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Solo Mir davanti a Di Giannantonio e Bastianini: due italiani sul podio in Moto3

DaOAsport

Aggiornato 24/09/2017 alle 12:39 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it.

Leopard Racing's Spanish rider Joan Mir compete during first practice session of the Moto3 during Austrian Grand Prix weekend at Red Bull Ring

Credit Foto Getty Images

Tradizionalmente la gara di Moto3 è sempre un terno al lotto, visto il grande numero di piloti partecipanti e l’elevato livello della competizione. Se poi si tratta di una gara sprint” allora può succedere davvero di tutto. Dalla roulette del Gran Premio di Aragon è stato Joan Mir (Leopard Racing) ad uscire vincitore. Una gara particolare, ridotta a soli 13 giri per via della nebbia della mattinata aragonese che ha causato lo slittamento del programma della domenica. Il leader del Mondiale si è confermato il più forte, centrando l’ottava vittoria stagionale, primo pilota di sempre a riuscirci nella classe Moto3, con una condotta di gara magistrale, rimanendo sornione ed attendendo l’ultimo giro per piazzare la zampata.
Sul podio con lui due piloti italiani. Fabio di Giannantonio (Del Conca Gresini Moto3) ed Enea Bastianini (Estrella Galicia 0,0) ci hanno provato a contrastare Mir ma hanno dovuto arrendersi al fotofinish dopo una gara da protagonisti. Digia, al quale la vittoria continua a sfuggire, è stato autore di un’ottima rimonta, partendo dalla 13^ posizione in griglia e facendo segnare il record della pista. In quarta posizione ha chiuso Jorge Martin (Del Conca Gresini Moto3), che sembrava essere il favorito dopo aver dominato qualifica e warm-up, mentre quinto si è piazzato Aron Canet (Estrella Galicia 0,0), davanti a John McPhee (British Talent Team Honda) e Marcos Ramirez (Platinum Bay Real Estate KTM).
Altri due italiani si sono poi piazzati in top ten. Un ottimo Dennis Foggia (Junior Team Sky VR46), alla seconda gara in Moto3, ha chiuso in ottava posizione, mentre si è piazzato decimo Romano Fenati (Marinelli Rivacold Snipers). Tra i due azzurri Philipp Oettl (Sudmetall GP Racing)
La gara ha visto sin dall’inizio quattro piloti protagonisti: Martin, Bastianini, Canet e Mir hanno provato a fare il vuoto, senza però riuscirci. In particolare i primi due ci hanno provato con insistenza: Bastianini era il più veloce nel tratto guidato, venendo però puntualmente rimontato in rettilineo. I quattro di testa hanno dato vita ad una lotta incredibile, con sorpassi e controsorpassi, con l’inserimento nel finale di Di Giannantonio, autore del record della pista. Il pilota romano era riuscito anche a portarsi in testa, provando a sua volta la fuga ma ovviamente senza riuscirci.
In tutta questa bagarre Mir è rimasto sornione, lasciando “sfogare” i suoi rivali. Lo spagnolo, dopo qualche sortita in testa, si è mantenuto tra la quinta e la sesta posizione, portandosi in testa all’inizio dell’ultimo giro e resistendo agli attacchi dei due italiani. Complice, c’è da dirlo, un comportamento al limite del regolamento sul rettilineo di Aragon, quando ha cambiato traiettoria più volte, in maniera pericolosa, per evitare che Di Giannantonio e Bastianini prendessero la sua scia. Ciò, però, non toglie merito alla straordinaria impresa del dominatore di questa stagione.
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