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Nuoto di fondo: Paltrinieri chiude in quarta posizione ad Eilat

DaOAsport

Pubblicato 26/03/2017 alle 12:09 GMT+2

Dal nostro partner OAsport.it

Gregorio Paltrinieri, 2016 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Nella prima tappa dell’edizione 2017 della Coppa LEN di nuoto in acque libere, di scena ad Eilat (Israele), inutile negarlo, l’interesse era tutto per l’esordio di Gregorio Paltrinieri. Il campione olimpico dei 1500 stile libero è sceso in acqua in cerca di nuovi stimoli e sensazioni sposando una nuova specialità che potrebbe essere nelle sue corde.
Ebbene il campione di Carpi ha concluso la sua prova in quarta posizione con il crono di 1h50’10″80 dopo una seconda metà gara condotta in testa. Il successo è andato all’outsider ungherese Kristof Rasovszky, campione mondiale ed europeo juniores, con il crono di 1h49’43″85. Hanno completato il podio i due russi Kirill Abrosimov, doppio oro europeo a Piombino 2016, in 1h50’02″50 e Evgenii Drattsev, argento mondiale a Melbourne 2007 nella 5 km e tre bronzi iridati a Melbourne, Shanghai e Barcellona nella 10 km, in 1h50’08″00.
Paltrinieri, oltre all’ottima prestazione, torna a casa essendo stato anche il primo degli italiani. Mario Sanzullo è giunto in quinta posizione con il tempo di 1h50’13″80 mentre Andrea Manzi ha concluso la sua prova in decima posizione in 1h50’17″40. Una gara in crescendo quella dell’asso azzurro che, partito piano, ha cercato di impostare la sua solita condotta in progressione per fiaccare gli altri. Nell’ultimo giro ha peccato un po’ di inesperienza ma è comunque uno riscontro utile al suo programma di allenamento.
All’inizio è stata dura ma poi mi sono divertito – ha dichiarato Greg a fine gara – Sono partito piano impostando una gara in progressione e mantenendo una soglia aerobica. Poi dopo tre giri ho accelerato e ho provato a fare una gara in testa, ma senza scrollarmi gli avversari. Alla fine ho peccato di inesperienza ed ho perso gli ultimi rifornimenti. Mi è mancata l’energia giusta per sprintare e questo mi servirà per le prossime occasioni. Rispetto alla vasca le condizioni sono totalmente diverse. L’acqua era un po’ fredda intorno ai 21 gradi, ma comunque non ho patito molto la bassa temperatura. La difficoltà era solo quando provavo a strappare e sentivo i muscoli un po’ contratti. Poi ho preso qualche botta che mi ha fatto saltare gli occhialini. Ma comunque ci sta in questo tipo di gare e non mi lamento, sono soddisfatto”.
Ora il pensiero dell’atleta nostrano è rivolto agli Assoluti di Riccione (4-8 aprile), rivedendolo nuovamente in piscina negli 800 e nei 1500 stile libero per puntare al massimo possibile ai Mondiali di Budapest (Ungheria).
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