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Capirossi loda il coraggio di Valentino Rossi: “Sto con lui. Quel che sta facendo è straordinario"

DaOAsport

Pubblicato 20/09/2017 alle 16:46 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Valentino Rossi, MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

E’ di oggi la notizia che Valentino Rossi che volerà alla volta di Aragon per tentare di correre nel weekend in Spagna il 14° round del Mondiale 2017 di MotoGP. Un recupero che ha del miracoloso quello di Valentino, infortunatosi il 31 agosto, nel corso di un allenamento con conseguente frattura di tibia e perone della gamba destra.
Per qualunque comune mortale sarebbe stato, dunque, inverosimile un rientro poco più di 20 giorni dopo l’accaduto. Non ditelo però a Rossi che negli ultimi due giorni è stato in pista a Misano girare su una Yamaha stradale per testare le condizioni del suo ginocchio. Per i medici e il “Dottore” i riscontri sono stati positivi, e via all’avventura iberica.
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Valentino Rossi, Yamaha MotoGP, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Si sono dette molte cose in questi ultimi giorni tra chi valutava positivamente questo rientro lampo e chi invece consigliava al 46 maggiore prudenza. Tra i sostenitori dell’atto di coraggio, se così lo vogliamo definire, c’è Loris Capirossi, ex pilota della classe regina e vincitore del campionato del mondo della classe 125cc nel 1990 e nel 1991, e della classe 250cc nel 1998, tra gli avversari più qualificati del pilota di Tavullia ed attualmente membro della Direzione Gara nel Circus delle due ruote. Capirossi ha parlato così, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
Lo dico subito: sto con Valentino Rossi. Sono con lui al cento per cento. Quello che sta facendo è qualcosa di molto onorevole, di straordinario. Dall’intervento chirurgico sono passati appena diciannove giorni, pochissimi, ma evidentemente la forza di volontà e la voglia di esserci sono molto forti. E penso che abbia ragione. Innanzitutto perché il campionato non è finito, una speranza c’è ancora e lo pensa anche lui. A Misano purtroppo ha dovuto lasciare tanti punti, Andrea Dovizioso e Marc Marquez sono lontani, ma non imprendibili. Di sicuro lo diventerebbero se lui non corresse domenica ad Aragon. E poi, al di là di questo, ci sta provando. Non è detto che, tentati un po’ di giri per capire come vanno le cose, riesca davvero a correre. Ma almeno non sarà rimasto a casa sul divano a macerarsi nel rimpianto, a chiedersi che cosa sarebbe successo se fosse andato.
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Valentino Rossi (Yamaha Factory) - British GP 2017

Credit Foto Getty Images

E poi un tuffo nel passato quando anch’egli corse assai menomato ad Assen nel 2000: Avevo fatto la pole, ma al mattino, nel warm up, sono caduto e mi sono rotto la mano sinistra. Tre fratture, scomposte. Sono andato dal dottor Costa, alla Clinica Mobile, e lui me le ha messe a posto. Il problema è stato che, per regolamento, sono passato dai dottori olandesi, quelli del circuito. E uno di loro, come controllo, m’ha stretto la mano. Tutte e tre le fratture sono tornate scomposte. “Come va?”, mi ha chiesto. Un male cane. “Bene, bene”, ho risposto. Mi hanno dato l’okay. Sono tornato dal dottor Costa e lui me l’ha rimessa a posto. Ho corso e sono arrivato sul podio. Terzo. Ecco, lo auguro anche a Vale. Certo, in gara ho patito un dolore terribile. Ma la soddisfazione è stata incredibile. Poi, il giorno dopo, è stato molto peggio. E questo spero che Vale non lo legga”.
Giandomenico Tiseo
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