Torino 2006, pattinaggio, slittino, fondo e l'eredità dell'Olimpiade: che cosa ne resta oggi?

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 16/05/2017 alle 23:52 GMT+2

Nel nostro viaggio nel tempo nella storia olimpica di questa settimana, mentre si parla tanto della candidatura di Roma 2024, vi raccontiamo cosa rimane degli ultimi Giochi Olimpici ospitati dall'Italia, quelli di Torino 2006.

Il 19 giugno 1999, con la scelta di Torino come sede ospitante dei Giochi del 2006, all’Italia venivano assegnate le seconde Olimpiadi invernali della sua storia dopo quelle di Cortina 1956. Oggi, a quasi dieci anni dall’apertura della manifestazione e in un momento in cui tanto si parla della candidatura di Roma a città ospitante delle Olimpiadi del 2024, vi riportiamo indietro nel tempo per rivivere i momenti più emozionanti di Torino 2006 e andiamo a vedere cosa è stato degli impianti e delle strutture costruiti per l’occasione.
picture

Olympic Games Roma 2024 logo

Credit Foto AFP

Cerimonia da record

Il detto recita, “chi ben comincia, è a metà dell’opera” e l’inizio di Torino 2006 fu il migliore possibile. La cerimonia di apertura risultò per numero di spettatori il programma più visto al mondo nel 2006 e vinse due Emmy Awards. Alla sfilata, e di conseguenza alle gare, presero parte le rappresentanze di 80 nazioni, due in più rispetto a Salt Lake City 2002, e ad accendere la fiamma Olimpica, che per 17 giorni bruciò sopra un braciere alto 57 metri, fu la dieci volte medagliata olimpica Stefania Belmondo.

I grandi protagonisti

Se si parla di Torino 2006 è impossibile non dire nulla su Enrico Fabris, il più forte pattinatore di velocità azzurro di sempre, grande protagonista della manifestazione con due medaglie d’oro e una di bronzo. Terzo nei 5000 metri il primo giorno di gare, Fabris trascinò l’Italia alla vittoria nell’inseguimento a squadre e il 21 febbraio, dieci giorni dopo la prima medaglia, coronò il suo sogno olimpico vincendo l’oro individuale nei 1500 metri.
Star dell’Oval Lingotto, Fabris e i suoi compagni del pattinaggio di velocità non furono, però gli unici medagliati negli sport da ghiaccio; le Olimpiadi del 2006 videro infatti la comparsa sulla scena mondiale di un grande talento dello short track, l’allora giovanissima Arianna Fontana, che a sedici anni non ancora compiuti si metteva al collo la medaglia di bronzo nei 3000 metri a staffetta insieme alle compagne Marta Capurso, Katia e Mara Zini e Cecilia Maffei. Con quella che era la centesima medaglia italiana alle Olimpiadi invernali la Fontana diventava a più giovane atleta azzurra ad essere salita su un podio olimpico.
picture

2014, Sochi, Arianna Fontana, Italy

Credit Foto LaPresse

Per una stella che a Torino entrava per la prima volta nel firmamento, un’altra trovava la sua consacrazione. Bronzo a Lillehammer 1994, argento a Nagano 1998, oro a Salt Lake City 2002, nel budello di Cesana Torinese l’eterno Armin Zoeggeler si laureava campione olimpico davanti al pubblico di casa vincendo la gara individuale dello slittino. Sulla sua brillante carriera, conclusa dopo essere stato alfiere azzurro e dopo aver vinto la medaglia di bronzo a Sochi 2014, sono state dette tante cose, ma meglio di tutti parlano le sei medaglie olimpiche (una per ogni edizione dal 1994 al 2014) e i sedici podi mondiali.
In un impianto che portò all’Italia più fortuna di quanta ebbe esso stesso in seguito, la delegazione azzurra ottenne altre due medaglie oltre a quella di Zoeggeler, i bronzi dello slittino a due e del bob a due femminile. In quest’ultima competizione il duo azzurro era guidato da Gerda Weisseinsteiner, medaglia d’oro nello slittino individuale a Lillehammer 1994 e unica atleta italiana, almeno fino ad oggi, capace di vincere una medaglia olimpica in due discipline diverse.
picture

Zoeggeler 2006

Credit Foto Imago

Insieme allo sci alpino, che però si rivelò un buco nell’acqua con zero medaglie, lo sci di fondo era lo sport più atteso dal pubblico azzurro. Le sei medaglie di Salt Lake City 2002 e le tante soddisfazioni date all’Italia da questo sport lo rendevano il candidato ideale per riempire i forzieri azzurri, ma nonostante la vittoria di Di Centa nella 50 km e della staffetta 4x10 km maschile e le due medaglie di bronzo (Piller Cottrer nei 30 km a inseguimento e la 4x5 km femminile) le 9 medagie di Lillehammer 1994 sembrarono ormai un ricordo lontano.
picture

Di Centa 50 km

Credit Foto Eurosport

Gli impianti

Non stiamo a dilungarci troppo su quello che è stato il neo di Torino 2006 tanto quanto di quasi tutte le altre edizioni dei Giochi Olimpici, il mancato utilizzo di alcuni degli impianti dopo la fine della manifestazione. Come da previsione, le strutture dedicate agli sport “minori” e costruite fuori Torino sono state quelle che meno hanno avuto possibilità di essere riutilizzate (il budello e il centro olimpico di biathlon di Cesana, riutilizzate solo in una manciata di occasioni, sono ormai chiusi). Più fortunate le strutture cittadine come il Palavela, ristrutturato in occasione dei Giochi e ancora oggi utilizzato per diverse manifestazioni sportive, e il Palasport Olimpico, usato tra le altre cose per ospitare concerti di artisti internazionali.

Facciamo i conti...

Il costo totale per realizzare le strutture di Torino 2006, compresi i quattro villaggi Olimpici e tutte le infrastrutture secondarie, è stato di circa due miliardi di euro, a cui si vanno ad aggiungere gli 1,5 miliardi di euro necessari per l’organizzazione, per un totale di 3,5 miliardi di euro. Londra 2012, stando alle stime ufficiali, costò quasi 10 miliardi di sterline, pari a circa 13 miliardi di euro. A un’ipotetica Roma 2024 mancano ancora otto anni, e se facciamo le debite proporzioni e calcoliamo che per dar man forte alla candidatura della città eterna è stato proposto il completamento della Città dello Sport di Tor Vergata, un progetto che all’inizio sarebbe dovuto costare 60 milioni di euro e che è rimasto incompiuto dopo che ne erano stati spesi più di 600, viene da chiedersi, "ma ne vale la pena?" Sportivamente parlando, sicuramente si, dal punto di vista economico, invece, solo il tempo ce lo potrà dire...
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità