Gli 8 temi dei Mondiali femminili 2025: da Gabi extraterrestre alla potenza di Vargas, passando per Ishikawa, Haak, la sorpresa Francia e la formula

PALLAVOLO, MONDIALI FEMMINILI 2025 - Gli 8 principali temi emersi da questo torneo iridato. Gabi è sempre la numero uno al mondo per completezza. La potenza di Vargas ha lanciato la Turchia in una nuova dimensione. Ishikawa e il Giappone ci danno lezioni di infinito orgoglio sportivo. La Francia è sorpresa assoluta, ma con Cazaute era lecito aspettarselo. Ecco la nostra analisi, tema per tema.

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Video credit: Eurosport

Il torneo mondiale è ormai in archivio, conclusosi con un altro splendido trionfo dell'Italia. Le Azzurre si sono risedute sul tetto del mondo 23 anni dopo il loro primo oro iridato, quello conquistato nell'edizione di Berlino 2002. Un successo storico per la Nazionale allenata da Julio Velasco, capace peraltro di allungare a 36 la sua striscia di vittorie consecutive in competizioni ufficiali. Ma oltre al leggendario risultato ottenuto dalle Azzurre, questi Mondiali femminili 2025 ci hanno "raccontato" davvero molto altro. Sotto tutti i punti di vista.
A cominciare dallo strapotere pallavolistico di Gabi, con la capitana del Brasile in grado di ribadire il suo status di numero uno a livello internazionale per completezza. Per passare poi alla debordante potenza di Melissa Teresa Vargas e alla genialità di Daniele Santarelli, mix di elementi che ha spinto la Turchia a uno storico argento. Senza dimenticare la Francia di Héléna Cazaute, l'orgoglio infinito di Mayu Ishikawa e del suo Giappone, la caduta anzitempo della Serbia e tanto altro. Ecco allora otto temi secondo noi principali di questi Mondiali.
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Gabi è un'extraterrestre. la più completa del mondo

La maledizione del Brasile proseguirà per almeno altri due anni. Perché, anche in questo torneo iridato, la nazionale verdeoro manca l'appuntamento con la medaglia d'oro. Chiudendo comunque sul podio, con uno splendente bronzo. Una terza piazza conclusiva che porta la firma soprattutto di Gabi. Non soltanto per la prestazione mitologica offerta nella finale 3°/4° posto, con 35 punti e uno show a 360° che trova ben pochi precedenti nella storia della manifestazione. Anima inesauribile di questo Brasile, la schiacciatrice conferma incredibile padronanza di qualsiasi fondamentale e ribadisce un concetto sempre più chiaro: la pallavolista più completa del mondo è senza dubbio lei. Senza far torto a nessun'altra.
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L'esultanza di Gabi e Roberta durante la finale 3°/4° posto dei Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.com

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Vargas e una potenza inaudita, la Turchia ringrazia

Nello storico argento della nazionale turca, la mano di Daniele Santarelli è fin troppo evidente. Innegabile però, che senza il dominio generalizzato della sua opposta - e le supersoniche fast di Eda Erdem Dundar - il podio sarebbe stato forse un miraggio. 33 punti col 30% abbondante di efficienza in attacco, oltre a 4 ace. Numeri messi insieme durante la finale per l'oro oltre che, per di più, contro la miglior correlazione muro-difesa degli ultimi 14 mesi e una ricezione solitamente molto affidabile. Miglior realizzatrice di questi Mondiali, miglior opposta nel 6+1 ideale del torneo e certezza assoluta per una squadra che, con la sua naturalizzazione, ha compiuto il definitivo salto di qualità.
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Ishikawa, Sato e non solo: Giappone "piccolo" ma immenso

I limiti fisico-atletici della nazionale nipponica sono ormai noti da tempo, perfino a chi si affaccia soltanto sporadicamente alla pallavolo. La squadra allenata da Ferhat Akbas chiude però questi Mondiali con un quarto posto da applausi, soprattutto per il cammino compiuto fino alla semifinale e poi per l'epica rimonta contro il Brasile nella sfida che metteva in palio il bronzo. Merito, anzitutto, di una Mayu Ishikawa spettacolare. Numeri alla mano: terza per punti realizzati, seconda per ace, difese e coinvolgimento in ricezione. Con Gabi completa la coppia di banda nel 6+1 ideale di questi Mondiali, anche se escludere Sylla dal sestetto-tipo è veramente un delitto. Menzione d'onore anche per Yoshino Sato: 34 punti contro il Brasile...

