Ottavio Missoni, dalle Olimpiadi di Londra 1948 alle sfilate di moda

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Aggiornato 16/05/2017 alle 23:51 GMT+2

Ottavio Missoni, il celebre stilista, nel 1948 fu sesto ai Giochi Olimpici di Londra nei 400 metri ostacoli. Nel nostro viaggio nel tempo nella storia olimpica di questa settimana, in occasione di quello che sarebbe stato il suo compleanno, vi raccontiamo la sua vita

2013, Ottavio Missoni, Twitter

Credit Foto Twitter

C'è chi nella vita è bravo e fortunato abbastanza da riuscire ad eccellere nel lavoro o nello sport, e poi c'è anche chi riesce ad entrare nell'elite mondiale in entrambi i campi. E' questo il caso di Ottavio Missoni, celeberrima firma della moda italiana e grande talento dell'atletica leggera. Missoni, scomparso nel maggio del 2013, avrebbe compiuto ieri 95 anni e nel nostro viaggio nel tempo nella storia olimpica di questa settimana vi raccontiamo la sua storia, dagli esordi fino ai titoli italiani Master nella categoria over 90 passando per la battaglia di El Alamein, i Giochi di Londra e le sfilate di alta moda.

Finalista a Londra 1948

Di origine dalmata, Missoni nasce a Ragusa (oggi Dubrovnik) nel 1921 e già da giovanissimo dimostra il suo talento per lo sport. Dapprima quattrocentista, nel 1938, appena diciassettenne, diviene il più giovane sportivo ad aver indossato la maglia azzurra nel campo dell’atletica leggera. Nel 1939 vince a Vienna i mondiali studenteschi, ma poco dopo la guerra lo costringe a rimandare i suoi sogni di gloria sportiva a data da destinarsi. Al posto delle scarpette da corsa, momentaneamente appese al chiodo, Missoni imbraccia il fucile e viene spedito in Africa. Nel 1942 prende parte alla battaglia di El Alamein, al termine della quale viene fatto prigioniero dalle truppe inglesi del generale Montgomery. Al suo ritorno a casa, nel 1946, è stremato e la sua massa muscolare è molto diminuita, ma la voglia di competere è ancora tanta e Missoni decide di riprendere da dove aveva lasciato, da un sogno olimpico che si deve ancora realizzare. La sua determinazione lo ripaga e il futuro stilista si ritrova a gareggiare nella finale dei 400 metri ostacoli dei Giochi di Londra 1948. Arriva ultimo, o sesto, come ha sempre preferito dire lui, correndo la distanza in 54 secondi netti, ma per uno che alle spalle ha cinque anni di guerra non è un risultato da buttar via. Anni più tardi, ricordando la sua carriera da atleta, Missoni affermerà che, se la guerra non fosse scoppiata e i Giochi del 1944 si fossero regolarmente svolti, probabilmente in quella occasione sarebbe riuscito ad arrivare a medaglia.

La maglieria con Oberweger e l'incontro con Rosita

Di pari passo con lo sport, negli anni che seguono Missoni cerca di costruirsi una carriera professionale (ricordiamo che al tempo gli atleti erano dilettanti) e apre una maglieria a Trieste. Il suo socio è il triestino Giorgio Oberweger, medaglia di bronzo nel lancio del disco a Berlino 1936 e commissario tecnico della nazionale di atletica a Londra 1948.
Proprio durante quei Giochi Missoni conosce colei che diventerà la sua futura moglie, Rosita Jelmini, che si trova a Londra con un viaggio organizzato dal collegio in cui studia. La famiglia della Jelmini possiede una fabbrica di tessuti ricamati in provincia di Varese e da lì parte l'avventua di Missoni nel campo della moda.

Il ritorno all'atletica nelle competizioni Master

Il successo è planetario e con il passare degli anni Missoni diventa una delle firme più celebri del made in Italy. Gli impegni lavorativi sembrano fargli dimenticare l'atletica, ma l'allontanamento dalla vita sportiva dura “solo” poco più di una ventina d’anni. Ormai cinquantenne lo stilista torna infatti alle competizioni gareggiando nella categoria Master. Il poco allenamento e alcuni problemi alle ginocchia non gli permettono di tornare a dedicarsi ai 400 ostacoli, così Missoni prima devia sul salto in alto (diventando campione italiano di categoria), poi sui lanci. Nel 2010, all'età di 89 anni, vince la medaglia d'oro europea nel lancio del giavellotto nella categoria over 85 e quella d’argento nel lancio del peso a coronamento di una carriera Master fruttatagli in tutto 28 titoli italiani fra indoor e outdoor.
Missoni disputa le sue ultime gare nel 2011, quando nella categoria over 90 si laurea campione nazionale indoor e outdoor nel lancio del giavellotto. Nel gennaio del 2013 scompare in Venezuela l'aereo su cui si trova suo figlio Vittorio e la notizia peggiora le già precarie condizioni di salute dello stilista, che muore il 9 maggio dello stesso anno. Ad andarsene è un grande nome della moda, ma anche un grande uomo di sport, appassionato vero di atletica, campione, nonostante tutto, dall'inizio alla fine.
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