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La Germania vince la staffetta 4x1500 al Golfo Aranci. Italia 2 (Bruni, Pozzobon, Guidi, Giovannoni) beffa Paltrinieri

DaOAsport

Pubblicato 21/05/2023 alle 12:32 GMT+2

NUOTO DI FONDO - Anche nella staffetta 4×1500 sfuma l'appuntamento con la vittoria per l'Italia che si deve inchinare al quartetto tedesco (Lea Boy, Leonie Beck, Oliver Klemet e Rob Muffels) che trionfa col crono di 1h04.58.60. Le 2 staffette italiane hanno lottato per tutta la gara per l'argento che alla fine è andato a Italia 2 (Bruni, Pozzobon, Guidi e Giovannoni) che ha preceduto i titolari.

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Niente vittorie, ma un altro piazzamento per l’Italia nell’appuntamento di Coppa del Mondo di nuoto di fondo a Golfo Aranci. Anche nella staffetta 4×1500 c’è qualcuno più forte degli azzurri: è la Germania di Lea Boy, Leonie Beck, Oliver Klemet e Rob Muffels a prendersi il successo in Sardegna con il crono di 1h04.58.60, seppur senza Florian Wellbrock.
Lotta dura per il quartetto teutonico, che ha dovuto operare una gara in rimonta scegliendo la struttura con le due donne ad iniziare la gara e i due uomini a concluderla. Una strategia che si è rivelata vincente, e ha dovuto fare i conti con le due staffette italiane, che hanno praticamente fatto gara pari per giocarsi il successo. Da una parte Rachele Bruni, Barbara Pozzobon, Marcello Guidi ed Ivan Giovannoni, dall’altra Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza. Le due staffette azzurre risalgono il gruppo quasi in maniera simmetrica e si mettono alle spalle del quartetto tedesco, che però spinge in un vero e proprio arrivo allo sprint.
Da cui la Germania ne esce trionfante, mantenendo un secondo su Giovannoni ed Acerenza che si sfidano per l’argento. Lo sprint è sorprendentemente a favore del primo, che al fotofinish beffa il suo più quotato avversario (+0.9) e lo estromette anche dal podio. Poiché solo la meglio piazzata tra le nazionali che schierano due staffette (discorso valido anche per Francia e Germania) rientra in classifica: così il quartetto con gli atleti di punta, sul traguardo terzo a poco più di un secondo, si vede costretto a cedere la terza piazza alla Francia di Lara Grangeon De Villele, Sacha Velly, Caroline Laure Jouisse ed Enzo Roldan Munoz, arrivato ad oltre trenta secondi. Un bello schiaffetto da cui rialzarsi in vista del futuro: anche le ‘riserve’ italiane ci sono. Con il termine riserve tra virgolette poiché, vista la gara di oggi, è davvero improprio chiamarle così.
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