Serbia in ricostruzione. la base per il futuro è ottima

La striscia d'oro (2018 e 2022) si è conclusa - molto a sorpresa, va ammesso - agli ottavi di finale, stante il ko al tie-break contro l'Olanda. Una sconfitta derivata anzitutto dall'assenza per infortunio di Tijana Boskovic; uscita in lacrime durante il secondo set contro il Camerun, l'opposta non ha avuto modi né tempi per recuperare. Così la Serbia si è riscoperta tremendamente fragile, dando però ulteriori risponsabilità a diverse giovanissime (tutte classe 2004). Hena Kurtagic, Vanja Ivanovic e Aleksandra Uzelac hanno risposto alla grande, gettando indirettamente le basi per un nuovo ciclo vincente. Certo, servirà anzitutto trovare un'alternativa a Maja Ognjenovic, oltre che preservare maggiormente Boskovic dall'usura.
Aleksandra Uzelac (al centro) esulta con le compagne ai Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.com
Aleksandra Uzelac (al centro) esulta con le compagne ai Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.comCredit Foto From Official Website

Cazaute clamorosa, Francia finalmente competitiva

Sostenere un ipotetico confronto con la nazionale maschile, oro olimpico a Tokyo 2020 e a Parigi 2024, è davvero impossibile, eppure la selezione transalpina femminile adesso vuole provarci con costanza. Perché il gruppo ha abbracciato individualità importanti - Iman Ndiaye è un'opposta di cui sentiremo parlare spesso nei prossimi anni - e continua a trovare in Héléna Cazaute la propria inossidabile capitana. In tanti sostengono che l'ex schiacciatrice di Milano abbia già raggiunto il suo picco tecnico: a riavvolgere il nastro di questi Mondiali, ci pare tuttavia che i miglioramenti siano sempre più costanti ed evidenti. Il prossimo banco di prova arriverà con gli Europei 2026. Una Francia tra le prime quattro non è visione utopistica.
Un bagher di Héléna Cazaute durante i Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.com
Un bagher di Héléna Cazaute durante i Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.comCredit Foto From Official Website

Haak predica nel deserto ma resta stellare

31 punti all'esordio mondiale contro l'Olanda. 25 due giorni dopo contro la Thailandia. 39 rifilati all'Egitto nel match che chiudeva il girone. Una media di 31,7 punti a gara, a efficienza offensiva - come sempre - ottimale. Perfino in un contesto di squadra dove è stata spesso, se non sempre, terminale di riferimento quasi unico. La Regina del Nord ribadisce la sua fenomenalità, facendo peraltro sognare un intero paese già dalla prima sfida iridata; quando - insieme alla sorella Anna - ha rischiato di far capitolare la formazione orange. Si dice che la Turchia abbia provato a naturalizzare pure lei, come già fatto con Boskovic anni prima. Haak ha scelto il cuore, prima dei soldi. Bella vera, sempre bene ribadirlo.
Isabelle Haak durante una partita dei Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.com
Isabelle Haak durante una partita dei Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.comCredit Foto From Official Website

Fatoumatta Sillah, Conegliano pronta a un nuovo talento

Nonostante un girone in cui, da avversarie, ha dovuto affrontare Argentina, Cechia e Stati Uniti, la nazionale allenata da Alessandro Orefice ha raggiunto gli ottavi di finale. Cedendo sì in tre set alla Turchia ma facendo patire a lungo la squadra di Santarelli. Se il torneo delle slovene è stato più che positivo, grande merito va anzitutto alla schiacciatrice classe 2002. Nata in Gambia sì, ma formatasi del tutto in Slovenia grazie a un progetto pallavolistico di cooperazione internazionale. 80 punti in quattro partite con percentuali interessantissime - anche in ricezione - e una varietà di colpi offensivi già importante. L'Imoco ha bruciato la concorrenza di tantissimi top-club per portarla in Italia. Noi non vediamo l'ora di ammirarla.
Fatoumatta Sillah durante Slovenia-Argentina (3-0) ai Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.com
Fatoumatta Sillah durante Slovenia-Argentina (3-0) ai Mondiali femminili 2025. Photo Credit: volleyballworld.comCredit Foto From Official Website

Una formula particolare, eppure lo spettacolo permane

L'incrocio fisso tra il proprio girone e quello predefinito in sede di sorteggio dura fino ai quarti di finale togliendo un bel po' di imprevidibilità e suspense. Non sono tuttavia mancati i colpi di scena, come le eliminazioni anzitempo di Serbia e Cina. Già scritto della prima, in merito alla seconda bisogna invece ragionare di vera e propria sorpresa, sebbene la Francia abbia dato spettacolo a 360° in quell'ottavo di finale. Il podio è diverso da quello dell'edizione precedente, anche se Italia e Brasile si confermano a medaglia. E non potrebbe essere altrimenti, considerando gli attuali valori di forza sul taraflex. Siamo poi così sicuri che un ipotetico sorteggio del tabellone a eliminazione diretta garantirebbe maggior spettacolo?
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