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Le pagelle di Phillip Island: perfetto Zarco, solido Bagnaia, grandissimo Diggia. Altro errore per Martin

Fabio Psoroulas

Pubblicato 21/10/2023 alle 08:46 GMT+2

MOTOGP - E' tempo di dare i voti ai protagonisti del Gran Premio d'Australia sul circuito di Phillip Island. Super Johann Zarco conquista la prima vittoria in carriera al termine di una corsa con un ultimo giro a dir poco emozionante. Bravo il francese, solido Pecco Bagnaia che guadagna tanti punti nella generale su un Martin che sbaglia la scelta di gomme. Grande gara di Di Giannantonio.

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Un fantastico Johann Zarco conquista il successo nel Gran Premio d'Australia, 16mo atto del mondiale 2023 della MotoGP. Primo successo del francese nella classe regina, che trionfa davanti a Francesco Bagnaia e a Fabio Di Giannantonio. Incredibile epilogo della corsa, con Jorge Martin dominante sino all'ultima tornata, quando la soft al posteriore crolla del tutto e dal primo posto chiude quinto, perdendo tanti punti nella generale. Ora Pecco è davanti con 27 punti su Martinator. Ma andiamo a vedere i voti dei protagonisti della corsa.
Johann ZARCO Voto 10: Primo successo in carriera del francese, arrivato forse nel momento più impronosticabile, date le prestazioni non all'altezza nelle ultime settimane. Dietro a Pecco per molti giri, attacca nel finale e regala al team Pramac la vittoria in una giornata non facile per la squadra dopo il crollo di Martin. Mai arrendersi, neanche a 33 anni.
Francesco BAGNAIA Voto 8: Gara guardinga di Bagnaia che in verità non cattura mai l'attenzione, dietro a Binder e al buon Diggia. Ma al contrario di Martin lui gestisce la gomma dal primo all'ultimo giro e così nel finale ne ha per attaccare Fabio e Martin, conquistando un secondo posto che vale oro soprattutto in ottica mondiale. Altro atto favorevole all'italiano nella lotta per il campionato, un regalo clamoroso dello spagnolo che anche in questo weekend ne aveva di più di Pecco in termini di velocità, ma ancora una volta non ne approfitta. Il mondiale si vince così, non facendo mosse avventate e fuori luogo.
Fabio DI GIANNANTONIO Voto 9: Incredibile vedere come il Diggia, nel momento in cui Marquez ha firmato per la sua moto per il 2024, ha cambiato marcia, trovando finalmente la quadra nella classe regina. Fabietto è ultra competitivo dal primo metro, stando dietro al buon Binder all'inizio, per poi attaccarlo nella seconda fase, rimanendo saldamente secondo dietro all'imprendibile Martin. Nel convulso finale l'italiano è terzo dietro a Pecco. Primo podio in carriera nella classe regina per lui, speriamo veramente di poterlo vedere anche l'anno prossimo in MotoGP, se lo merita. Ora ha trovato la competitività e la maturità giusta per stare tra i grandi. Sarebbe un gran peccato perderlo.
Brad BINDER Voto 7 e mezzo: L'alfiere della KTM con la dura al posteriore è secondo per una decina di giri, poi è passato da Diggia ma rimane comunque nel gruppo. Prende paga nel giro finale, ma comunque ha anche lui la meglio su Martin. Contando il sesto posto di Bezzecchi, è l'unica non Ducati nei primi sei, come al solito.
Marco BEZZECCHI Voto 6: Salva il salvabile con un finale di gara arrembante. Sesto posto al traguardo, lontano però una vita dal podio dato che prende troppa paga nelle prime fasi.
APRILIA Voto 5: Sembrava poter essere un weekend positivo per la moto di Noale, invece il primo all'arrivo è Aleix solo ottavo, con tutti gli altri fuori dalla top ten. Solo Espargarò riesce a fare qualcosa di buono, soprattutto nelle prime fasi della corsa. Gli altri invece non pervenuti. Altra occasione persa.
YAMAHA Voto 4: Dalle stelle alle stalle. O meglio: dal podio di Mandalika al disastro più assoluto di Phillip Island. In una settimana El diablo è passato dal podio in Indonesia alla pessima prestazione in Australia. Entrambi i piloti fuori dai punti per tutta la corsa, poi Quartararo nel finale recupera qualche posizione e chiude 14mo davanti a Marquez. Molto peggio val al Morbido, 17mo e a 37 secondi dal primo. Un'infinità.
Jorge MARTIN Voto 4: Può essere il peggiore in pista uno che è stato primo per 26 su 27 giri, dominando in lungo e in largo? Certo, se sbaglia clamorosamente la scelta di gomme. Facile parlare dopo, è però vero che tutti erano consci dell'enorme consumo di gomme a Phillip Island, per cui la soft veramente non aveva senso. Martinator invece ci prova, peccando un po' di superbia. La scelta non paga e si trasforma nel secondo errore di fila dopo quello in Indonesia. E così si ritrova a -27 nella generale, quando poteva essere davanti e anche di un bel po', data la velocità e la forma di questo periodo.
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