VIDEO - Bezzecchi-Marquez, incidente nell'ultimo GP e quasi lite al motorhome. Cosa è successo e il botta e risposta

Salirà per la prima volta sulla Ducati del Team Gresini solo martedì mattina nel primo test ma la sensazione è che ben prima del suo arrivo Marc Marquez abbia già in parte destabilizzato un po’ la serenità che regna tra i piloti di Borgo Panigale. Già perché se nel team Ducati Factory, si festeggia giustamente il meritatissimo trionfo bis di Pecco Bagnaia in MotoGP, Marco Bezzecchi (terzo classificato nel Mondiale e pilota di punta del team Moneey VR46) non le manda a dire all’otto volte campione del mondo dopo un contatto al primo giro che ha mandato gambe all’aria il pilota riminese e che secondo Bez è stato innescato da una scellerata manovra del Cabroncito.

Estremamente indispettito da questo incidente che gli ha rovinato l’ultima gara della stagione, Bezzecchi al termine del gp è andato nel motorhome dello spagnolo dicendogliene di cotte e di crude e rincarando la dose anche ai giornalisti, un diverbio che Marquez non ha gradito e a cui non ha voluto apparentemente dare troppo peso (“Non perdo tempo con questo personaggio, è giovane e ci sta che abbia perso la testa”) anche se – conoscendo un po’ la personalità del n°93 – l’impressione è che questi attacchi rappresentino solo benzina per la sua motivazione di tornare a battagliare stabilmente per le posizioni che contano con gli altri giovani e talentuosi piloti in sella alla Desmosedici GP. Ma facciamo un po’ di chiarezza.

Se allo spegnimento del semaforo l’attenzione è tutta concentrata sulle primissime posizioni e sul duello a distanza Bagnaia-Martin per il titolo, a centro gruppo Marc Marquez nel tentativo di recuperare posizioni con un sorpasso un po’ troppo avventato scaraventa fuori pista Bezzecchi che perde l’anteriore e scivola nella ghiaia. La gara di Bez finisce anzitempo e il numero 72 non riesce a darsi pace e dopo l’agguato al motorhome ai microfoni ha riassunto tutta la sua frustrazione e rabbia con parole al curato: “Purtroppo per me – ha dichiarato Bezzecchi nel dopo gara ai giornalisti –Marquez ha deciso di mettere fine alla mia gara alla terza curva. Ha fatto la stessa cosa che ha fatto in Thailandia alla quinta e alla sesta curva. Mi ha colpito da dietro. Il problema è che questa volta mi ha colpito un po' più forte e mi ha fatto cadere: mi sono fatto male. Quindi non c’è altro da dire, credo. Il suo stile di guida è qualcosa che non ha bisogno di spiegazioni. E la cosa davvero interessante è che non hanno nemmeno mostrato il replay dell'incidente: è stato molto, molto sporco. Credo che dall'elicottero o dalla televisione si veda molto bene. Ma sapete, è Márquez, quindi tutti sorvolano, ma resta il pilota più sporco della MotoGP”. Bez, ai colleghi di GPOne.com, ha anche ammesso di aver cercato un chiarimento faccia a faccia con l’iberico, non ha gradito soprattutto la mancanza di una penalità ai danni dello spagnolo, la cui gara per la verità è finito poche tornate dopo a seguito della carambola innescata da Martin: “Quando si butta a terra un altro pilota sarebbe necessaria infliggere una dannata penalità. Dovrebbe funzionare così me la sarei aspettata... Ho provato a confrontarmi con gli Stewards e anche con Carlos Ezpeleta (il direttore esecutivo della MotoGP, ndr) anche se non volevano. Dopodichè mi sono recato al motorhome di Marc, gli ho chiesto il perché di tale manovra. Mi ha risposto di non avermi visto ma non è possibile!”.

Marc Marquez incalzato dai colleghi spagnoli sull’accaduto inizialmente non ha voluto dare eccessivo peso alle accuse dell’alfiere del team VR46 anche se poi ha lanciato un messaggio che suona quasi come un avviso ai naviganti in ottica prossima stagione: “Non voglio stare a perdere tempo con le parole di Bezzecchi, è venuto al mio motorhome ma non ho intenzione di fare alcun commento a riguardo, perché potrebbe risultare inappropriato. Penso che quando maturerà un po’ più si pentirà di ciò che mi ha detto, l’azione è stata chiara io ero all’interno, lui ha cercato di mantenere la linea per sorpassarmi in curva 4, ma quando sei all’esterno perdi se quello all’interno riesce a mantenere la giusta velocità”. Ai microfoni di DAZN Spagna con sorriso smargiasso Marquez è stato ancor più netto e dritto al punto: “Non voglio perdere tempo con questo personaggio”.

Un messaggio che lascia intendere come la stima fra uno dei pupilli di Valentino Rossi e il Cabroncito sia ai minimi termini, per usare un eufemismo e che con queste premesse Gigi Dall’Igna e i suoi collaboratori avranno il loro bel daffare per gestire tutte le potenziali turbolenze nei rapporti fra i piloti in sella alla Ducati.