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GP Gran Bretagna - Ducati, Quartararo, Marquez, l'Aprilia e il mercato. Le 5 domande prima del Gran Premio

Fabio Psoroulas

Pubblicato 03/08/2023 alle 18:05 GMT+2

MOTOGP - È tutto pronto per il Gran Premio di Gran Bretagna, nono atto del mondiale 2023 della MotoGP. Dopo la lunga pausa estiva si riparte da Silverstone per la seconda parte di stagione. Vedremo se i valori in pista saranno gli stessi del passato, con una Ducati dominante, mentre Quartararo e Marquez annaspano. Intanto tiene banco un mercato piloti e moto bollente.

Dalla Sprint Race al calendario: le novità del 2023 in MotoGP in 2'

Dopo la pausa estiva torna in pista la MotoGP per l'inizio della seconda parte di stagione. Dai lunghi rettilinei di Silverstone riparte la lotta per il Mondiale tra i riders della classe regina. Otto weekend sono andati, ne mancano però ben 12, per cui è ancora tutto estremamente aperto, ancor più del solito date le due corse per ogni fine settimana e i 37 punti in palio ogni volta. Ci eravamo lasciati con una Ducati dominante in lungo e il largo, grazie a Marco Bezzecchi, Jorge Martin e soprattutto Pecco Bagnaia, leader della generale. I valori in campo dopo l'estate potranno essere cambiati? In Inghilterra vedremo qualcosa di diverso rispetto a ciò che abbiamo ammirato nella prima parte del 2023? Intanto andiamo ad analizzare i cinque più importanti temi prima del weekend.

Arrivano i primi cambiamenti regolamentari

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MotoGP 2023

Credit Foto Getty Images

La prima grande novità di questa seconda parte di stagione riguarda le pressioni degli pneumatici. Da Silverstone inizieranno ad essere applicate penalità ai riders che verranno trovati con valori di pressione gomme al di sotto di quelli indicati da Michelin. La casa francese lavora da tempo a un sistema di verifica di queste pressioni e ora è certa che il sistema funzioni, per cui da questo weekend inizieranno le verifiche e chi sarà trovato fuori dal range di pressioni verrà penalizzato. Difficile dire ora cosa possa accadere, difficile pensare però che i valori in pista possano cambiare. Stesso discorso per il piccolo cambiamento nel format del weekend, con solo le FP2 che saranno contate per stabilire chi entrerà diretto in Q2. Questa scelta dà la possibilità a tutti di avere un turno, quello delle FP1, per poter lavorare solo sulla gara in tutta tranquillità.

Ducati sempre prima della classe?

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Francesco Bagnaia

Credit Foto Getty Images

Narrate le variazioni regolamentari, sembra scontato pensare a una Ducati sempre moto da battere e che non ci saranno grandi sconvolgimenti nella parte alta della classifica. Coi regolamenti tecnici congelati, lavorare sulla moto è difficile e apportare migliorie significative ancora di più. Ciò porta il mezzo di Borgo Panigale ad essere ancora l'unico vera favorito per il prossimo weekend e per quelli a venire. Con chi però? Lo scorso anno Pecco dopo l'estate svoltò, diventanto quella macchina quasi perfetta che è tutt'ora in essere. Nel 2022 recuperò il famoso -91 nella seconda parte dell'anno, stavolta parte davanti a tutti, con +35 su Martin e +36 su Bezzecchi. Come detto, l'impressione è che questo mondiale possa perderlo solo lui, dato che ha imparato a gestire tutti i momenti di difficoltà, mentre quando ne ha è certamente il più forte. Gli altri però non stanno certo a guardare.

Le lotte di tappa: attenzione a Binder e alla Bestia

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Enea Bastianini, Ducati, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Dopo aver parlato dei tre Ducatisti in lotta per il mondiale, parliamo di quelli che possono togliersi soddisfazioni di tappa, ovvero gara per gara. Il primo di cui vogliamo parlare è Enea Bastianini. La Bestia viene da una prima parte di stagione alquanto complessa, iniziata con un infortunio molto fastidioso che lo ha condizionato sino a giugno. Ora fortunatamente sembra tutto alle spalle ed Enea vuole finalmente tornare a lottare con quelli davanti. Il talento non si discute, come la sua cattiveria in pista, messa in bella mostra per tutto il 2022. C'è da mettere a posto qualche pezzo ma da Silverstone in poi l'impressione è che possa esserci anche lui per le verie vittorie di tappa.
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Brad Binder

Credit Foto Getty Images

Tolte le Ducati chi potrà lottare per podi e vittoria il prossimo weekend? Il candidato numero uno è sicuramente Brad Binder, l'unico non a bordo di una moto di Borgo Panigale capace a tratti di stare al passo coi rivali sino ad ora. L'alfiere della KTM viene da una prima parte di stagione ottima ed è chiamato a confermarsi ad alti livelli, su una moto estremamente efficiente soprattutto nella sprint, ma che paga dazio alla lunga. In Austria avranno lavorato su quest'aspetto per permettergli di arrivare in fondo alla grande anche alla domenica? Staremo a vedere.

Aprilia e i nobili decaduti

Gli altri da citare sono, per diversi motivi, i nobili decaduti Fabio Quartararo e Marc Marquez e le due squadre Aprilia. Per il Cabroncito una prima parte di stagione da dimenticare, con troppe cadute che ne hanno minato le certezze. Si è parlato anche di un clamoroso divorzio tra lui e la Honda, ma al 99% questo non ci sarà perché sarebbe complicato per entrambi ripartire. C'è da dire che Honda peggio di così non può fare e quindi ci si aspetta un motto d'orgoglio da una casa motociclistica così gloriosa. Discorso abbastanza simile per Yamaha, che non sta toccando il fondo come Honda ma non ci è così lontana. Fabietto annaspa inerme, mentre in Giappone non sanno più cosa fare per raddrizzare il tiro.
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Marc Marquez

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In Aprilia invece la musica è migliore, anche se la moto di Noale non sta rispettando le enormi aspettative dopo un super 2022. Aleix e Vinales non sono mai lontani dai primi, ma manca sempre qualcosa per stare con la Ducati. Nel team satellite invece il buon Miguel Oliveira cerca un po' di tranquillità dopo un inizio d'anno passato più in infermeria che in pista. L'impressione è che ci siano margini di miglioramento per tutti e che questa seconda parte d'anno possa regalare qualche sorriso alla moto italiana.

Il mercato è in fermento

Per ultimo non possiamo non parlare del mercato, sempre più in fermento. Agosto è mese caldo, in tutti i sensi, e i primi colpi li abbiamo già visti. Rins abbandona Honda dopo un solo anno saltando sulla Yamaha di Morbidelli, che al momento si ritrova senza sella per l'anno prossimo. Moto che invece avrà sicuramente Pedro Acosta, ma bisogna capire chi in KTM gli darà il posto. Ma oltre al mercato piloti c'è anche il mercato case che ribolle, con KTM che punta ad avere una terza squadra già per il prossimo anno, puntanto a LCR o RNF, dato che Dorna continua a vietare la creazione di nuove squadre. Tutto ciò potra influire ai valori in pista? Sicuramente ci sono piloti chiamati a dare risposte, anche perché non hanno contratto per il 2024. Parliamo di Zarco, Di Giannantonio, lo stesso Morbidelli e molti altri.
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