Usain Bolt: "Non ho rimpianti in carriera, sarà dura imitarmi. Avrei però voluto correre i 200 metri sotto i 19 secondi"

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Pubblicato 24/04/2024 alle 14:23 GMT+2

GIOCHI OLIMPICI - A margine di un evento organizzato da Puma in Giamaica, Usain Bolt è stato intervistato da Eurosport UK e ha ripercorso la sua stratosferica carriera. Dall'incredibile dieta di bocconcini di pollo a Pechino 2008, all'oro olimpico della 4x100 revocato per la positività al doping di Nesta Carter, al "rimpianto" di non aver corso i 200 metri sotto i 19 secondi. Ecco le sue parole.

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A distanza di circa 15 anni dal doppio record mondiale sui 100 e 200 metri, Usain Bolt è ancora l'uomo più veloce del mondo. Nessun'altro velocista è infatti ancora riuscito a eguagliare i suoi tempi - 9''58 sulla gara regina della velocità, 19''19 sui 200 metri - anche se tantissimi atleti stanno provando a prendersi la scena e ad avvicinare quei clamorosi rilevamenti cronometrici. Protagonista del secondo episodio di "The Power of the Olympics", Bolt è stato intervistato da Eurosport UK a margine di un evento organizzato da Puma in Giamaica.
Chiacchierata in cui Lightning Bolt ha confermato di non aver rimpianti per quanto fatto in carriera ma, se proprio dovesse trovarne uno, allora sarebbe abbastanza chiaro: quello di non essere sceso sotto il muro dei 19 secondi nei 200 metri: "È stata la mia distanza preferita. Se fossi riuscito a scendere sotto i 19 secondi, sarebbe stato un grande traguardo e mi sarebbe piaciuto farlo. Se avessi un rimpianto nella mia carriera, sarebbe quello di non aver corso i 200 sotto i 19 secondi".
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Bolt è poi ritornato su diversi temi che hanno caratterizzato la sua carriera. Dall'incredibile dieta a base soltanto di bocconcini di pollo - i classici nuggets - durante i Giochi Olimpici di Pechino 2008, evento in cui si stima ne abbia mangiati oltre 100 al giorno, all'oro vinto con la 4x100 giamaicana proprio nell'edizione cinese a Cinque Cerchi e poi revocato per la positività al doping di Nesta Carter. "È andata così, non ho intenzione di piangerci sopra. Certo è stato molto triste quando ho scoperto che avrebbero revocato uno dei nove ori olimpici che ho vinto, ma cosa avrei potuto fare?"
"Aver vinto otto ori olimpici, per me, ha un significato ben superiore ai record del mondo. Ho dominato per diversi anni, come non era mai stato fatto prima, e non sarà affatto facile, per gli altri, replicare quello che ho fatto. Vincere otto medaglie d'oro olimpiche nel corso della mia carriera, per me, significa molto di più dei vari record mondiali". Infine, una battuta su un potenziale ritorno alle gare, magari per ingaggiare un bel duello in pista con lo statunitense Noah Lyles ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
"No, è troppo tardi ormai per farlo! Penso che, se avessi voluto riprendere con l'atletica, avrei dovuto farlo due anni dopo il ritiro del 2017, magari per un'ultima Olimpiade a Tokyo 2020. Ora sono in pensione, molto felice di poter godermi la vita e di essere occupato coi miei figli! Per la prima volta in vita mia, a Parigi 2024, andrò ai Giochi Olimpici da spettatore e mi godrò gli eventi. Potrò anche portare la mia famiglia, una cosa meravigliosa".
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