima gara prima della lunga pausa estiva ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa parlando sia del confronto fra piloti Ducati, sia del perché la casa di Borgo Panigale sta mostrando una superiorità schiacciante sui rivali con tutti i piloti in questa stagione, “L’importante è che quella fra Bagnaia e Martin sia una sfida corretta e leale, è la cosa che mi interessa di più. Ordini di scuderia? Fanno parte della normalità. Se un nostro pilota si giocherà il campionato contro un avversario di un’altra marca, cercheremo di fare il possibile per aiutarlo. Se invece arriveremo alla fine dell’anno in una situazione simile all’attuale, ognuno dei piloti Ducati avrà libertà di giocare le proprie carte“.

"Ecco perché Yamaha e Honda arrancano mentre Ducati no"

In merito ai problemi di Honda e Yamaha, Dall'Igna ha una lettura chiara: "L'errore strategico delle case giapponesi è stato quello di seguire un solo pilota, di basare lo sviluppo delle proprie moto sui risultati e sulle sensazioni del protagonista di ogni marca, quindi Fabio Quartararo per la Yamaha e Marc Marquez per la Honda. Spesso quello che ti dice il pilota di punta, il campione, non è la verità perché il suo talento copre i problemi di cui soffre la moto. Paradossalmente, per sviluppare bene un progetto bisogna stare ad ascoltare tutte le voci, tutti i piloti. Prima del Sachsenring. Più volte quest’anno avevamo occupato tutte e tre le caselle del podio, ma stiamo facendo qualcosa che onestamente era difficile aspettarsi prima dell’inizio del campionato. Sono numeri che fanno impressione. Ho detto loro che devono essere orgogliosi di quello che stiamo facendo, non è normale ottenere risultati del genere. Se la Ducati è la Red Bull della MotoGP? In questo momento stiamo effettivamente giocando quel ruolo".
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