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MotoGP Valencia 2023, gara: trionfa Bagnaia davanti a Di Giannantonio e Zarco. Caduto Martin, Pecco campione

Fabio Psoroulas

Aggiornato 26/11/2023 alle 17:55 GMT+1

MOTOGP - La lotta per il mondiale dura solo sei giri, con Jorge Martin che finisce a terra dopo un contatto con Marquez. Così Pecco Bagnaia è automaticamente campione del mondo e, dopo un momento di sbandamento, si ritrova e conquista anche l'ultima corsa del campionato a Valencia. Trionfo di GoFree davanti ancora a un super Di Giannantonio. Terzo Zarco per l'ennesimo monopolio Ducati.

Bagnaia: "Se dovessi perdere titolo contro Martin non sarebbe un fallimento"

E' tutto vero: Francesco Bagnaia è campione del mondo! Ci si aspettava grande spettacolo a Valencia, c'era un'attesa incredibile per l'ultimo atto del mondiale in Spagna. Purtroppo per i tifosi neutrali la gara per il mondiale dura pochi giri, precisamente sei, quando Martin finisce a terra. Con il crash di Martinator automaticamente l'alfiere della Ducati Factory vince il secondo mondiale di fila.
Cosa dire di questa stagione? Beh sicuramente bisogna partire dal fatto che Pecco Bagnaia ha meritato e tanto questo titolo. Se si escludono i crash o i ritiri, guardando alle gare della domenica il torinese è sempre stato sul podio, vincendo ben sette gare. Un campionato che sembrava essere già vinto a metà stagione, poi è arrivato il turning point di Barcellona che ha riaperto totalmente i giochi. Grazie soprattutto ai risultati nelle sprint Martin è tornato sotto, ma Pecco ha tenuto duro e si è confermato il migliore al mondo.
Secondo titolo di fila per GoFree, totalmente diverso da quello dello scorso anno. Nel 2022 aveva combattuto contro Quartararo, un rivale di un'altra casa e di un'altra moto. Ducati sicuramente era più forte della Yamaha e quindi l'aveva spuntata anche grazie a uno strapotere del mezzo. Stavolta il competitor è stato un compagno di moto, con lo stesso identico materiale. Bagnaia era partito meglio durante l'anno, poi nel finale Jorge ha fatto la voce grossa, ma tutto è finito al meglio. Così Pecco si iscrive nella ristretta cerchia dei bicampioni del mondo consecutivi in MotoGP insieme a Valentino Rossi e Marc Marquez. Mica male. L'esperienza del 2022 è servita tantissimo per avere la meglio, soprattutto per il fatto che c'erano il doppio delle gare da correre e con un Martin assolutamente superiore nella sprint. Doppio mondiale Pecco, doppio mondiale di fila per la Ducati, questo naturalmente mai successo.
Parlando della corsa, Francesco parte bene dalla pole e rimane in testa ma con Martin subito dietro. Jorge lo attacca al secondo giro ma risucchiato dalla scia va lunghissimo in curva 1. Così Martinator torna in pista in ottava piazza, prova la clamorosa rimonta ma al sesto giro si scontra con Marquez e finisce nella sabbia, alzando bandiera bianca. Pecco viene subito avvertito e così si rilassa, facendosi passare dalle due KTM. Binder e Miller però si autoeliminano, con Brad che va lungo e chiude fuori dal podio mentre Jack finisce a terra. Così GoFree si ritrova davanti insieme a Zarco e i due proseguono in solitaria. Nel finale Diggia recupera dalle retrovie, risale, passa Zarco e prova anche a superare Bagnaia nell'ultimo giro, senza successo. Così altra tripletta Ducati sul podio, doppietta italiana Bagnaia-Di Giannantonio. (POSTILLA: Di Giannantonio ha ricevuto 3 secondi di penalità per aver corso con una pressione della gomma anteriore inferiore a quella raccomandata, il pilota italiano passa dalla seconda alla quarta posizione)
Martin è lo sconfitto di oggi. Onestamente Jorge poteva e doveva fare molto di più. Lo spagnolo parte a fionda ed è subito alle spalle di Pecco, ma tra nervosisimo e troppa fretta sbaglia tutto il possibile, buttando al vento la gara più importante della carriera per suoi errori. Va bene rischiare il tutto per tutto, ma la gara era lunghissima e poteva fare tutto con maggiore calma. Parlando invece della stagione, onore allo sconfitto. Un rider su una moto di un team clienti che ha fatto una stagione stratosferica e ha tenuto botta al campione del mondo su una moto ufficiale. Col senno di poi ha perso troppi punti ad inizio stagione e tra Australia e Indonesia. Ma gli errori fanno parte del gioco. Ora comunque ha la consapevolezza dei suoi mezzi, sà di poter vincere e per l'anno prossimo sarà lui il nemico numero uno per l'italiano.
Parlando degli altri, grandissimo ancora una volta Fabio Di Giannantonio, anche lui un altro pilota rispetto ad inizio anno. Chiude il podio Johann Zarco che saluta al meglio Pramac e la Ducati. Binder spreca tutto ed è quarto, bene Raul Fernandez quinto.
Tantissime le cadute. Oltre a Jorge Martin fuori Marquez nello stesso crash con lo spagnolo. Un peccato per il Cabroncito che lascia la Honda nel peggior modo possibile. Una meravigliosa storia d'amore con però gli ultimi quattro anni da dimenticare. Nel 2024 vedremo l'alieno di Cervera in Ducati, sarà fantastico ammirarlo con quel mezzo.
E così si va in vacanza, anche se martedì ci saranno subito i test già per la prossima stagione.

