Marc Marquez a El Larguero "Con Valentino Rossi non ci salutiamo, lui non ha bisogno di me ed io non ho bisogno di lui. Non mi interessa cosa pensa"

MOTOGP - In un'intervista al programma radiofonico di Cadena Ser 'El Larguero', Marc Marquez ha fatto il punto riguardo alle condizioni del suo braccio destro ("Ho circa 20 viti, una è rotta, una è piegata dal 2020, lo so ma corro così da anni. Ho tolto il tutore, l'obiettivo è essere a Sepang a febbraio") ed è tornato a parlare del suo rapporto con Rossi: "Non mi interessa il suo giudizio".

Marc Marquez, i numeri del campione tornato sul trono della MotoGP

Video credit: Eurosport

Il 2025 di Marc Marquez si è concluso anzitempo con un infortunio alla scapola che lo terrà lontano dalle piste e dalla sella della sua Ducati Desmosedici fino a febbraio 2026 ma si può tranquillamente annoverare fra le annate più memorabili e belle della sua carriera. Il Cabroncito dopo 2184 giorni di purgatorio e di sofferenze indicibili è tornato sul trono della MotoGP annientando tutti gli avversari e dominando in lungo e in largo un’annata in cui è riuscito ad aggiudicarsi il nono titolo iridato della carriera con 5 round d’anticipo e a chiudere già nell’ultimo weekend di settembre a Motegi. Della soddisfazione per questo traguardo per nulla scontato centrato, del suo attuale stato di salute ed anche dell’aggancio, in termini di palmares, all’arcirivale Valentino Rossi (entrambi sono a quota 9 titoli iridati, 7 dei quali conquistati nella classe regina) ha parlato in una lunga intervista al celebre programma radiofonico dell’emittente spagnola Cadena Ser ‘El Larguero’. Queste le dichiarazioni più interessanti.
"Il rapporto con Valentino e la sua ossessione per quanto successo 10 anni fa a Sepang? Arriva un momento nella vita in cui una persona vede questo tavolo nero, un'altra lo vede bianco e c'è chi lo vede marrone. Io lo vedo bianco, Rossi invece la vede in maniera diversa... È preoccupato che io vinca il decimo titolo mondiale? Non credo e sinceramente non mi interessa cosa pensa. Mi interessa il giudizio delle persone che possono contribuire al mio successo. Da quando si è ritirato ci siamo incrociati un paio di volte nei circuiti, l’ultima volta credo fosse in Austria, ma niente di che. Se ci saluteremmo cordialmente nel caso ci capitasse di incrociarci? No, non posso mentirti. Ognuno fa le sue cose e di certo lui non ha bisogno di me ed io non ho bisogno di lui. Ma, alla fine, il motociclismo ha bisogno di entrambi".

Sulla scelta di non criticare Bezzecchi dopo l’incidente in Indonesia

"Tutti possiamo parlare male di qualcun altro dopo un incidente, soprattutto a 20 anni quando non capisci ancora molte cose. Quando di anni ne hai 32 come però non è la stessa cosa, devi pensare prima di parlare perchè hai abbastanza esperienza. Sono il pilota più esperto della MotoGP e creare scompiglio non ha senso. So perfettamente che nelle corse nessuno provoca una caduta in maniera intenzionale, perché stiamo tutti spingendo ai limiti e che se ti lamenti, il giorno seguente può capitare che involontariamente puoi commettere lo stesso errore e pagarne il prezzo".

Sulle condizioni del braccio destro e sulle voci di una vite danneggiata nell’ultimo incidente

"Mi hanno tolto il tutore lunedì, era un giorno di festa a Madrid, ma ho implorato i medici perché non ne potevo più. A meno di sorpresa a Sepang per i test di febbraio sarò in pista al 90%. Viti danneggiate nel braccio a causa della caduta in Indonesia? Non è così. Appena sono caduto, il mio fisioterapista ha intuito che i medici del circuito si sarebbero allarmati vedendo la radiografia, perché nella frattura dell'omero del 2020, quella avvenuta dopo l’incidente a Jerez, una di quelle viti si è rotta e l'altra si è piegata. Ma lo sapevo, ho corso così per anni. L’importante è adattarsi e lavorare ancor più duramente affinché la gente parlì di me per i miei risultati e non per le condizioni del mio braccio. Quanta roba c’è nel mio braccio destro? Credo di avere circa 20 viti, non so dirti con certezza se sono 18 o 22... Ho una placca dietro, una davanti ma in aeroporto non suono quando passo sotto il metal detector e non le toglierò se non mi daranno fastidio".

"Baratterei uno dei miei titoli in MotoGP per uno di Alex"

"Se scambierei uno dei miei titoli in MotoGP con mio fratello Alex? Sì accetterei, ma solo se solo guadagna. Per esempio, l'anno prossimo, se non cambia nulla tra dicembre e febbraio, Alex sarà uno dei miei principali rivali. Sarà uno dei contendenti più agguerriti perché avrà una Ducati del 2026, e se vincerà, buon per lui. Ovviamente, correremo per team diversi, ma lavoreremo insieme perché è così che ci aiutiamo a vicenda e miglioriamo".
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Marc Marquez e Ricciardo skipper per un giorno sugli scafi di Alinghi

Video credit: SNTV


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