Moto2 GP Malesia 2023, gara: vince ancora Aldeguer, Acosta 2° conquista il titolo mondiale

Fermin Aldeguer non si ferma più. Dopo il trionfo in Thailandia lo spagnolo continua a vincere e trionfa nel Gran Premio della Malesia, 18mo atto del mondiale 2023 della Moto2. Gara dominata in lungo e il largo dall'alfiere del team Speed Up, che vince davanti a Pedro Acosta che si laurea campione del mondo. Chiude il podio il buon Ramirez.

Gara senza grossi scossoni. Partiamo dal vincitore: Fermin si porta in testa in curva 2 e in pochi metri prende subito il largo, trionfando in solitaria grazie a un ritmo insostenibile per tutti. E' l'uomo del momento Aldeguer, dato che si parla di lui per salire in MotoGP sulla HRC ufficiale lasciata libera da Marquez, o forse nel team VR46 se Marini dovesse andare in Honda. Sembra un po' prematuro per uno che in carriera ha vinto tre gare e ottenuto cinque podi nel motomondiale, ma è sicuro che questo ragazzo ha i numeri per fare bene, ma deve ancora fare esperienza in Moto2 per poi magari passare tra i grandi in futuro.

Bravo Aldeguer, passiamo a parlare di Acosta che finalmente mette fine al capitolo mondiale. Era solo una formalità, ma con questo secondo posto Pedrito vince il titolo, il secondo in tre anni. L'alfiere del team Ajo chiude la trionfale annata con sette vittorie e 14 podi. Un dominio pazzesco di un predestinato assoluto, uno che per gli addetti ai lavori ha i numeri alla pari di Marc Marquez. Il paragone con il Cabroncito forse è un po' troppo, certo è che ci sono veramente tante speranze su Acosta per il futuro e KTM punta tantissimo su di lui.

Chiude il podio di Marcos Ramirez alla prima top three in carriera. Tripletta spagnola sul podio, poi Ogura primo dei non iberici. Quinto Dixon, poi Chantra, Lowes, Roberts, Arenas e Tony.

Per Arbolino gara molto sfortunata. L'italiano in curva 2 deve evitare Manu Gonzalez caduto in mezzo alla pista e perde tanto terreno. Poco dopo entra un po' troppo cattivo su Canet e i due vanno al contatto, con l'italiano che va lungo nell'erba, finendo nelle retrovie. Alla fine Arbolino è decimo. Alza bandiera bianca nel mondiale, anche se ormai i giochi erano chiusi da tempo. Ora è meglio resettare e poi ripartire alla grande per il prossimo anno. Foggia unico altro italiano a punti 15mo. Ora subito a fare le valigie, si va in Qatar domenica prossima.

La classifica: Aldeguer, Acosta, Ramirez, Ogura, Dixon, Chantra, Lowes, Roberts, Arenas, Arbolino, Baltus, Alcoba, Escrig, Salac, Foggia.

- Pronti via e Gonzalez parte al meglio e si porta in testa in curva 1, ma clamorosamente scivola in curva 2 dopo un contatto con Aldeguer, rimanendo in mezzo alla pista. Subito dietro sopraggiunge Arbolino che per evitarlo perde qualche posizione. Davanti si ritrova Aldeguer da solo davanti ad Acosta, poi Ramirez, Vietti, Canet, Ogura, Arbolino, Lopez e Dixon.

- Aldeguer in due giri ha già un secondo e mezzo di vantaggio su Acosta, mentre dietro Arbolino si tocca con Canet e perde una vita, perdendo ormai definitivamente il mondiale. Poco dopo finiscono a terra anche Vietti e Guevara.

- Davanti succede poco. Aldeguer ha una vita di vantaggio su Acosta che è secondo in solitaria. Terzo Ramirez, poi Lopez, Ogura, Dixon, Chantra, Lowes e Roberts.

- Distacchi abissali tra i primi tre, con il podio già stabilito. Per il quarto posto è lotta invece, con Ogura, Lopez e Dixon Arbolino risale per la 13ma piazza.

- Ultimi giri. Aldeguer vince con una vita di vantaggio su Acosta. Nel finale per il terzo posto Ogura recupera su Ramirez e prova ad attaccarlo, senza successo.

Pedro Acosta è il più giovane vincitore della classe di mezzo dai tempi di Dani Pedrosa nel 2004.

Fermin ALDEGUER: "Sono molto contento del weekend e di questa gara. Vincere con questo vantaggio è fantastico. Grazie a tutto il team e congratulazioni ad Acosta".

Fermin ALDEGUER: Semplicemente perfetto. Sembra aver cambiato marcia nelle ultime settimane. In Malesia è stato il migliore sin dai primi minuti delle libere del venerdì.

Aron CANET: Weekend da dimenticare. Nelle qualifiche si prende un long lap, in gara cade dopo pochi giri.