Tabellino

La classifica: Bagnaia, Di Giannantonio, Zarco, Binder, Raul Fernandez, Alex Marquez, Morbidelli, Aleix, Marini, Vinales, Quartararo, Nakagami, Savadori

La cronaca in cinque momenti

- Pronti via e Bagnaia rimane in testa, super partenza di Martin che va secondo, poi le KTM di Binder e Miller. Quinto Zarco, poi Vinales. Caduto Bezecchi dopo un contatto con Marquez. Martin al terzo giro attacca subito Pecco ma complice il vuoti di scia viene risucchiato e per evitare il contatto va lunghissimo in curva 1 e rientra in pista ottavo.
- Davanti quindi Pecco in testa, poi le KTM di Binder e Mille. Quarto Zarco, poi Marc Marquez, Vinales e Martin scatenato in rimonta. Jorge però lotta con Maverick e perde terreno, ma a fatica lo passa. Poco dopo prova a passare Marquez ma sbaglia tutto e finisce nella sabbia insieme al Cabroncito, che si rialza zoppicando. Pecco Bagnaia è campione del mondo.
- Bagnaia subito avvertito, si fa passare da Binder e Miller. Le due KTM quindi in testa, poi GoFree, Zarco, Vinales, Alex Marquez, Di Giannantonio e Aleix. Caduti anche Bastianini e Raul Fernandez.
- Si arriva a metà gara senza grossi sussulti. Al giro 14 però arriva l'errore di Binder che va lunghissimo in una curva e perde ben cinque posizioni tornando sesto in gara. Davanti quindi Miller, poi Bagnaia e Zarco. Quarto Vinales, poi Alex Marquez e Brad. Binder però a suon di sorpassi anche duri alla sua maniera torna al quarto posto, che poi diventa terzo per il clamoroso crash di Miller che era da solo in testa. Davanti quindi si ritrova di nuovo Pecco, poi Zarco, Binder, Di Giannantonio, Vinales, Alex Marquez e Aleix.
- Pecco quindi in testa, poi Zarco. I due comandano da soli mentre dietro è grande bagarre. Vinales crolla in crisi di gomme, mentre Di Giannantonio nelle ultime tornate cambia marcia supera Binder e sale sul podio, per poi partire all'inseguimento delle due Ducati. Arriva sui due di testa all'ultimo giro, passa Zarco e prova a superare anche Pecco, senza successo. Bagnaia vince gara e mondiale. Sul podio ancora Diggia, poi Zarco.

La dichiarazione

Francesco BAGNAIA: "Un sogno. Al sabato non riesco mai a fare bene, ma comunque oggi va benissimo così. A Barcellona ho sofferto molto e da li in poi non è stato semplice. E' sempre stato il mio sogno vincere il titolo vincendo la gara, sono felicissimo di avercela fatta". Le sue parole.

Il tweet da non perdere

Il migliore

Fabio DI GIANNANTONIO: Bravo Pecco, ma super Diggia che ancora una volta conquista un gran podio dopo una fantastica rimonta. (POSTILLA: Di Giannantonio ha ricevuto 3 secondi di penalità per aver corso con una pressione della gomma anteriore inferiore a quella raccomandata, il pilota italiano passa dalla seconda alla quarta posizione)

Il peggiore

Jorge MARTIN: Ci stava rischiare il tutto per tutto. E' doveroso però ammettere che Jorge ha gestito al peggio la corsa più importante della carriera. Prima il rischioso sorpasso a Bagnaia, poi l'entrataccia su Marquez. Insomma, la gara era lunghissima, poteva anche aspettare qualche giro per fare qualcosa di diverso.
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