Martin domina alla sua maniera. Zero pesante per Pecco, ma la stagione è lunga. KTM e Aprilia non lontane dalla Ducati

Va negli annali il weekend portoghese, secondo atto del mondiale 2024 della MotoGP. Un fine settimana che ha visto vincere Maverick Vinales nella sprint, mentre nella gara domenicale ha trionfato Jorge Martin per la prima volta in stagione.

Non c'è storia. Oramai abbiamo capito quale è la modalità di vittoria di Martinator: quando ne ha, si porta davanti e da li in poi è solo attesa verso la bandiera a scacchi. A meno di drop di gomma come in Australia, o crash clamorosi come in Indonesia, lo spagnolo con un ritmo martellante riesce sempre ad avere la meglio della concorrenza. Dopo la vittoria della sprint del Qatar, arrivano i 25 punti del successo della corsa domenicale, su una pista dove in passato aveva faticato.

Può sembrare strano valutando la passata stagione, ma per la prima volta in carriera Martinator chiude un weekend da capoclassifica. Ci era stato per una sera dopo la sprint in Indonesia lo scorso anno, ma la domenica poi era finito a terra e Bagnaia era tornato davanti, rimanendoci sino a dopo Valencia. Stavolta Jorge conquista la vetta della generale dopo la domenica, l'obiettivo è di tenerla il più a lungo possibile.

Martin felice, GoFree si lecca le ferite. Vero, anche senza la caduta Bagnaia avrebbe ceduto la vetta del mondiale all'avversario, ma lo zero preso è molto pesante, dato che si ritrova addirittura a -23 da Jorge dopo due weekend, dietro anche a Binder e al compagno di squadra Bastianini, da oltre un anno perennemente criticato ma che in quest'inizio di stagione si sta riprendendo. Detto questo, l'annata è lunghissima e con il doppio appuntamento ogni weekend ci sono veramente tantissime gare per fare la differenza. E' arrivato un passo falso, amen, si guarda alla prossima gara.

La GP24 nei test aveva dettato legge, pronta a dominare ancora di più che nel recente passato, c'è Martin in testa al mondiale, le prime due gare domenicali sono state vinte da una Ducatie c'è sempre stata almeno una moto di Borgo Panigale sul podio tra sprint e gare. A vedere questi risultati tutto è come previsto, la verità però è che gli avversari non sono lontani. KTM con Binder ha preso due podi in Qatar, mentre Acosta a Portimao ha portato a casa un terzo posto pazzesco. Discorso simile per Aprilia, che a Losail ha fatto bene con Aleix, mentre in Portogallo Vinales ha sfatato il tabù conquistando il primo successo sulla nuova moto e facendo cose straordinarie. Il sunto è che la moto è ancora la più forte ma Aprilia e KTM sono competitive, sicuramente per le vittorie di tappa. Il problema per gli avverari della Ducati è che senza test e con i regolamentei congelati, recuperare il gap è veramente dura, per cui sicuramente la lotta per il campionato sarà tra due riders della casa italiana. Bisogna solo capire se ci sarà qualcuno ad aggiungersi al duo Pecco-Jorge