Marcell Jacobs: "Le critiche mi hanno fatto male, ora corro solo per me stesso. Vincere l'oro non cambierebbe nulla"

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Aggiornato 03/04/2024 alle 16:44 GMT+2

ATLETICA, GIOCHI OLIMPICI PARIGI 2024 - In un'intervista al The Guardian, Marcell Jacobs ha affrontato diversi temi e si è detto pronto a tornare alle gare. L'obiettivo è ovviamente Parigi 2024, ma "vincere un altro oro sarebbe positivo, ma non cambierebbe molto me o la mia immagine". Poi il ricordo e l'analisi delle tante critiche ricevute, così come le accuse di doping. Ecco tutte le sue parole.

Jacobs: "Il basket è sempre una mia passione. Parigi 2024? Darò tutto me stesso"

Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, Marcell Jacobs vorrà essere uno degli atleti di punta della nazionale italiana. Non soltanto perché campione olimpico in carica dei 100 e della 4x100, ma anche e soprattutto per la voglia di riscatto dopo stagioni complicate. Dovute a una serie incredibile di infortuni, che hanno poi portato a critiche. Tutti temi che il velocista azzurro ha affrontato in un'intervista al The Guardian, quotidiano britannico.
"Le critiche mi hanno fatto molto male, arrivavano da ogni parte. Come se non gareggiassi per paura di qualcosa. Non scendevo in pista perché non ero in grado di farlo. I due anni dopo le Olimpiadi sono stati difficilissimi. Vincere un altro oro sarebbe positivo, ma non cambierebbe molto me o la mia immagine. Sono stato il primo italiano a vincerlo nei 100 metri, quindi quello che ho fatto resterà comunque storico. Non devo mostrare niente agli altri, solo a me stesso".
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Dopo il trasferimento in Florida e la guida di un nuovo staff tecnico, Jacobs sembra finalmente pronto a tornare in gara, ma non dimentica i difficili periodi che ha passato negli ultimi tempi: "Ho avuto un problema con la schiena e il nervo sciatico che era difficile da diagnosticare e risolvere. Per poter difendere il titolo olimpico a Parigi però ho capito che dovevo avere un cambiamento radicale anche a livello emotivo, non solo fisico". Infine anche una risposta, molto signorile, sulle accuse di doping piovute addosso alla nazionale italiana dopo gli strepitosi risultati di Tokyo 2020: "Non penso che tutto lo schifo che c'è stato dopo le Olimpiadi sia collegabile a Spazzini, piuttosto per lo shock di vedere un italiano vincere l'oro nei 100 metri".
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