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Sandro Campagna: "La squalifica del Settebello è giusta, ma non dite che siamo violenti o non sappiamo perdere"
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Pubblicato 18/10/2024 alle 18:14 GMT+2
PALLANUOTO - Sandro Campagna replica alla squalifica inflitta al Settebello. In un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, il CT azzurro ha chiarito alcuni fatti: "Siamo consapevoli che la punizione è giusta, ma noi non siamo né violenti né una squadra che non sa perdere. c'è stata una reazione emotiva, pacata e civile che ha violato delle norme. Non c'è stata un'aggressione fisica".
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"Siamo consapevoli che la punizione è giusta, ma noi non siamo né violenti né una squadra che non sa perdere". Così Sandro Campagna, CT del Settebello, nel commentare la squalifica della Nazionale italiana di pallanuoto inflitta dall'Aquatics Integrity Tour dopo la protesta degli Azzurri ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. In un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, il tecnico italiano ha poi chiarito anche altri punti, rispedendo al mittente alcune accuse.
"Si è trattato dell'errore (arbitrale, ndr) più clamoroso da quando faccio pallanuoto, cioè da 45 anni. Di conseguenza c'è stata una reazione emotiva, pacata e civile che ha violato delle norme. Non c'è stata un'aggressione fisica, ma una dura contestazione verbale". Stante la squalifica di sei mesi, il Settebello non potrà prendere parte alla prossima World Cup - nell'edizione 2023 era maturato uno splendido argento - ma presenzierà invece ai Mondiali di Singapore.
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Campagna ha poi spiegato meglio i fatti successi nel post-partita contro l'Ungheria: "A un certo punto gli arbitri se ne sono andati verso la porta per rientrare in piscina, lì c'era una strettoia e le persone si sono accalcate alla porta". Il CT azzurro sarebbe sceso dal pullman per andare a parlare con un delegato ufficiale: "Gli ho detto di cercare di capire il nostro stato d'animo, avevamo subito una ingiustizia enorme, poi ho calmato i giocatori e ce ne siamo andati. Tutto questo episodio sarà durato 30 secondi".
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